Di Michele super, De Sanctis paperone. I promossi e i bocciati della 16a giornata di Serie A

La straordinaria doppietta di David Di Michele non basta al Lecce per vincere a Parma. Serata da dimenticare al San Paolo con la Roma per il Napoli, aperta dalla papera di De Sanctis che spiana la strada ai giallorossi. I promossi e i bocciati del 16° turno di Serie A.

TOP

David Di Michele: per adesso l’unico veramente rigenerato dalla cura Cosmi è lui. Dopo l’ottima prestazione con la Lazio, si scatena a Parma segnando una fantastica doppietta. Da incorniciare la seconda rete, segnata con una spettacolare rovesciata. Prodezze che però sono valse a metà, lo sciagurato finale dei salentini che si sono fatti rimontare due gol di vantaggio ha rovinato tutto. O quasi.

Luis Enrique: siamo onesti, quattro punti contro Juventus e Napoli in quanti li avrebbero previsti una settimana fa? Oltre ai risultati, la Roma ha fatto progressi anche sul piano del gioco nonostante le assenze pesanti a centrocampo e in difesa. Forse sarà merito del rientro di Totti, ma non si può non elogiare il tecnico spagnolo, più volte criticato (giustamente) in precedenza e che stavolta si gode – parole sue – la più bella serata da quando è l’allenatore della Roma. Il tanto chiacchierato progetto pare stia prendendo forma. Finalmente.

Francesco Lodi
: un suo magistrale calcio di punizione spiana la strada al Catania nel derby siciliano vinto col Palermo. Si conferma uno dei migliori specialisti sui calci da fermo del campionato e dal suo piedino fatato sono arrivati altri punti importanti per la classifica degli etnei, che adesso rischiano di soffrire di vertigini.


FLOP

Morgan De Sanctis: la papera del portiere sul tiro di Lamela, che dà il via alla serata di festa della Roma e a quella da incubo del Napoli, è solo l’errore più evidente fra i tanti commessi dalla fin troppo ballerina difesa di Mazzarri. Su tutti e tre i gol subiti ci sono colpe evidenti dei vari Aronica, Campagnaro e Cannavaro. E il passivo avrebbe potuto anche essere più severo. Parlare di sfortuna ha poco senso.

Matias Silvestre: non fa una gran figura al suo ritorno da avversario al Massimino. Fischiatissimo dai suoi ex tifosi, macchia indelebilmente una prestazione già non di per sé esaltante provocando il rigore di Maxi Lopez che chiude la partita. Se poi davanti non c’è nessuno capace di fare gol, come si è verificato in tutte le otto trasferte, per il Palermo è notte fonda. E Mangia stia attento a fare lo spiritoso col panettone…

Sebastiano Peruzzo: una giornata di campionato senza gravi errori arbitrali ormai è quasi impossibile da vedere. Stavolta a lamentarsi, giustamente, è l’Atalanta, depredata prima di un rigore solare per la doppia spinta di Behrami e De Silvestri su Peluso e Manfredini non ravvisata e poi dei tre punti per l’incredibile svista sul gol del 2-2 di Jovetic, servito con la mano sempre da De Silvestri.

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Fabio Casati