Cronache dalla Russia: Anzhi, Zenit, Rubin, guai a chi esce!
Prima delle gare di andata soltanto l’Anzhi era accreditato dello status di favorito; dopo i risultati di giovedì i tre club russi non possono mancare l’accesso agli ottavi di Europa League.
RUBIN KAZAN-ATLETICO MADRID (2-0), Stadion Luzhniki, ore 18
Il regalone del portiere iberico Asenjo ha permesso al Rubin di uscire da un campo difficile come il Vicente Calderon di Madrid con un 2-0 pesantissimo, molto simile al successo ottenuto in casa del Barcellona nella fase a gironi della Champions League 2009/10. La sfida di ritorno, che si giocherà a Mosca a causa delle Universiadi e del gelo che abitualmente investe la regione del Tatarstan in inverno, presenta comunque molte insidie.
L’Atletico Madrid ha vinto due delle ultime tre edizioni di questa competizione, e ha i mezzi per tentare di capovolgere l’esito dell’andata. I colchoneros saranno però costretti a fare la partita e come si è visto in Spagna scardinare la difesa granata non sarà così facile: si possono muovere migliaia di critiche a Berdyev, ma l’allenatore turkmeno rimane uno dei migliori tecnici per quanto riguarda la preparazione della fase difensiva; con i suoi ragazzi, infatti, è stato in grado di imbrigliare negli anni stelle del calibro di Messi, Ibrahimovic e appunto Falcao.
Pochi dubbi sulla formazione di partenza: M’Vila, alle prese con ben altre grane, è tornato in Francia per degli accertamenti; probabilmente toccherà ancora al debuttante Kislyak.
Vai, Rubin. Buttare via l’impresa di Madrid e mancare un possibile ottavo con il Levante (alla portata) sarebbe davvero un’occasione persa.
LIVERPOOL-ZENIT (0-2), Anfield Road, ore 21:05
Il 2-0 dell’andata è un risultato ottimo, ma è anche il minimo indispensabile per potersi presentare con cauto ottimismo in Inghilterra. Il ruolino di marcia dello Zenit fuoricasa non è esaltante, tutt’altro, e Anfield è uno dei campi più difficili d’Europa.
Ma il vantaggio c’è, ed è concreto. Lo Zenit dovrà essere abile a chiudersi (senza però attuare difensivismi esasperati) e sfruttare con veloci ripartenze (gli uomini con le caratteristiche adeguate ci sono) gli spazi che giocofroza si creeranno col passare dei minuti. Intanto il Liverpool ha lanciato un monito alla squadra russa: il 5-0 con lo Swansea dimostra che i Reds ci sono e sono pronti a far valere il fattore campo anche nel più complicato match con lo Zenit.
Spalletti recupererà Criscito e Bruno Alves. Se il primo dovrebbe essere schierato senza esitazioni dal primo minuto, rimangono dei dubbi sulla titolarità del portoghese: si accomederà in panchina o prenderà il posto di uno tra Lombaerts e Neto? Da non trascurare, inoltre, l’ipotesi di una difesa a 5, già utilizzata nell’1-1 casalingo con l’Anzhi.
Sarà della partita anche Danny. Il portoghese aveva spaventato tutti uscendo anzitempo giovedì scorso, ma si sta già allenando col gruppo. Nessuna speranza invece per Zyryanov, che sta seguendo un programma individuale.
Sarebbe deleterio pensare di avere la qualificazione in tasca, ad Anfield saranno 90 (o, chi lo sa, anche di più) minuti di battaglia.
HANNOVER-ANZHI, AVD Arena, ore 21:05
E’ probabilmente la sfida più chiusa. Giocare in Germania non è mai facile, ma l’Anzhi ha concluso la gara d’andata in crescendo e in terra teutonica potrà contare anche di Lacina Traorè. Si può recriminare per il rigore mancato da Eto’o, che avrebbe completamente chiuso i giochi, ma tutto sommato, dopo lo svantaggio iniziale, i Daghi si apprestano a lottare per gli ottavi con un buon risultato di partenza.
Slomka però ci crede, e ha dichiarato che i suoi hanno le carte in regola per estromettere l’Anzhi: probabilmente dipenderà soltanto dai russi l’esito di questa partita. La qualità dei giocatori di Hiddink pare troppo superiore, un’eventuale uscita di scena sarebbe una disfatta.
L’Anzhi in questi giorni si trova in Spagna, a Marbella per preparare la gara: Gordeev, assistente di Hiddink, ha affermato che la squadra è pronta, e che anche la panchina risulterà decisiva nell’economia della partita. Tutti stanno bene, tanto che lo stesso medico della società ha rassicurato sullo stato di forma di tutti i componenti del gruppo.
Sebbene ogni turno non sia altro che la prosecuzione di un sogno, non qualificarsi agli ottavi dopo il 3-1 sarebbe un disastro, una catastrofe. L’Anzhi lo sa e, infatti, non tradirà.
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