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Ultima chiamata per… Euro 2012

Si giocheranno stasera le sfide di ritorno valide per gli spareggi di qualificazione alla fase finale degli Europei del prossimo anno. Il calcio internazionale offre per questa sera un poker di partite davvero interessanti; partiamo dalla gara delle 22 in programma a Lisbona tra il Portogallo di Cristiano Ronaldo e la Bosnia di Edin Dzeko. Le due stelle rispettivamente di Real Madrid e Manchester City, avranno sulle spalle tutto il peso di questa qualificazione. Si parte dallo 0-0 dell’andata quindi sarà molto importante per i portoghesi non incassare per nessuna ragione al mondo il gol che invece spalancherebbe le porte degli Europei alla formazione del cittì Susic. Sfida, dunque, incerta che potrebbe essere decisa dal guizzo di un fuoriclasse.

Nei restanti tre spareggi, la situazione sembra già abbastanza consolidata soprattutto per l’Irlanda di Giovanni Trapattoni. Dopo il 4-0 rifilato all’andata in casa dell’Estonia, a Dublino (ore 20.45) la formazione irlandese si prepara ai festeggiamenti per l’obiettivo Europeo meritatamente raggiunto. Stesso discorso per la Croazia che a Zagabria (ore 20.05) parte con i favori del pronostico dopo il 3-0 rifilato alla Turchia di Guus Hiddink. Sarà questa l’ultima partita sulla panchina turca per l’ex tecnico del Chelsea letteralmente sorpreso all’andata dal cinismo dei vari Olic e Mandzukic, attaccanti dal facile vizio del gol militanti rispettivamente in Bundesliga con Bayern Monaco e Wolfsburg. Chiuderà il programma della serata la sfida di Podgorica (ore 20.15) tra il Montenegro e la Repubblica Ceca. Si parte dal 2-0 della sfida di andata che per il momento inguaia il fiorentino Jovetic e lo juventino Vucinic. L’intera popolazione montenegrina si affida proprio ai due calciatori che in Italia sono diventati “grandi” per ribaltare un risultato quasi impossibile. Dall’altra parte l’esperienza fatta persona dei vari Rosicky e Baros, calciatori di livello internazionale e di sicuro affidamento che proveranno sin da subito a chiudere i giochi per non compromettere una qualificazione che appare sicura.