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Super Paloschi a Marassi. Il Chievo passa, il Genoa preoccupa

Tornano i segnali d’allarme a Marassi. Il Genoa cade in casa sotto i colpi di Paloschi, non dimostrando quel carattere palesato invece contro l’Atalanta. Chievo tenace e trascinato dall’attaccante scuola Milan; tardiva la reazione del Grifone.

Delneri disegna il suo Genoa lanciando Immobile unica punta, supportato da una linea di quattro centrocampisti chiamati a ispirare la fame di gol dell’ex Pescara; la replica di Corini è un Chievo ordinato, compatto, e decisamente incisivo: senza Pellissier, accomodato in panchina, fiducia piena a Paloschi, e il risultato è un “uno-due” nel giro di venti minuti micidiale per i padroni di casa. Grande merito è proprio della punta ex Milan: perché è lui che va sul dischetto, al 14′, realizzando il momentaneo uno a zero sul rigore concesso per una trattenuta di Sampirisi su Hetemaj; ed è lui che, tempo sei giri di lancette, e fa il bis, insaccando di testa, alle spalle di Frey, il prezioso suggerimento di Rigoni. Equilibrio rotto, dunque, col Genoa che prova a reagire trovando la rete che riapre il match a cinque minuti dall’intervallo: calcio d’angolo, e incornata sottomisura del neoentrato Said, inserito da Delneri per spingere in avanti il baricentro della squadra: due a uno, ma gara in discussione solo per poco: perché Paloschi chiude un primo tempo straordinario andando a piazzare il pallone nuovamente alle spalle di Frey, al minuto 46. Tre a uno, dunque, e tutti all’intervallo.

Nella ripresa, il Genoa si proietta in avanti, rimpolpato dall’innesto di Seymour per Kranjic, e trova, con merito dato il buon avvio di secondo tempo, il gol che sembra mettere nuovamente tutto in bilico. Le possibilità per agguantare il pari sembrano esserci, anche perché il Chievo resta in dieci a causa del rosso rifilato ad Andreolli al 71′ (due giallo ravvicinati, il secondo per fallo su Kucka), Corini si chiude con Jokic per Therau, e punta a far male in ripartenza: èd è una strategia vincente. Perché il Genoa spinge ma non punge; il Chievo si chiude, verticalizza, e va ancora in gol. Non con Paloschi stavolta, ma con Stojan, che sfrutta un errore di Frey per chiudere, stavolta in via definitiva l’incontro. Termina 4-2 per i veneti, a Marassi: primo successo esterno per il Chievo; altro ko, piuttosto pesante, per il Genoa, oramai in vera crisi d’identità.

GENOA-CHIEVO 2-4
Marcatori: 14′, 21′ e 46 Paloschi (C); 40′ Said (G); 11′ st Jankovic (G), 44′ st Stoian (C)
Genoa (4-4-1-1): Frey; Sampirisi (26′ st Rossi), Granqvist, Kranjc (1′ st Seymour), Canini; Jankovic, Toszer (25′ Said), Kucka, Vargas; Bertolacci; Immobile. (Tzorvas, Donnarumma, Melazzi, Merkel, Stillo, Marchiori, Hallenius). All.: Delneri
Chievo (4-3-1-2): Sorrentino; Sardo, Andreolli, Dainelli, Cesar; Dramé, Guana (28′ st Cesar), L. Rigoni; Hetemaj; Thereau (33′ st Jokic), Paloschi (16′ st Stoian). (Puggioni, Squizzi, Farkas, Coulibaly, Cruzado, Di Michele, M. Rigoni, Pellissier, Moscardelli). All.: Corini.
Arbitro: sig. Tagliavento di Terni.
NOTE – Ammoniti: Sampirisi, Jankovic, Bertolacci, Canini (G), Sorrentino, Dainelli, Sardo, Cofie (C). Espulsi: Andreolli