Quante volte, sui giornali, avrete letto sanzioni comminate per tifosi che insultano i giocatori avversari? Quante volte, allo stadio, avrete sentito di cori deprecabili contro alcuni dei ventidue protagonisti in campo? Probabilmente “spesso” sarà la vostra risposta.
Spesso, troppo spesso, nel calcio, come nella vita reale, ci ritroviamo di fronte ad atteggiamenti stupidi e vigliacchi, che colpiscono il debole o il diverso. Oggi vogliamo invertire questa tendenza: non per merito nostro, sia chiaro, ma per un bellissimo segnale che sabato è partito da Crotone e che, speriamo, presto coinvolga tutta l’Italia e tutte le tifoserie.
Infatti, alla fine della partita Crotone-Ascoli, terminata con la vittoria dei marchigiani per 2 ad 1, si è verificato uno splendido gesto di solidarietà tra la tifoseria di casa e Papa Waigo, giocatore della squadra ospite, protagonista in campo con un importante assist nell’azione del secondo gol bianconero: dopo che il giocatore senegalese era tornato nel terreno di gioco con un sacco pieno di magliette da regalare a dei suoi connazionali, presenti allo stadio, salutandoli con un lungo abbraccio, la tifoseria del Crotone ha iniziato a cantar cori inneggiando al protagonista del bel gesto, “rivale” in campo fino a pochi minuti prima e compagno di una passione comune poi.
Così, dopo aver applaudito il comportamento del giocatore del Senegal, al coro “Oh, Papa Waigo alè!” ha fatto seguito “Per Papa Waigo, uno di noi”. Una bellissima risposta data, dai tifosi del Crotone, ai drammatici fatti avvenuti a Firenze e che hanno visto, come vittime, dei ragazzi senegalesi. Gesto apprezzato dallo stesso attaccante bianconero che, rientrando negli spogliatoi, ha ringraziato la tifoseria locale.
La speranza è che il messaggio partito da Crotone venga recepito, imitato e si diffonda anche nel resto d’Italia, per ritrovarci a commentare altri episodi come questo, non come fossero un’eccezione, ma la regola.
(Sotto il filmato dell’accaduto, tranno dal video di Sky, che ha trasmesso la partita)