14/a giornata Super League greca: analisi e dichiarazioni
Gli occhi, in questa quattordicesima giornata di Super League, erano tutti per il “derby degli eterni nemici” tra Panathinaikos e Olympiakos, finito in pareggio. Il PAOK rosicchia due punti ai bianco-rossi, vincendo contro il Levadiakos, mentre l’Asteras Tripolis rallenta in casa contro l’Aris. L’Atromitos batte all’ultimo l’OFI e stacca il Panionios, annullato a Xanthi per 4-0 e raggiunto a 21 punti dal PAS Giannina, vittorioso a Corfù contro un Kerkyra tornato in zona retrocessione. Lì le cose si smuovono per il Veria, che pareggia a Creta contro il Platanias, mentre l’AEK resta il fanalino di coda, causa la sconfitta a Komotini contro il Panthrakikos.
Kerkyra – PAS Giannina: 0-2 (48′ Lila, 63′ De Vincenti).
Un diluvio tremendo si abbatte su Corfù: la partita viene, in un primo momento, ritardata, poi si decide di giocare ugualmente, anche se il campo è paragonabile a quello della partitella scapoli-ammogliati organizzata dal ragionier Filini. Il Kerkyra ha le migliori occasioni, fermate a turno dall’arbitro, dall’attrito e dall’imprecisione, ma è il PAS ad andare a segno: prima, con un incredibile tiro dalla distanza di Andi Lila che si infila sotto la traversa; poi, con un appoggio di De Vincenti in rete, dopo una mischia da calcio saponato.
Akis Mantzios è contrariato: “Innanzitutto, è inaccettabile che si sia giocata una partita in un campo del genere: era una continua battaglia contro la sorte. Abbiamo creato tanto e il gol avversario è arrivato da nulla. Non ho lamentele nei confronti dei giocatori, ma sicuramente a gennaio dovremo prendere un nuovo attaccante, per dare peso al reparto: andrei su un ragazzo giovane, non più di ventiquattro anni, anche se so che non è semplice”.
Giannis Christopoulos è soddisfatto e guarda in alto: “Non possiamo certo dire molto sul gioco o sulla tattica: avevamo preparato bene questa gara sulle debolezze del Kerkyra, ma le condizioni del campo hanno invalidato tutto. Sono però soddisfatto del cuore che hanno messo in campo i miei ragazzi, che si sono sudati la vittoria. La ciliegina sulla torta sarebbe vincere la prossima contro il PAOK, per chiudere bene la metà del campionato e andare in vacanza felici”.
PAOK Salonicco – Levadiakos: 1-0 (69′ Lino).
Una bella punizione del terzino brasiliano Lino riporta la vittoria in casa PAOK, dopo tre turni a bocca asciutta. Dopo un avvio difficile, causa splendida impostazione di gara da parte del Levadiakos, i padroni di casa iniziano a dominare e ad avere le occasioni migliori, costringendo gli avversari a un secondo tempo di solo contenimento.
Giorgos Donis ha parlato così: “Gli elementi che non fanno dare il massimo alla nostra formazione sono l’ansia e l’insicurezza. Anche oggi ci abbiamo messo venticinque minuti per entrare attivamente in partita e ciò che vedo non mi piace, poiché dovremmo sfruttare al massimo le partite in casa e non avere delle preoccupazioni in più. Dobbiamo, inoltre, ridurre al minimo gli errori, specialmente nel fraseggio. Per quanto riguarda la mia posizione, fare l’allenatore in Grecia vuol dire essere solo contro tutti, ma durante gli allenamenti lavoriamo bene, cerchiamo le cause dei problemi e io credo molto nella mia squadra“.
Giorgos Paraschos afferma che la squadra ha rispettato le sue direttive: “La partita ha avuto un buon passo e una buona qualità, abbiamo lottato con le unghie e con i denti per ottenere la vittoria e sono contento di come abbiamo impostato la gara. Ci siamo resi pericolosi, soprattutto nei primi minuti, e credo che, se avessimo segnato, saremmo qui a raccontarci un’altra storia. Il PAOK sa giocare bene il pallone e siamo andati in difficoltà, soprattutto sulla fascia di competenza di Lino. A gennaio prenderemo un attaccante: creiamo tanto, ma ci manca il gol facile”.
Atromitos – OFI: 3-2 (12′ Skondras (A), 21′ Perogamvrakis (OFI), 63′ Karamanos (A), 87′ Koutsianikoulis (OFI), 89′ Brito (A)).
Niente da fare: l’Atromitos deve far soffrire i suoi tifosi fino all’ultimo. Per la terza volta consecutiva, la truppa di Peristeri segna nelle ultimissime battute. La partita è scoppiettante: Skondras segna da posizione defilata; gli risponde Perogamvrakis, che riceve un filtrante illuminante e deposita in rete; poi è il turno di Karamanos che insacca su ribattuta di Gounaridis; Koutsianikoulis sembra chiudere i conti all’87’, scavalcando Itandje in uscita, dopo essere stato smarcato da un colpo di testa di Papazoglou; poi arriva la rete decisiva firmata Brito, che riceve un cross, lo accomoda, scarta il portiere e appoggia nel sacco.
