Il processo in corso ai danni di Amantino Mancini è appena giunto al termine. L’ex giocatore di Roma, Inter e Milan, attualmente tesserato all’Atletico Mineiro, è stato condannato nella giornata odierna dal gup di Milano Marchiondelli, che ha sancito la condanna di due anni e otto mesi di carcere per l’attaccante brasiliano. Mancini era, infatti, accusato di violenza sessuale e lesioni personali nei confronti di una ragazza brasiliana conosciuta ad una festa organizzata dal collega Ronaldinho in un locale di Milano, negli anni in cui il giocatore imputato militava nell’Inter, e dopo un processo con rito abbreviato è arrivata la sentenza, con uno sconto di un anno (inizialmente erano infatti tre anni e otto mesi di reclusione).
Secondo le ricostruzioni degli inquirenti, la sera dell’accaduto Mancini si offrì per accompagnare a casa la ragazza, che non stava bene a causa dell’abuso di alcol durante la festa. Il giocatore, invece, la condusse nel proprio appartamento, dove abusò di lei, causandole anche diverse contusioni nel corpo.