Home » Inzaghi e il dilemma del giovane vecchio

Il giovane e il vecchio. Meglio: il giovane vecchio, e il vecchio giovane. Le storie di Stephan El Shaarawy e Filippo Inzaghi paiono allontanarsi dal Milan: un prestito per il primo, un addio sofferto per il secondo, che non è stato nemmeno convocato per la trasferta di Genova, che pure potrebbe essere la prossima destinazione del Faraone. Ultimo incrocio tra i due: Inzaghi è di Piacenza, squadra che per anni ha fatto giocare solo italiani, laddove El Shaarawy, con quel cognome, ha origini differenti (eppure è italianissimo da sempre, a differenza di Balotelli).

Strano destino, quello dei due: dopo che il malore di Cassano (lo aspettiamo) ha liberato un posto almeno fino a gennaio, gli spazi non si sono allargati nonostante entrambi fossero addirittura fuori dalla lista per la Champions League: sempre avanti con i soli Pato, Ibrahimović e Robinho, nonostante il ragazzo nativo di Savona non abbia demeritato, e anzi all’inizio abbia subito stupito (gol all’Udinese e senso del gioco da veterano). «Se è scontento, dovrà fare le sue valutazioni con me e la società» dichiara Allegri, che a sua scusante dice che SuperPippo all’inizio non aveva spazio «perché ha 38 anni, inoltre era reduce da un intervento al crociato». Ma Inzaghi non se la sente di fare la ruota di scorta della ruota di scorta, sa che a gennaio arriverà almeno un altro attaccante (si parla di Maxi Lopez e Carlitos Tévez) e soprattutto manca al gol da oltre un anno: era il 3 novembre, e c’era la doppietta al Real da segnare.

Secondo Tuttosport per Inzaghi potrebbero aprirsi le porte del Napoli: sarebbe la fine di una storia lunga 125 gol (72 in campionato, 40 nelle coppe europee, 10 in Coppa Italia, più le tre reti divise tra SuperCoppa Uefa e Campionato del mondo per club nel 2007), e sarebbe una buona addizione per la truppa di Mazzarri, che troverebbe un attaccante in grado di spaccare la partita giocando sul filo del fuorigioco, nonché un espertissimo dell’Europa che conta. Dopotutto, il Milan ha anche il diritto di programmare a lunga scadenza e il Napoli il dovere di mettere su un attaccante affidabile (ma stagionato) per il prosieguo di stagione.

Quindi sotto, forse torna Merkel in prestito a Milano e El Shaarawy fa la stessa cosa verso Genova, eppure Inzaghi attira attenzioni anche oltremanica (si parla del Blackburn e dello Stoke, squadre però di minore importanza rispetto ai partenopei). Storie che cominciano, persone che si dicono arrivederci e altre che si dicono addio. Forse anche perché Inzaghi viene ritenuto un vecchio giovane ma non troppo, e El Shaarawy un giovane ma non ancora abbastanza vecchio.