Roma e Juve, pari inutile: all’Olimpico finisce 1-1
Una desidera tornare a volare, l’altra vuole continuare a farlo. Roma e Juventus si affrontano nel monday night della quindicesima giornata, tra ambizioni, speranze, sogni e obiettivi da rincorrere. Alle spalle critiche e discussioni, la capitale si ferma per un match che per Luis Enrique ha le sembianze di una sorta di crocevia, per Conte vale l’ennesima dimostrazione di avere tra le mani un gruppo compatto e qualitativo. Quindicesima formazione diversa in quindici partite per il tecnico catalano, con il giovanissimo Viviani playmaker, De Rossi centrale difensivo, e il tridente Totti-Lamela-Osvaldo in attacco. Conte dà fiducia a Estigarribia in avanti, Pepe e Matri completano il reparto; Pirlo in cabina di regìa con Vidal e Marchisio a supporto.
Bastano cinque minuti ai giallorossi per infiammare l’Olimpico. Perché dopo una primissima fase di studio, De Rossi trova il modo mettere la partita immediatamente sul giusto binario per una Roma brava e fortunata. Totti scambia corto con Jose Angel dal corner, il cross del numero dieci capitolino pesca De Rossi, che apparentemente non tira, ma quella che sembra una sponda al centro per qualche compagno si trasforma nel gol dell’uno a zero, complice il liscio epocale di Vidal, che a un metro dalla porta cicca il pallone, regalando al giallorosso la gioia del secondo gol in campionato.
Rete che scuote il match, e soprattutto gli animi di una Juve orgogliosa, che sembra iniziare a spingere sull’acceleratore. Conte chiede a gran voce di giocare palla a terra, di provarci anche dalla distanza dato il muro eretto da un mastodontico De Rossi, e di cercare di stoppare sul nascere il possesso di una Roma che sembra prendere le giuste misure alla Vecchia Signora.
Ci prova anche Pirlo con una geniale punizione che passa sotto la barriera, ma è un altro tentativo inefficace per una Juventus vogliosa, dinamica, ma alla fin fine poco incisiva. Speranze bianconere, allora, che si riversano nella ripresa. Il gioco è più veloce, la Juve cerca di affondare sulle fasce, la Roma, dall’altra parte, attende e riparte. Luis Enrique inserisce Simplicio per Viviani, con l’obiettivo di aumentare l’esperienza e la solidità in mezzo al campo, ma non fa in tempo a sistemare a dovere i suoi che gli uomini di Conte trovano il pareggio. Minuto 60, Vidal pesca Estigarribia sulla sinistra, appoggio centrale per la testa di Chiellini, dimenticato dalla retroguardia giallorossa, e bravo ad anticipare uno Stekelenburg non così reattivo nell’intervenire. Pareggio juventino, prima rete in campionato per il difensore bianconero, risultato, dunque, nuovamente in equilibrio.
La chance per rimediare, però, alla Roma capita subito, perché giusto il tempo di far riprendere il gioco e Lamela si guadagna un penalty, a causa della chiusura fallosa, confusionaria e anche inutile di Vidal e Barzagli. Orsato indica il dischetto, rigore che batte Totti, forte ma a mezz’altezza, con Buffon che intuisce, si tuffa, e respinge! Occasione sciupata, ma Roma che inizia a produrre gioco. Rischiando qualcosa quando la Juve prova a pungere negli spazi concessi, ma producendo una manovra insidiosa, che costringe la Vecchia Signora a chiudersi con attenzione.
Conte getta nella mischia Giaccherini per Estigarribia, Luis Enrique risponde con Perrotta per Pjanic, costretto a lasciare il campo per un fastidio agli occhi. La partita rimane viva, veloce, piuttosto divertente. Squadre lunghe, schemi non sempre seguiti, finale di partita che regala le sue emozioni. Lichtsteiner mette i brividi a Stekelenburg con un tocco d’anticipo che fa la barba al palo, la Roma si chiude e rischia ancora quando prima Giaccherini, con un bel tiro a giro sul secondo palo, poi un altro neo entrato, Quagliarella, hanno sui piedi chance ghiottissime ma non riescono a sfruttarle a dovere. L’ultima chance è però giallorossa, con Lamela che parte in contropiede e serve Totti, bravo a smarcarsi ma non altrettanto a piazzare il colpo che consentirebbe alla Roma di far sua una partita che alla fine determina un pareggio.
All’Olimpico termina uno a uno: la Juventus raggiunge quota trenta, riagguanta la vetta seppur in condivisione con l’Udinese, e dimostra di vivere un felice momento di forma e condizione. In casa Roma c’è forse un po’ di amarezza visto come si era messa la gara; i capitolini salgono a diciotto punti, agguantano Cagliari, Genoa e Catania, e visto il buon gioco espresso, sperano che il momento nero delle ultime settimane sia oramai alle spalle.