Denis da dieci e lode, Chievo non pervenuto. Promossi e bocciati della 13a giornata di Serie A

I migliori e i peggiori del 13° turno di Serie A: German Denis fa male al Napoli, la sua grande ex, ma non vede compiere la propria vendetta fino in fondo per colpa di Cavani. Posticipo a senso unico a San Siro, col Milan che domina un Chievo rimasto negli spogliatoi.

PROMOSSI

German Denis: dieci e lode al Tanque, anche se la vendetta dell’ex è stata vanificata da Cavani all’ultimo respiro. Vede il Napoli e si scatena: prima colpisce una sontuosa traversa, alla seconda occasione fa secco De Sanctis e tocca già dopo 12 partite la doppia cifra di marcature, che gli vale un bonus di 70.000 euro. Peccato per la risposta in extremis del Matador, altrimenti sarebbe stata la sua serata perfetta.

Raffaele Rubino: stabilisce un record: è il primo giocatore a segnare con la stessa squadra in quattro categorie divese. Il suo stacco imperioso dà il via alla rimonta vincente del Novara sul Parma. Un gol storico e anche pesante, che potrebbe rappresentare la svolta per le ambizioni di salvezza piemontesi. Non poteva segnarlo che lui, l’uomo simbolo della formazione di Tesser.

Adrian Mutu: bentornato, finalmente. In ombra, anzi al buio, nelle prime 11 giornate, risorge improvvisamente e con una fantastica doppietta realizzata all’ex compagno e amico Frey (cucchiaio su rigore e poi uno splendido destro a giro) guida il Cesena alla seconda vittoria consecutiva. Se torna il Mutu che conosciamo, la salvezza è senz’altro alla portata dei romagnoli.

BOCCIATI

Luis Enrique: schiera 14 formazioni diverse in altrettante partite, con risultati altalenanti. Una volta la Roma gioca bene e diverte come col Lecce, la volta dopo (vedi Udinese) tira in porta una sola volta in 90 minuti ed esce dal campo come un pugile suonato. La cosa che preoccupa è che i giallorossi faticano a trovare un’identità. Troppi alti e bassi, è ora di dare un senso al progetto e soprattutto continuità ai risultati. Il tempo degli esperimenti sta finendo.

Mauro Zarate: ancora una volta viene sostituito a fine primo tempo e chi entra al suo posto risulta determinante per la vittoria dell’Inter. Altra chance e altra bocciatura per Marito, come al solito dinamico e voglioso di fare ma troppo confusionario e poco incisivo. Se continua così, l’anno prossimo verrà rispedito al mittente da Moratti.

Chievo: c’è modo e modo di perdere, il Chievo lo fa nel peggior modo possibile. Sotto di quattro gol alla fine del primo tempo e a casa. Di Carlo alla vigilia aveva detto che affrontare il Milan non era una missione impossibile, i fatti hanno dimostrato l’esatto contrario. Il Chievo visto (?) a San Siro è stato poco più di uno sparring partner.

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Fabio Casati