Nella finale di andata della Copa Sudamericana, l’Universidad de Chile vince in Ecuador contro la Liga Deportiva Universitaria de Quito e porta come bottino a Santiago, oltre che la vittoria, i favori del pronostico per la conquista del titolo.
Il gol per i cileni, allenati da Jorge Sampaoli, arrivava al 43′ del primo tempo: letale il contropiede degli ospiti con Eduargo Vargas che, servito in profondità, tagliava a metà la scoperta difesa ecuadoriana, anticipava il portiere in uscita ed appoggiava nella porta sguarnita la rete dello 0-1. Un minuto prima del gol, la squadra locale aveva fallito un’ottima chance con Barcos, che aveva deviato fuori un bel cross di Equi González, dalla destra. “Gol mangiato, gol subito”: legge non scritta, ma sempre attuale.
Nel primi minuti del secondo tempo erano ancora i cileni a rendersi più pericolosi, anche se l’occasione più chiara per segnare capitava, ancora una volta, a Barcos. Nel finale di gara la stanchezza, accentuata dall’altitudine (Quito si trova a circa 2.800 m s.l.m.), aumentava gli spazi, soprattutto nella difesa cilena, meno abituata a giocare a simili altezze; la LDU, però, non riusciva ad approfittarne ed, anzi, rischiava di subire il raddoppio di Rodríguez, innescato da un altro contropiede ospite.
La finale di ritorno verrà giocata a Santiago, il 14 dicembre, con l’Universidad de Chile che dovrà difendere l’uno a zero esterno, potendo sfruttare le ripartenze, loro punto di forza, per mettere al sicuro risultato e coppa. Alla Liga Deportiva Universitaria il compito di invertire il pronostico e riconquistare il trofeo vinto nell’edizione 2009.
LDU Quito (ECU) 0-1 Universidad de Chile (CHI) → 43′ E. Vargas (U)