Bajevic risponde alle polemiche: “Innanzitutto, sono soddisfatto per come abbiamo giocato e, secondo me, abbiamo meritato di vincere. Sull’ultimo gol (segnato con l’avversario Koutsianikoulis a terra, ndr), la palla andava messa fuori, ma né io, né i giocatori abbiamo visto il giocatore infortunato, per questo non abbiamo interrotto il gioco”.
L’OFI gioca bene, ma non vince da quattro turni, ecco cos’ha detto Anastopoulos: “Credo che meritassimo il pareggio: nel secondo tempo l’Atromitos ha giocato bene, ma noi abbiamo avuto l’occasione per andare in vantaggio: l’OFI ha avuto le opportunità, l’Atromitos i gol. Siamo di pessimo umore, poiché lo sforzo che abbiamo fatto non è servito a nulla, ma stiamo centrando i nostri obiettivi e pensiamo già da subito alla gara contro l’Asteras”.
Platanias – Veria: 0-0.
Il risultato può trarre in inganno, poiché a Perivolia circa 2.000 spettatori hanno assistito a una gara piacevole, dominata dal Platanias, che ha avuto quasi tutte le occasioni nell’arco dei novanta minuti. Tutto sembra crollare all’80’, quando Kanakoudis causa un rigore per il Veria e si prende il rosso diretto, ma Kipouros respinge il tiro dal dischetto ben calciato da Ioannou con una prodigiosa e spettacolare parata.
Angelos Anastasiadis ha detto: “Non so se essere felice o deluso dal risultato: nel primo tempo abbiamo giocato bene, con un buon giro di palla e abbiamo creato diverse occasioni; poi nel secondo ho dovuto fare delle sostituzioni non pianificate e poi c’è stato il rigore, quindi, da questo punto di vista, il pareggio ci sta bene. Non ho lamentele da fare ai giocatori, sono soddisfatto, ma dobbiamo sempre migliorarci”.
Dimitris Kalantzis ha parlato così in conferenza stampa: “Conoscendo la forza del Platanias e sapendo che è posizionata meglio di noi, ho preferito concentrarmi sugli automatismi difensivi, cercando più che altro di non correre rischi, invalidando il lavoro del loro ottimo centrocampo. Sono felice che i miei ragazzi si impegnino di più, che lo sforzo sia sempre maggiore e credo che ci salveremo, anche non all’ultima giornata. La prossima gara è difficile per due motivi: siamo contro il Panathinaikos e abbiamo la gara di coppa mercoledì contro il Thrasyvoulos”.
Asteras Tripolis – Aris Salonicco: 1-1 (23′ rig. Gianniotas (AS), 78′ aut. Giannitsis (AT)).
La gara è stata combattuta da ambo le parti, ma mai in modo convincente. L’Asteras Tripolis non ha giocato il calcio veloce e fine che ha saputo sviluppare nelle partite precedenti e l’Aris ha provato a dare battaglia, pur avendo tra le sue fila delle assenza importanti. Se Hegon avesse trasformato il rigore nel finale, sarebbe stato ingiusto ai fini del risultato, ma avrebbe coronato l’impegno messo in campo dal brasiliano, entrato nell’ultimo quarto d’ora.
Sakis Tsiolis non è soddisfatto della prestazione dei suoi: “Se si escludono gli utlimi quindici minuti, l’Aris ha giocato meglio di noi. Se avessimo vinto sarebbe stato ingiusto nei confronti dei nostri avversari: è stato un pareggio leale e conquistato con combattività. Abbiamo avuto un pomeriggio difficile, con un buon passo di gara, ma senza coesione e creazione di gioco: l’assenza di uomini chiave credo abbia influito sul risultato”.
Lucas Alcaraz si congratula coi suoi giocatori: “Nonostante avessimo numerose assenze, i ragazzi si sono comportati bene e portato a casa punti da un campo dove l’Asteras aveva sempre vinto, ma ricordiamoci che siamo in una posizione difficile. Dobbiamo dare tempo alla squadra: sono qui da pochi giorni e ho appena iniziato a provare a inculcare una diversa filosofia ai giocatori. Ho visto molte partite e molte tattiche utilizzate da altre squadre, quindi sono pronto a lavorare sodo per l’Aris”.
Skoda Xanthi – Panionios: 4-0 (31′ Marin, 38′ Goutas, 41′, 80′ Onwuachi).
