Nel segno di Vargas: Universidad CAMPIONE!
Storico primo trionfo internazionale per la “U”: doppietta del talento cileno
Eduardo Vargas: tenete bene a mente questo nome, ne sentiremo ancora parlare. È infatti lui l’uomo copertina di questa decima edizione della Copa Sudamericana, il trascinatore dell’Universidad de Chile che conquista, con merito, il titolo, stravincendo la finale di ritorno contro la Liga Deportiva Universitaria de Quito per 3-0 e scrivendo, per la prima volta, il proprio nome nell’albo d’oro della competizione. I cileni chiudono il torneo da imbattuti, con 10 vittorie e 2 pareggi ed un totale di 21 gol fatti e solo 2 subiti. A Vargas, autore oggi di una doppietta, il titolo di capocannoniere della competizione con 11 reti, record di marcature per una singola edizione della Coppa.
SUBITO VARGAS – Serviva una grande prestazione alla LDU Quito per ribaltare le sorti di questo doppio confronto, dopo la sconfitta casalinga per 0-1 nella finale di andata: gli ecuadoriani non ci vanno nemmeno vicini, in una gara dominata per 90 minuti dall’Universidad e che non li ha mai visti mettere in dubbio il risultato finale. Bastano infatti nemmeno 3 minuti all’Universidad per mettere la prima mano sulla Coppa: Rodríguez, dalla destra, mette un bel cross a centro area; il pallone, dopo una corta respinta della difesa ospite, arriva sui piedi di Eduardo Vargas che, dai 13 metri, calcia un tiro imparabile per Domínguez. Pronti e via, 1-0 per la “U“.
MONOLOGO UNIVERSIDAD – Il gol annichilisce gli ecuadoriani, a cui ora servirebbero due reti per andare ai supplementari (in finale il gol fuori casa non ha un maggior peso) e che restano in balia della formazione locale: passano 5 minuti e l’Universidad potrebbe già chiudere il discorso con Castro che, ben lanciato da Aránguiz, esalta il portiere ecuadoriano (che si rivelerà migliore in campo dei suoi), costringendolo, sul suo tiro, al salvataggio in extremis, per poi ripetersi sul tentativo di ribattuta di Vargas. È un monologo dei cileni: nei successivi 10 minuti arrivano vicino al raddoppio in altre due circostanze, sempre con Matías Rodríguez: l’esterno argentino prima, di testa, manda di poco alto; poi, non rendendosi conto di essere in posizione regolare dopo aver ricevuto un passaggio in profondità, impiega troppo a calciare facendosi deviare il tiro in calcio d’angolo. Siamo al 16′ minuto di gara: LDU de Quito non pervenuta.
SI SVEGLIA LA LIGA – La prima, timida, reazione degli ecuadoriani arriva al 21′, con un bel tiro da fuori area di Hidalgo che, deviato, finisce sul fondo. Ma è solo un lampo momentaneo, l’Universidad continua a fare la partita ed arriva, ancora una volta, vicino al raddoppio, al 37′, sempre con Rodríguez che impegna Domínguez dopo una bella iniziativa personale; la respinta del portiere è preda di Mena che, però, è più impreciso del compagno di squadra e calcia fuori. La risposta della Liga arriva sempre su tiro da fuori, stavolta su calcio piazzato, al 44′: la punizione di “Equi” González spaventa Herrera, che devìa in angolo il tiro velenoso dell’argentino; la forte conclusione sarebbe, probabilmente, comunque terminata fuori. Le squadre vanno al riposo sul parziale di 1 a 0 per i padroni di casa: statistiche del primo tempo impietose per gli ospiti, con un imbarazzante zero nei tiri fatti verso lo specchio della porta, contro i cinque dei rivali.
CANALES SPRECONE, GUAGUA INGENUO – Nel secondo tempo ci si aspetterebbe una reazione degli ecuadoriani, nella speranza di riaprire il confronto: gli uomini di Bauza, invece, rientrano dagli spogliatoi nello stesso modo di come ne erano usciti ad inizio partita. È, così, la squadra cilena a sprecare un’altra clamorosa occasione per chiudere i giochi: Canales, servito da Aránguiz sul filo del fuorigioco, solo davanti a Domínguez prova a saltarlo, venendo fermato dall’ottimo portiere che salva la propria porta e tiene ancora vive le speranze della squadra ospite. Speranze che, al 68′, si assottigliano ancora di più: Guagua, in uno scontro al limite della propria area, salta scomposto e con le braccia larghe, colpendo al viso il neoentrato Lorenzetti, prendendosi il rosso diretto da parte del direttore di gara e lasciando la LDU in 10. Sul seguente calcio piazzato, ottima l’esecuzione di Canales ma splendida la risposta del portiere ecuadoriano che, ancora una volta, nega il 2 a 0 ai cileni.
