Il vulcanico presidente azzurro Aurelio De Laurentiis non si accontenta della qualificazione agli ottavi del suo Napoli – risultato comunque storico – e guarda avanti rispolverando un vecchio cavallo di battaglia, condiviso in parte da molti presidenti delle big europee: Il campionato europeo per club.
Al termine della partita del ‘Madrigal’ fra un elogio alla squadra e uno al calcio italiano, unica nazione a portare avanti tutte le squadre presenti nella fase a gironi, De Laurentiis chiede a gran voce una ristrutturazione dei campionati nazionali e delle coppe europee ree, a suo dire, di essere troppo condizionate dai sorteggi e dal caso.
“Questo è solo un punto di partenza, sperando che il calcio cambi in fretta e ci sia sempre più spazio anche per realtà meno ricche. Vorrei una riduzione dei campionati nazionali, portandoli a 16 squadre (dalle attuali 20 o 18) per dare più spazio agli incontri internazionali che sono quelli che fanno crescere una squadra e arricchiscono le casse delle società. Al posto di Champions League ed Europa League io da tempo propongo un campionato europeo parallelo a quelli nazionali in cui i valori potrebbero emergere realmente e non sarebbero più dipendenti dal caso o dai sorteggi”.
Idea questa vecchia e sempre rifiutata dalla Uefa che già la respinse anni fa quando venne proposta da club più prestigiosi e forti come Milan, Real Madrid e Bayern Monaco, accontentati però da un allargamento anche alle terze o quarte dei campionati nazionali più importanti. Un nuovo allargamento adesso pare impossibile e se De Laurentiis troverà alleati forti, forse la Uefa di Platini dovrà rivedere le proprie convinzioni e mettere una pietra sopra le Coppe come fino ad oggi le conosciamo.