Il ritorno di Marinos Ouzounidis sulla panchina dello Xanthi, dopo la poco fortunata esperienza con Kostenoglou, coincide con una roboante vittoria, ottenuta con coraggio. Onwuachi serve a Marin un pallone al bacio da spingere in rete, poi Goutas sfodera un ottimo colpo di testa su calcio d’angolo e infine il nigeriano uomo assist si concede la doppietta.
Ouzounidis si gode i tre punti, che portano i traci a + 2 dalla zona rossa: “Abbiamo proposto un ottimo gioco, siamo stati organizzati e concentrati e abbiamo messo in pratica la strategia che avevamo discusso durante la settimana: rubare palla e attaccare velocemente. Il merito è solamente dei giocatori che hanno mostrato forza e voglia di vincere”.
Finisce il sogno del Panionios? La quarta sconfitta consecutiva e le parole di Eleftheropoulos sembrano confermarlo: “Innanzitutto voglio scusarmi con i tifosi per la brutta prestazione: è un risultato che entra nella storia del Panionios, caratterizzandola in negativo. Dobbiamo cambiare assolutamente il modo di stare in campo e migliorare per ottenere il nostro obiettivo, ovvero la salvezza, come ho sempre detto. L’ho sempre fatto per mantenere la testa bassa, poiché sapevo fin da prima che sarebbe stato un compito arduo“.
Panathinaikos – Olympiakos Pireo: 2-2 (17′ Mavrias (P), 22′, 34′ Djebbour (OP), 67′ Toché (P).
Il derby che avrebbe dovuto sancire la netta supremazia dell’Olympiakos si è trasformato in una gara di grande qualità ed emozioni, dove entrambe le squadre si sono date battaglia lealmente, i tifosi hanno cantato per novanta minuti e dove tutto il movimento calcistico greco ha potuto sorridere, ricordando i bei tempi e le grandi battaglie del passato. Bellissimi tutti e quattro i gol. Meno alcune imprecisioni, ma è stata una serata da ricordare per tutti.
Juan Ramon Rocha ha così commentato la partita: “Abbiamo passato una settimana difficile e densa di impegni importantissimi, ma questo si è rivelato essere uno dei migliori derby degli ultimi anni. I tifosi possono sorridere, piché abbiamo dimostrato che stiamo lavorando bene e i risultati lo confermano. Abbiamo avuto tante occasioni e abbiamo dimostrato che siamo in grado di giocare aggressivi: solo i dettagli ci hanno privato della vittoria”.
Jardim ha così parlato: “In termini di gioco, non siamo stati bravi: abbiamo commesso errori molto gravi in difesa e quando potevamo attaccare per chiudere definitivamente la partita, non l’abbiamo fatto. Verso la fine avrei voluto inserire un altro attaccante, per giocare con due punte, ma l’infortunio di Siovas (che starà fuori circa tre settimane, ndr), non me lo ha permesso. L’atmosfera mi è piaciuta molto, ma in Portogallo facciamo assistere ai derby anche i tifosi ospiti”.
Panthrakikos – AEK Atene: 1-0 (62′ Vahirua).
Partita abbastanza bloccata, in cui il tiro da fuori è stata la risposta alle folte difese schierate dai due tecnici. La terna arbitrale non sanziona una dozzina abbondante di fuorigioco, l’AEK non si è visto troppo dalle parti di Koutsopoulos e il gol del libanese Vahirua deriva da una ribattuta dell’ottimo Konstantopoulos su un tiro di Dimitris Papadopoulos.
Pavlos Dermitzakis centra il quinto risultato utile di fila in campionato e porta il Panthrakikos a +5 dalla zona rossa, ecco cos’ha detto in conferenza stampa: “Nella vita ci sono cose che annullano il calcio, come la morte dei tre bambini a Mesoropi: siamo vicini alla famiglia e dedichiamo loro la vittoria. Tornando alla gara, siamo scesi in campo con una buona mentalità e abbiamo ottenuto una vittoria importantissima contro una squadra che ha il nostro stesso obiettivo e una storia leggendaria. Baykara ha fornito un’altra bella prestazione, così come i suoi compagni”.
Ewald Lienen critica l’arbitraggio: “Innanzitutto vorrei congratularmi con le due formazioni scese in campo, che hanno fatto del loro meglio. Non sono soddisfatto della gara disputata dai miei uomini nel primo tempo e nel secondo abbiamo controllato molto, ma le occasioni le ha avute il Panthrakikos: dobbiamo essere più intelligenti e cinici nel concludere le azioni. Per quanto riguarda l’arbitrato, so benissimo che fare l’arbitro è difficile e so anche che, quando tutto va bene, nessuno dice niente e che, appena ci sono degli errori, tutti criticano. Però è innegabile che oggi questi errori abbiano caratterizzato la partita: il gol era in fuorigioco e su Pavlis c’era fallo da rigore ed espulsione. L’AEK lotta fieramente per la salvezza e mi dispiace vedere che non sia trattato con rispetto“.
Fonti interviste: Novasports e sport.gr