UNIVERSIDAD, MANI SULLA COPPA – Il pericolo scampato sembra svegliare la Liga con Barcos: l’attaccante arriva al tiro dall’interno dell’area di rigore, mancando, però, il bersaglio. Ma, come accaduto nel primo tempo, è solo una goccia nel mare cileno: la squadra allenata da Sampaoli continua, infatti, a dominare la partita ed a fallire occasioni: Canales, ancora lui, si divora un altro gol quando calcia fuori una sorta di rigore in movimento. Ormai la LDU è comunque alle corde ed il due a zero che, di fatto, fa partire i titoli di coda per questa Copa Sudamericana 2011 non tarda ad arrivare: è il 79′ e l’Universidad, dopo aver recuperato un pallone a centrocampo, sfrutta il proprio punto di forza, le rapide ripartenze; con una veloce serie di passaggi i padroni di casa liberano Vargas al tiro, respinto dall’onnipresente Domínguez. Il portiere ospite nulla può, però, sulla ribattuta di Lorenzetti, che segna il 2-0 e fa partite i festeggiamenti dei tifosi della “U“.
CHIUDE VARGAS CON UN GRAN GOL – Gli ultimi minuti di gara servono solo per ristabilire la parità numerica, con l’espulsione di Matías Rodríguez (che macchia un’ottima prestazione) per un tackle scomposto su Calderón e per il 3 a 0 di Eduardo Vargas che fissa il risultato finale. Il capocannoniere della Sudamericana – 11 le reti siglate dall’attaccante, primato di marcature in una singola edizione della competizione -, dopo essersi visto, pochi minuti prima, deviare in angolo dal portiere avversario un bel tiro, parte dalla trequarti, salta due avversari ed, entrato in area, batte imparabilmente l’estremo difensore della LDU realizzando, così, la doppietta personale.
FESTA CILENA – L’arbitro brasiliano Seneme, visto il risultato, al 90esimo esatto fischia la fine dell’incontro. Triplice fischio che ufficializza la festa cilena e sa di liberazione per gli ecuadoriani, messi sotto per 90 minuti e mai entrati veramente in partita. L’Universidad de Chile conquista, così, il primo titolo internazionale della propria storia, diventando anche la prima squadra cilena a vincere la Copa Sudamericana. La LDU Quito perde, invece, l’occasione di bissare il successo del 2009 e di raggiungere, con due titoli, il Boca Juniors, in testa all’albo d’oro della competizione.
RECOPA 2012 – L’Universidad, che si era già assicurata il posto in Copa Libertadores (la vincitrice della Sudamericana ottiene anche la qualificazione alla massima competizione del Sud America), affronterà, nel 2012, il Santos per la conquista della Recopa Sudamericana, l’equivalente della Supercoppa Europea. Il primo confronto verrà giocato in Chile, in casa dei vincitori della Copa Sudamericana, mentre il ritorno si giocherà in Brasile, nello stadio del Santos, detentore della Copa Libertadores.
FINALI
Andata (08/12/2011): LDU Quito (ECU) 0-1 Universidad de Chile (CHI) → 43′ E. Vargas (UdC)
Ritorno (14/12/2011): Universidad de Chile (CHI) 3-0 LDU QUITO (ECU) → 3′ E. Vargas (UdC), 79′ Lorenzetti (UdC), 87′ E. Vargas (UdC)
UNIVERSIDAD DE CHILE VINCITORE DELLA COPA SUDAMERICANA 2011.
Eduardo Vargas (UdC) capocannoniere della competizione con 11 reti.
TABELLINO
Universidad de Chile-Liga Deportiva Universitaria de Quito 3-0 (1-0)
Universidad de Chile (4-3-3): Herrera; M. Rodríguez, O. González, M. González, Mena; Rojas, Aránguiz, Díaz; Canales (86′ Rivarola), E. Vargas, Castro (53′ Lorenzetti). All.: Sampaoli.
LDU Quito (3-5-2): Domínguez; Guagua, Araujo, Calderón; Reasco (54′ Gámez), Hidalgo, Acosta, E. González, Ambrosi; Bolaños, Barcos. All.: Bauza.
Arbitro: Wilson Seneme (BRA)
Marcatori: 3′ E. Vargas (UdC), 79′ Lorenzetti (UdC), 87′ E. Vargas (UdC)
Espulsi: 68′ Guagua (LDU), 85′ M. Rodríguez (UdC)
Ammoniti: Díaz,O. González, M. Rodríguez ed E. Vargas per l’Universidad de Chile, Hidalgo, E. González e Barcos per la LDU Quito