Nella ripresa la Samp sembra godere di maggior lucidità, e prova a costringere la Juve Stabia nella propria metacampo, con l’undici di Braglia che comunque si chiude con ordine, concedendo solo conclusioni dalla distanza, e provando a ripartire, puntando sulle geometrie di Cazzola e sull’impeto di un grandioso Sau, che al 55’ plasma il gioiello che vale l’uno a zero gialloblù. Splendido il controllo dell’attaccante sardo, secco il dribbling su Volta, delizioso il tiro a giro che supera Romero, e che porta le vespe in vantaggio! Quarta rete in quattro partite per la punta ex Foggia, ottavo centro in campionato.
Sotto di un gol, Iachini cambia: fuori un impalpabile Bertani, dentro un Pozzi a cui viene chiesto senza mezzi termini di rendere profonda e soprattutto pungente la Sampdoria. Braglia risponde con Mbakogu per Danilevicius, chiede ai suoi di contenere, e di lanciare subito in velocità la punta nigeriana classe 1992.
Iachini è furibondo, vuole più cattiveria da una Samp che palesa tanta voglia, ma si infrange continuamente sul muro eretto da uno strepitoso Colombi, bravo e attento nel rimandare al mittente le offensive di una Samp che solo nel finale riesce a essere veramente pericolosa.
A tre dal termine Iachini inscerisce anche Maccarone, cercando il tutto per tutto, e trovando la gioia del pareggio in piena zona cesarini, con Pozzi che in posizione regolare riceve in area, controlla e conclude in maniera rabbiosa, alle spalle di un Colombi che stavolta non può nulla. Uno a uno, la Samp agguanta il pari in extremis, evita il peggio, e infila il quarto pareggio consecutivo. Per la Juve Stabia, pareggio che sa di beffa: altra prestazione assolutamente convincente, settimo risultato utile consecutivo, ma stavolta il risultato finale lascia un po’ di amaro in bocca.