Premier League, Liverpool-Sunderland 3-0 nel segno di Gerrard e Suarez
In Premier League, il Liverpool segna 3 reti e abbatte il Sunderland, nella gara a senso unico di Anfield. Male i Black Cats, sterili offensivamente e surclassati a centrocampo. Belli e concreti, per una volta, i Reds, saliti ora a 31 punti in classifica.
SVOLTA AL VENTESIMO. L’avvio di gara sorride ai padroni di casa, che sfruttano la spinta sulle fasce e la velocità negli scambi. La voglia di giocare sempre il pallone, in qualsiasi zona del campo ci si trovi, è esteticamente apprezzabile, anche perché i passaggi avvengono a ritmo superiore rispetto al passato, mentre il Sunderland fatica a trasformare le proprie azioni da difensive in offensive. All’11’, Kilgallon commette fallo su Suàrez, un vero tormento fra le linee per la difesa ospite. Dal conseguente calcio di punizione, Downing calcia molto bene ma Mignolet è bravo a distendersi sulla sinistra e mandare in corner. L’estremo difensore belga non può nulla però al 19′, quando Sterling con un delizioso pallonetto insacca e manda in delirio i tifosi. Ottimo il movimento del ragazzo di origine giamaicana, da passaggio di Suàrez. Vero che la reazione dei Black Cats non si fa attendere (McClean è pericolosissimo al 22′), ma il raddoppio è questione di pochi minuti: Suàrez (ancora lui) mette in rete, una volta rubata la palla a Cuellar, proprio in serata no. Difensivamente, Reina, Skrtel e Agger sono meno incerti di altre volte e il primo tempo scivola via sul 2-0.
IL MIGLIOR GERRARD. Al rientro dagli spogliatoi, il Sunderland preoccupa soprattutto a livello di linguaggio del corpo. Certo, i Reds si trovano sempre di prima, quasi a memoria, ma Larsson e compagni paiono lontanissimi dalla forma migliore e, in un secondo tempo che avrebbe bisogno del gol della speranza, non è l’ideale. Lo stadio applaude la vivace prova dei suoi giocatori più tecnici, a partire da Gerrard. Sì, il capitano della nazionale inglese, oltre che del Liverpool, corre come avesse 10 anni di meno e regala a Suàrez un assist al bacio, di quelli che ti fanno spellare le mani a furia di applaudire. Il minuto è il 52′ e il nativo di Whiston (Merseyside) rallenta la marcia, alza lo sguardo, vede due uomini fare movimento. La palla, a tagliare di lungo il campo, intuisce e premia il movimento di Suàrez, che firma una doppietta. La banda O’Neill, frastornata, attende stancamente il triplice fischio, anche perché il pur generoso Fletcher è isolato là davanti. C’è tempo per due gol (giustamente) annullati al Liverpool per fuorigioco e la gara termina 3-0 per i Reds, ancora lontani dal quarto posto ma ora pronti per la FA Cup.
Il fischio finale chiude una partita dove il divario è apparso netto, specie dalla trequarti in su. In realtà la fluidità della manovra del Liverpool è stata meno sterile rispetto ad altre occasioni, producendo quei tre o quattro passaggi giusti di fila che davano il là alla giocata veloce. Meriti dei vincitori o demeriti dei vinti? Una via di mezzo, forse, oppure occorreranno avversari più probanti per valutare lo stato dell’undici di Rodgers. Il Sunderland è sembrato invece svogliato e rassegnato fin dai primi minuti, mancando poi di lucidità nel pacchetto arretrato.
LIVERPOOL-SUNDERLAND 3-0 (2-0)
Liverpool: Reina, Wisdom, Johnson G., Agger, Skrtel (73′ Carragher), Gerrard, Henderson (66′ Suso), Lucas, Downing, Sterling (56′ Allen), Suarez. A disp.: Jones, Sahin, Shelvey, Robinson. All. Rodgers
Sunderland: Mignolet, Kilgallon, Cuellar, Rose (72′ Vaughan), Larsson (62′ McFadden), Gardner, Colback, Johnson A., McClean, Sessegnon (46′ Campbell), Fletcher. A disp.: Westwood, Bardsley, Bramble, Wickham. All. O’Neill
Arbitro: Philip Dowd (Stoke-on-Trent, Staffordshire)
Marcatori: 19′ Sterling, 25′ e 52′ Suàrez
Note: Ammonito: McClean. Spettatori: 44,228