Una splendida Roma asfalta il Bologna e incanta il Dall’Ara

FORMAZIONI – Pioli conferma Diamanti e Ramirez alle spalle di Di Vaio, mentre Perez vince l’ormai consueto ballottaggio con Mudingay e si piazza davanti alla difesa. Ai suoi lati Casarini e Kone. Gillet comanda la retroguardia costituita da Crespo, Raggi, Portanova e Morleo. Luis Enrique dimostra di essere ormai calato nel calcio italiano e, per la prima volta, conferma dieci undicesimi rispetto all’ultima gara. Pjanic per Greco l’unica novità, il bosniaco è coadiuvato in mediana da De Rossi e Simplicio. Totti giostra dietro a Lamela e Osvaldo.

ROMA SHOW – I giallorossi prendono immediatamente in mano le redini del match, il possesso palla non è quello sterile di inizio stagione ma, al contrario, la sfera viaggia con velocità e si arriva in porta con una facilità estrema. Dopo neanche cinque minuti, una bella azione corale porta Totti alla conclusione ma Gillet è attento e respinge di pugno. Il Bologna non riesce a contrastare i rivali, Ramirez dimostra un nervosismo inconcepibile e tutto ciò si traduce nell’episodio del minuto 17: Totti pennella dalla fascia destra, dopo la respinta della retroguardia rossoblu la palla giunge a Taddei che calcia di prima intenzione e batte l’incerto Gillet. I padroni di casa non reagiscono, la Roma è di un’altra categoria e sembra poter far male in qualsiasi situazione, come al 23′ quando Rosi viene servito dal proprio capitano e con un diagonale fa’ la barba al palo destro. Simplicio, autore di un’altra ottimo prestazione, impegna severamente Gillet poco dopo su assist dell’indemoniato Osvaldo. Al 40′ arriva il raddoppio: ripartenza fulminea, Lamela si accentra e serve Osvaldo, il quale sfrutta il movimento dello stesso Simplicio che gli porta via un uomo, e scarica un destro potentissimo sotto l’incrocio. Chapeau.

RIPRESA – Il canovaccio tattico non muta nei primi venti minuti della ripresa: la Roma entusiasma, se possibile ancora più dei quarantacinque iniziali. Pioli lascia negli spogliatoi Casarini ed il pessimo Ramirez, rilevati da Mudingay e Gimenez. Totti calcia una grande punizione dopo otto minuti, Gillet vola e si fa perdonare l’errore sulla rete di Taddei. I giallorossi non chiudono il match e la legge del calcio cerca la sua applicazione anche sul manto erboso del Dall’Ara tramite il sinistro fatato di Diamanti, il quale chiama Stekelenburg al miracolo. Osvaldo lotta, pressa e, al contempo, punge i difensori locali in tandem con Totti: l’oriundo crossa dalla destra ed il capitano di testa sfiora la rete che gli manca dal 22 maggio scorso. Al 32′, qualche istante dopo un probabile rigore non concesso ai rossoblu, Perez stende Osvaldo a centrocampo; gli uomini di Pioli sfogano tutta la loro frustrazione per l’episodio precedente, Portanova esagera e De Marco gli sventola il cartellino rosso. Seguono l’entrata di Bojan, voglioso e incisivo, altre occasioni per la Roma e la seconda grande parata di Stekelenburg, un portiere di livello mondiale.

TABELLINO:

BOLOGNA: (4 – 3 – 2 – 1) Gillet 5,5; Crespo 5, Raggi 5,5, Portanova 5, Morleo 6; Casarini 5 (1 st Mudingay 6), Perez 5, Kone 5,5 (39 st Antonsson s.v.); Diamanti 6,5, Ramirez 4 (1 st Gimenez 5,5); Di Vaio 5. A disposizione: Agliardi; Cherubin; Pulzetti; Acquafresca. Allenatore: Pioli 5,5.

ROMA: (4 – 3 – 1 – 2) Stekelenburg 7; Rosi 6,5, Juan 6,5, Heinze 6,5, Taddei 7,5; Simplicio 6,5 (37 st Viviani s.v.), De Rossi 7, Pjanic 6,5 (25 st Greco s.v.); Totti 7,5; Lamela 6,5 (21 st Bojan 6), Osvaldo 7,5. A disposizione: Curci; Josè Angel; Perrotta; Gago. Allenatore: Luis Enrique 7.

ARBITRO: De Marco 5,5.

MARCATORI: 17 pt Taddei, 40 pt Osvaldo.

AMMONITI: Perez, Konè, Diamanti; Rosi, Osvaldo.

I TOP:

TADDEI 7,5 – Rodrigo è ormai un terzino di caratura. Settima gara consecutiva da titolare nel ruolo, la migliore in assoluto. Oltre al gol che sblocca la gara, il brasiliano si contraddistingue per l’ottima fase difensiva e per il consueto apporto nello sviluppo della manovra.

TOTTI 7,5 – E’ finito uno così? Questo campione che illumina il calcio della Roma, rincula a centrocampo a dar manforte ai compagni e arriva alla conclusione non ha più nulla da offrire? E’ sfortunato nelle conclusioni, gli manca la rete e si vede, ma il capitano è imprescindibile comunque.

OSVALDO 7,5 – Un barbaro come si dice in Sudamerica a proposito degli atleti che lasciano ogni risorsa sul terreno di gioco. A Roma potrà essere un nuovo gladiatore e Sabatini e Luis Enrique gongoleranno: chi ricorda il primo Osvaldo italiano non crede ai suoi occhi nel vedere un centravanti così moderno, freddo in area di rigore e partecipe nelle due fasi della squadra.

FLOP

RAMIREZ 4 – Nervoso sin dai primi secondi, la sua gara si risolve solo nei battibecchi con De Rossi e nelle lamentele con la propria panchina. Una brutta figura.

PEREZ 5 – I palleggiatori romanisti infastidiscono anche il centrocampista della nazionale di Tabarez. Gara vuota, senza sostanza, Totti transita spesso nelle sua zona e lui non lo becca mai.

PORTANOVA 5 – Espulso per proteste, Osvaldo in precedenza lo aveva più volte uccellato.

 

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Francesco Loiacono