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La Reggina torna a vincere: 3-1 al Gubbio al “Granillo”

Un successo atteso fin troppo, arrivato dopo nove lunghe giornate senza gloria, contro un Gubbio timido in avvio, voglioso ma spuntato nel finale. La Reggina vince tre a uno al Granillo un match non semplice, e si riaffaccia nelle zone alte della classifica. Moduli speculari sul terreno di gioco, Simoni deve fare a meno di Buchel e Graffiedi e si affida al tandem offensivo Ciofani-Mastronunzio. Gregucci rilancia Ragusa sulla fascia, fa debuttare il neo arrivato Angella, e schiera Bonazzoli e Campagnacci in avanti.

Immediatamente aggressivo l’undici di casa, spinto da una grande voglia di punti, e dalla fame di gol di un Campagnacci tenace, subito incisivo. Suo, infatti, il gol che porta in vantaggio la Reggina già al quinto minuto, con l’attaccante amaranto che arriva puntuale sull’assist di Barillà dalla sinistra, e insacca il pallone che vale l’uno a zero. Sesta rete in campionato per la punta abruzzese, match che si mette dunque in discesa per la squadra di Gregucci, ma che scuote gli animi di un Gubbio che prova allora a farsi vedere in contropiede, sperando di pungere nel fianco l’attenta retroguardia calabrese.

Il match si accende, la Reggina inizia a spingere sull’acceleratore nel tentativo di piazzare la rete della sicurezza, provando continuamente a innescare un Campagnacci molto attivo, ma anche decisamente sciupone nelle occasioni che gli si vengono a creare. Gol del raddoppio che comunque arriva alla mezz’ora, e a siglarlo è Bonazzoli, su un penalty decretato per un fallo di Caracciolo su Ragusa in area di rigore. La conclusione dell’ariete amaranto è potente, Donnarumma è battuto, la squadra di Gregucci agguanta il due a zero.

Risultato che ovviamente consente alla Reggina di giocare sulle ali dell’entusiasmo, e che dall’altro lato costringe il Gubbio a una reazione decisa. Nella ripresa, comunque, la musica non cambia: l’undici di casa manovra, l’undici ospite prova a pungere nelle ripartenze, scontrandosi però sistematicamente sul solido muro eretto dalla compagine calabrese. Che, al 58’, cala il tris con Freddi, puntuale nell’inserimento, e anche fortunato nell’occasione, data l’uscita un po’ a farfalle, un po’ ostacolata, di Donnarumma, che sul cross di Nicolas Viola lamenta un fallo di Angella e non riesce ad agguantare il pallone; con Freddi, appunto, che ringrazia e a porta praticamente vuota gira in rete il 3-0.

Match virtualmente chiuso, ma che il Gubbio prova comunque a riaprire, con la grande punizione di Mario Rui che di sinistro scavalca la barriera e supera Zandrini sul primo palo. Calcio piazzato perfetto, diretto nell’angolino, e gol del 3-1 che dona nuova linfa agli eugubini, che ovviamente iniziano a spingere sull’acceleratore, a caccia del gol che rimetterebbe veramente tutto in gioco.
Le parti si invertono, ora è la Reggina a contenere e a farsi pericolosa in ripartenza, con il Gubbio che dall’altro lato avanza il baricentro, provando a incidere con una pungente manovra sugli esterni, ma non riuscendo, comunque, a scardinare la difesa amaranto.

Al triplice fischio, allora, esulta la Reggina, che torna al successo dopo nove giornate e si rialza in classifica, raggiungendo quota 36. Il Gubbio resta invece a 23 lunghezze, rimedia la seconda sconfitta in tre partite, e torna a casa consapevole che dovrà avere maggior cattiveria d’ora in avanti per centrare una salvezza ovviamente difficile da agguantare.