Home » Il Pupillo di… Elia Modugno

Sedisesima puntata della nuova rubrica di Mondopallone.it, “Il pupillo di…”. Siamo lieti di presentarvi il pupillo di ognuno di noi, quel calciatore che ci ha fatto nascere da bambini la passione per questo sport o semplicemente quel giocatore che ci ha regalato emozioni e fatto sognare. Per tutto il mese di agosto vi terremo compagnia con una chicca personale di chi ogni giorno vi informa con estrema professionalità su quello che succede nel mondo dello sport in Italia e all’estero. Lo riteniamo anche un modo come un altro di conoscerci più a fondo… Buona Scoperta!

Un gatto a difesa della porta gigliata Per questa nuova puntata forse è meglio partire dalla fine, dall’estate del 2011 che segnò la separazione di Sebastian Frey dalla Fiorentina. Un addio difficile, il più triste per il sottoscritto perchè se ne andava una certezza, un giocatore che avresti voluto vedere fino a fine carriera tra i pali della tua squadra. Frey è stato una colonna fondamentale di una Fiorentina che, ormai alle spalle i momenti difficili del fallimento e della retrocessione in C2, sotto la guida di Prandelli è riuscita a tornare ad alti livelli, regalando emozioni ai propri tifosi sia in Italia che in Europa. Una sicurezza in porta, capace di salvare il risultato con i suoi istinti felini anche sugli svarioni dei propri difensori; i suoi voti in pagella raramente finivano sotto il 6 e per questo motivo è stato una presenza fissa della mia rosa al fantacalcio.

Questioni genetiche Evitare che gli attaccanti facciano gol è un qualcosa che Frey ha nel sangue; un nonno difensore in nazionale, il padre portiere e persino il fratello minore Nicholas che ora gioca come terzino nel Chievo. I suoi primi passi vengono mossi nel Cannes, ma a portarlo nel nostro campionato è uno che di portieri se ne intende: Walter Zenga.

Fatal incontro con Prandelli La parentesi con l’Inter non è felice e il papabile erede di Zenga finisce prima in prestito al Verona e poi definitivamente al Parma. Fatale in queste stagioni l’incontro con Cesare Prandelli che nel 2005 lo chiama a Firenze per dare il via a sei anni indimenticabili. L’avventura toscana conosce qualche delusione iniziale per via di un infortunio e di una Champions League sfumata causa “Calciopoli”; svanito il periodo no Frey si rilancia, incantando il pubblico del Franchi con le sue acrobazie che permettono ai viola di essere una delle difese meno battute del campionato e di tornare protagonista in campo europeo.

L’addio Il 3 giugno 2010 Cesare Prandelli lascia i viola per essere nominato commissario tecnico della nazionale italiana. A Firenze si chiude un ciclo felice, lo spogliatoio inizia a spaccarsi e qualcuno saluta la piazza. Frey resta ma deve confrontarsi con l’arrivo del polacco Boruc che vuole rubargli il posto da titolare; il testa a testa tanto richiesto, soprattutto dalla stampa, non ci sarà mai perchè il portiere francese si infortuna in allenamento e lascia anticipatamente la stagione. Si ritorna quindi all’inizio della nostra storia, esattamente a luglio 2011 quando arriva l’annuncio del passaggio ufficiale al Genoa. Qualche critica alla dirigenza viola e tante lacrime versate dai tifosi fiorentini, riconoscenti nei confronti di un grande numero Uno.

PUNTATE PRECEDENTI

16 Agosto Stefano Pellone per Careca
14 Agosto – Marco Macca per Ronaldo
13 Agosto – Michele Pannozzo per Andrea Pirlo
12 Agosto – Alessio Milone per Leandro Cufré
11 Agosto – Dario Camerota per Abel Balbo
10 Agosto – Tommaso Maschio per Lajos Detari
9 Agosto – Marco Iannotta per Andryi Schevchenko
8 Agosto –
Leonardo Puccinetti per Matthew Le Tissier
7 Agosto – Dario Alfredo Michielini per Andy Carroll

6 Agosto – Michael Braga per Fatih Tekke
5 Agosto – Luca Lattanzi per Joel Campbell
4 Agosto – Leonardo Peruzzi per Nuri Sahin
3 Agosto – Michele Pannozzo per Manuel Rui Costa
2 Agosto – Francesco Mariani per Yoann Gourcuff
1 Agosto – Demetrio Bertuletti per Hristo Stoitchkov