Il “Messi…a” ha 24 anni, gioca nel Barça ed è già entrato nella storia
Pensavate mai che un calciatore con un soprannome così buffo, “La Pulce“, potesse entrare nella storia del calcio a soli 24 anni? La realtà parla chiaro, i fatti parlano chiaro, i gol parlano chiaro e i trofei parlano chiaro: ci vuole davvero tanto coraggio a non consegnare nelle mani di Leo Messi, numero 10 del Barcellona, il Pallone d’Oro. Anche quest’anno l’asso argentino ha ricevuto il prestigioso premio per un calciatore precedendo Cristiano Ronaldo del Real Madrid e Xavi Hernandez, suo compagno con la maglia blaugrana. E’ la terza volta consecutiva che Messi riceve il riconoscimento raggiungendo tre grandi del passato come Michel Platini, premiato nell’83, ’84 e ’85, e gli olandesi Johan Crujiff e Marco Van Basten.
L’allenatore del Barcellona, Pep Guardiola, è invece il miglior allenatore del 2011. L’ex Brescia e Roma ha battuto i colleghi Josè Mourinho del Real Madrid e Sir Alex Ferguson del Manchester United. Nella stagione conclusa, Guardiola ha guidato il Barcellona alla conquista di cinque titoli, ovvero la Liga, Champions League, Supercoppa di Spagna, Supercoppa Europea e Mondiale per club. Ferguson che, come premio speciale, ha ricevuto il riconoscimento ad una carriera straordinaria e ricca di trofei.
Il giovane brasiliano Neymar del Santos ha vinto il premio per il gol più bello del 2011 (Santos – Flamengo 4-5).
ORGOGLIO ITALIANO – Nella serata della consegna del Pallone d’Oro c’è anche un pò d’Italia. Premio speciale per Simone Farina del Gubbio, invitato direttamente dal presidente della FIFA, Sepp Blatter, che al momento della consegna del riconoscimento ha dichiarato: “Farina difende l’onore del calcio. Ciò che ha fatto quest’uomo di 29 anni merita tutto il rispetto e tutta l’ammirazione – ha spiegato Blatter riferendosi al comportamento esemplare con cui il giocatore del Gubbio ha denunciato un tentativo di combine in un match di Coppa Italia -. Farina rappresenta tutto ciò per cui lottiamo, ovvero uno sport limpido, giusto, onesto. Con il suo ‘comportamento normale’, come dice lui, ha difeso il suo onore e quello di tutti noi. Ciò che festeggiamo oggi lo dobbiamo a persone come Simone Farina, che sono disposte a difendere il nostro onore nella lotta contro la mafia delle scommesse illegali“.