Home » Il pupillo di… Michael Braga

Sesta puntata della nuova rubrica di Mondopallone.it, “Il pupillo di…”. Siamo lieti di presentarvi il pupillo di ognuno di noi, quel calciatore che ci ha fatto nascere da bambini la passione per questo sport o semplicemente quel giocatore che ci ha regalato emozioni e fatto sognare. Per tutto il mese di agosto vi terremo compagnia con una chicca personale di chi ogni giorno vi informa con estrema professionalità su quello che succede nel mondo dello sport in Italia e all’estero. Lo riteniamo anche un modo come un altro di conoscerci più a fondo… Buona Scoperta!

Entità divina che ha esaltato gli appassionati di ogni dove, credo che il sultano Fatih Tekke, nato nella sacra Surmene il 7 settembre di ormai 35 anni fa, sia uno degli esempi più concreti di sagacia, astuzia, supponenza, burlesque, e chi più ne ha più ne metta, strettamente legata al gioco del pallone. Per intenderci, egli non è solo calciatore, bensì molto di più: ma questo è comprensibile solo per pochi, i suoi adepti, gli eletti, che cercano quindi di spiegare la sua vibrante e controversa personalità a tutti i popoli del globo terracqueo.

Un colpo di fulmine improvviso, ma definitivo. Ottobre 2008, partita dura quella dello Zenit contro i bielorussi di Borisov. Nekhyachik segna all’inizio del secondo tempo, lo Zenit attacca sbagliando di tutto; porta stregata si suol dire, e quindi chi può scardinare questo sacrilegio? Proprio lui, il turco, con una rete ancor non ben motivata dalle leggi della fisica e da nessuna religione politeista.

Dietro a questo nome comunque si cela tanto mistero e tanta reverenza: è l’unico calciatore della storia del calcio russo ad avere il nome scritto alla stessa maniera sia in cirillico che con l’alfabeto latino, segno del suo inequivocabile status cosmopolita. Una volta addirittura Advocaat lo inserisce in campo senza rispettare la regola sugli stranieri, e non arriva nessuna squalifica, poichè, in fondo, lui è cittadino del mondo.
Rimane un alone di tensione sul suo conto, viene definito “forte” da un importante portale calcistico online, però poco si sa realmente di lui. A Pes Pardo lo teme e preferisce dire il suo nome completo: “Totti, Ibrahimovic….Fatih Tekke, con tono di sottomissione”. Lui ha qualcosa in più, Mateja Kezman dice che “se avesse le sue qualità giocherebbe nel Real Madrid”; è un grande uomo spogliatoio, un essere sovrannaturale.
Viene mandato fuori squadra più volte da Advocaat, per scarso impegno, quindi le cose vanno male e lui viene reintegrato in squadra. Espulso anche con la Dinamo, in dieci minuti, per proteste e simulazione, si capisce che c’è un complotto contro di lui.

Arriva Spalletti, e lo caccia subito per scarso impegno. Va al Rubin, sforna prestazioni superlative per poi essere ceduto al Besiktas. Qui fa capire chi comanda a tale Bernd Schuster e viene cacciato all’Ankaragucu, dove segna due gol clamorosi. Finita la stagione si ritrova all’Orduspor, dove è impegnato ora, venerato come un Dio. Ovunque sia andato, ha lasciato il verbo, la parola. Ce ne sarebbero tanti altri di aneddoti su un personaggio del genere, leggende che contengono qualcosa di vero e qualcosa di un poco meno reale, un significato profondo da estrapolare con attenzione, ma non mi dilungo, poichè immagino che il pupillo odierno non sia facile da sopportare e in molti non possono comprendere la reale grandezza di quest’uomo. D’altronde bisogna vedere per credere, passarle certe cose.

Chiudo con qualche dato; giocatore di prolificità incredibile, ha sempre una media gol pazzesca, paga forse un po’ la sua onnipotenza, che non ha permesso la costruzione di solidi rapporti con qualche allenatore montato. Ha vinto tantissimo, sia a livello nazionale che europeo, con una supercoppa europea e una coppa uefa all’attivo. Ecco due video che ne testimoniano la grandezza di un personaggio che definire grande calciatore è riduttivo.

PUNTATE PRECEDENTI:

5 Agosto – Luca Lattanzi per Joel Campbell
4 Agosto – Leonardo Peruzzi per Nuri Sahin
3 Agosto – Michele Pannozzo per Manuel Rui Costa
2 Agosto – Francesco Mariani per Yoann Gourcuff
1 Agosto – Demetrio Bertuletti per Hristo Stoitchkov