Calcioscommesse: Benussi-Benassi e quella vocale galeotta
Una piccola differenza, una sottigliezza legata ad un semplice cambiamento di vocale può essere la causa di pesanti conseguenze. Lo sanno bene i protagonisti della vicenda che vi stiamo per raccontare.
Tutto ha origine dalla recente confessione rilasciata da Gervasoni al Gip di Cremona. Come un fiume in piena sul calcio nostrano l’ex difensore del Piacenza non ha avuto nessun tipo di esitazione nel fare i nomi dei colleghi coinvolti e delle partite sospette. Nella lunga lista c’è finita Lecce-Lazio della passata stagione e con essa il portiere dei salentini Benussi come riportato nel verbale di fine interrogatorio. Lista passata in pochi minuti ai media e poi alla gogna dell’opinione pubblica; un percorso dove i filtri non funzionano sempre correttamente e si mandano al patibolo tutto e tutti senza aver effettuato le opportune verifiche.
Francesco Benussi la maglia del Lecce effettivamente l’ha indossata, ma questo è accaduto un paio di anni prima della partita incriminata. E così si venne a sapere che la fretta di dare la notizia e dissetare la sete di informazione dei lettori fu cattiva consigliera per qualche giornalista distratto nel non accorgersi che il personaggio chiamato in causa in realtà era Massimiliano Benassi, l’attuale portiere leccese.
Massimiliano Benassi e Francesco Benussi, due nomi che generano facile confusione se non si presta particolare attenzione. Sono nati entrambi nel 1981 a poche settimana di distanza; uno ad Alatri in terra ciociara, l’altro a Mestre ad un passo dalla romantica Venezia. Due destini confluiti nella serie A con l’identico compito di difendere i pali della propria squadra di appartenenza. Legati ora da una svista, comica per certi versi, ma grave per la troppa superficialità con cui è stata pubblicata una notizia.
I due portieri hanno espresso il loro parere ai microfoni di Sky. Giustamente arrabbiato Benassi: “All’inizio ero indifferente, ma dopo tre giorni mi sono accorto che il mio nome appare ancora in maniera errata e, ancora più grave, nessuno mi ha chiamato per scusarsi. Spero che ciò avvenga presto.”
Più preoccupato Benussi che si dichiara totalmente estraneo ai fatti nonostante le pesanti accuse di Gervasoni: “Una partita che sognavo da anni (era il suo esordio in Serie A) e ora sto vivendo un incubo. Mi ha fatto male venirlo a sapire tramite Internet senza essere avvisato da qualcuno per telefono; ancora più male essere accusato da una persona che non ho mai conosciuto. Sono al di fuori di queste cose, io le odio. Sulla mia onestà nessuno potrà mai dirmi niente.”