La Sampdoria blocca la Fiorentina. Al “Franchi” termina 2-2
Vincere perché sognare non costa nulla; vincere perché Firenze vuole provarci; la Fiorentina scende in campo nel posticipo e ospita la Sampdoria, un’altra a cui tre punti sarebbero d’oro, se conquistati. Al Franchi è sfida tra Viola e Blucerchiati, è Montella contro Ferrara, è ambizione contro necessità, è, soprattutto, una gran bella partita. Montella disegna come al solito un undici dinamico, privo di un Roncaglia tenuto a riposo, e con El Hamdaoui a tenere sulle spalle il peso di un attacco orfano di Toni, Ljajic e soprattutto Jovetic. Attacco obbligato anche per Ferrara, che si affida a Icardi e a una linea di centrocampo a quattro uomini in cui Poli funge da fulcro e collegamento tra i reparti.
Avvio veloce, la Samp aggredisce, la Viola manovra. In campo c’è ordine, e quando l’undici di Montella prova ad affondare anche spettacolo. Cuadrado è una freccia sulla destra, i blucerchiati soffrono la sua velocità e raddoppiano spesso la marcatura, concedendo però spazi a una viola che gioca meravigliosamente. El Hamdaoui fa molto movimento, al 13’ ci prova col piattone su suggerimento di Pasqual, occasione d’oro che non si tramuta in gol così come non si insacca la zuccata di Mati Fernandez, sempre su assist del suo capitano. Esultanza però solamente rinviata; perché la Fiorentina spinge, la Samp si chiude a riccio ma non fa muro, e allora Savic ne approfitta: minuto 21, angolo di Borja Valero e stacco imperioso dell’ex Manchester City, che supera tutti e fa esplodere il Franchi. Uno a zero, gol numero uno per il difensore montenegrino, partita che si accende, Viola che è sopra ma non limita la spinta, Doria che prova a reagire e al 25’ impegna Viviano prima con Krsticic, che non riesce a ribadire in rete la corta respinta di Viviano sulla botta di Tissone; poi, proprio con quest’ultimo, che su suggerimento di Icardi conclude con decisione scheggiando la traversa.
La spinta doriana però è tutta qui, perché poi riprende a macinare gioco la viola; Borja Valero tenta il siluro dalla distanza al 39’, poi prima dell’intervallo Gastaldello atterra Mati Fernandez in area: il rigore sembra netto, Valeri, però, lascia proseguire. Ripresa che ti aspetti della stessa tendenza, ma che parte invece col brivido: quello che Krsticic fa vivere a tutto lo stadio quando salta Rodriguez e fulmina Viviano. E’ uno a uno al Franchi, anche per l’esterno serbo è il primo centro in stagione, e Sampdoria che agguantato il pari prova a sfruttare il momento e piazzare il bis. Icardi accusa un colpo ma gioca, lotta e sa farsi insidioso, Viviano chiude bene su di lui al 55’, poi pian piano l’undici di casa torna a macinare gioco.
El Hamdaoui è sempre insidioso, ma sembra non riuscire a unire movimento e incisività; Montella inserisce Seferovic ed esclude Romulo, lo svizzero è pericoloso negli inserimenti sui calci piazzati, la Samp è costretta in retroguardia, attende, si chiude, rischia molto sia quando Pizarro tocca morbido per Cuadrado al 62’, con il Colombiano che ci arriva di testa ma non inquadra la porta; sia quando Seferovic la insacca ma inutilmente: è in fuorigioco, e tutto è vano. Samp che soffre, dunque, ma quando può riparte e dimostra di saperlo fare anche piuttosto bene: minuto 72, la percussione di Obiang sulla sinistra produce un traversone basso che inganna Rodriguez: l’intervento in scivolata è decisivo, Viviano è battuto e la frittata sembra fatta. Due a uno Doria, risultato capovolto, ma Fiorentina che dimostra carattere perché non patisce la situazione e si riversa in avanti.
La viola attacca, protesta ancora per un tocco col braccio di Poli sul contrasto con Cuadrado, Montella insiste, chiede maggiore presenza in area avversaria e riesce a far sì che i suoi agguantino il pari: mezz’ora della ripresa, calcio di punizione teso di Pasqual e testa ancora sua, di Savic: nuovo pareggio, diventano due i centri per il montenegrino in campionato, è il gol che praticamente da il via all’assalto viola in un finale in cui l’undici di Ferrara pensa solo a difendersi. Forse, anche con eccessiva enfasi: vedere il rosso diretto a Mustafi per un’entrata assurda su Pasqual, sanzione giusta, che rende arduo il compito a Ferrara, che chiude gli occhi quando al quarto di recupero Aquilani tocca con l’esterno, morbido, incrociando però la manona salvatutto di Da Costa. E’ l’ultimo sussulto, al Franchi è un punto a testa: prezioso per una coriacea Sampdoria, minuscolo per una Fiorentina che ha mostrato il solito carattere. Non però, la solita cattiveria.
FIORENTINA-SAMPDORIA 2-2 (1-0)
Fiorentina (3-5-2): Viviano; Tomovic , Rodriguez , Savic ; Cuadrado, Romulo (58′ Seferovic), Pizarro, B. Valero ( 86′ Migliaccio), Pasqual ; Mati Fernandez (71′ Aquilani), El Hamdaoui. A disp.: Neto, Lupatelli, Roncaglia, Della Rocca, Hegazy, Cassani, Olivera, Llama, Zohore. All.: Montella
Sampdoria (4-5-1): Da Costa; Mustafi, Gastaldello, Rossini, Berardi; Krsticic (86′ Estigarribia), Maresca (71′ Munari), Tissone, Obiang, Poli (81′ Soriano); Icardi. A disp.: Berni, Castellini, Poulsen, Renan, Juan Antonio, De Silvestri. All.: Ferrara.
Arbitro: Valeri di Roma
Marcatori: 21′ Savic (F), 47′ Krsticic (S), 72′ aut. Rodriguez (F), 75′ Savic (F)
Note: ammoniti: Pizarro (F), Krsticic (S), Tissone (S), Berardi (S); espulsi: Mustafi (S)