L’anno che verrà: un 2013 tutto rosa…
Come ha ricordato il nostro direttore Alessio Milone nell’editoriale del Sabato, su MondoPallone, da tempo, siamo appassionati di calcio femminile. L’esperienza insegna che, in questo mondo solitamente poco bazzicato dai media, una curiosità stuzzica l’altra e cresce giorno dopo giorno il numero di appassionati o curiosi. Consapevoli delle differenze (infra)strutturali ed economiche rispetto al calcio maschile, ma forse proprio per questo stimolati nell’analisi, andiamo a vedere quali piatti proporrà il menu del 2013. A livello nazionale e internazionale, gli spunti non mancano.
L’anno scorso Londra, i Giochi, i record di spettatori. Wembley e non solo, gli Stati Uniti di nuovo più in alto di tutti, l’inedita Gran Bretagna che ha fatto sognare tifosi e addetti ai lavori di casa. L’Italia, questa assente: le ragazze ora guidate da Antonio Cabrini cercheranno di rifarsi all’Europeo 2013, in Svezia. Con ordine, però, prima c’è una stagione da concludere: la Torres campione in carica è dominatrice assoluta della Serie A, torneo in verità caratterizzato da una linea di confine forte fra le prime quattro e le altre. A uno sguardo freddo e cinico, resta solo da capire in che ordine si disporranno Tavagnacco, Brescia e Verona Bardolino, anche in chiave Champions League. Il calcio è tutto fuorché una scienza esatta allora e, se le sassaresi restano super favorite, conviene tener d’occhio calendario e preview settimana dopo settimana sulle nostre pagine, anche perché lo scivolone è dietro l’angolo. Tante (forse troppe…) goleade, ma campi via via difficili, piccole agguerrite per far bella figura contro Panico e compagne: scenario suggestivo, chissà se e quanto la Torres si fermerà. Magari nel periodo della Champions, o magari no.
L’Arsenal, avversario che l’urna dell’Uefa ha assegnato all’unica reduce italiana nella competizione, ha cambiato manager e vive un football che segue l’anno solare e non la classica stagione sportiva, come ritmo. Conterà qualcosa, alla prova del campo? Sassari e Londra, due realtà diverse, anche per le diverse organizzazioni e realtà. Oltremanica i club maschili investono tanto sul settore femminile, qua c’è un’attenzione timida e selezionata. Avere un’italiana in semifinale, ad anni dall’impresa del Bardolino, significherebbe tanto, per il nostro movimento. La sede della finale stimola parecchio: Stamford Bridge, Londra, 23 Maggio.
Nel resto d’Europa, le emozioni principali le riserveranno i campionati di Germania, Francia e Inghilterra. In Germania, il titolo della Frauen-Bundesliga lo detiene il Turbine Potsdam, eliminato proprio dall’Arsenal agli ottavi di Coppa Campioni. Favorite, oltre alle ragazze rappresentanti il centro maggiore del Land del Brandeburgo, Wolfsburg, FFC Frankfurt e Bayern, oltre al Freiburg. Oltralpe invece sembra ci sarà poca concorrenza per l’Olympique Lyonnais, re della D1 e trionfatore anche negli scontri diretti. Interessante però seguire come evolve il lato femminile del Paris Saint-Germain targato sceicchi, così come resta da capire se lo Juvisy ritroverà il piazzamento Champions oggi lontano. Fari puntati sul Montpellier, altra realtà da tener d’occhio.
L’Inghilterra e gli USA fanno storia a sé. Non perché vi si parla la stessa lingua, né per il recente passaggio di personale tecnico da una nazione all’altra: è questione di calendari, lì si gioca sul modello di certi sport americani, che cercano le cosiddette nicchie nei momenti di stanca (o di pausa) delle discipline con più seguito. Per agganciarsi a questo modello, anche nel blocco delle retrocessioni e il tentativo di attrarre investimenti, la Football Association inglese ha lanciato da tempo la Women’s Super League, l’Arsenal-League, verrebbe da dire. Ha sempre trionfato, in questi anni, il club del nord di Londra. Nonostante le novità in seno allo staff, le londinesi sono una corazzata e chissà se il Birmingham, detentore dalla FA Cup, riuscirà a dar loro del filo da torcere. Impazza il mercato, superato il tunnel della Manica: a Liverpool, sponda Reds, si fanno tanti affari, con anche qualche trasferimento indigesto per i tifosi dell’Everton. Il Liverpool sta puntando tanto sulle sue Ladies e ha preso il tecnico giusto, l’idea è che serva del tempo, per amalgamare il gruppo e dimenticare stagioni burrascose, vissute in coda alla classifica. E gli States? Attraversiamo l’atlantico ed ecco la rivoluzione: nuovo campionato e nuova lega, sempre sul modello classico nordamericano. Non si retrocede, si lavora su franchigie e in prospettive pluriennali, poche città ma “buone”, come bacino d’utenza (almeno nelle intenzioni). Difficile dire chi è favorita e chi no, servirà attendere il draft delle ragazze in uscita dall’università e capire un po’ la composizione degli organici. L’affetto della gente verso chi è donna e gioca a calcio non si discute: il Fan Tribute Tour ha avuto un grosso successo di pubblico, il talento non manca. Seguiremo gli sviluppi, ovviamente.
Dai club alle nazionali, con Euro 2013. La Svezia, terra bellissima e terra di calcio femminile. Il Damallsvenskan è stato vinto dal Tyresö FF, la nazione è pronta ad ospitare in sette città le gare dei tre gruppi della massima competizione continentale. Le azzurre ci saranno, dopo un girone di qualificazione trionfale, e saranno le intruse con voglia di sorprendere nel Gruppo A, insieme alle padrone di casa e a Danimarca e Finlandia. Lo scopo? Andare più avanti possibile, mettere alla prova le capacità delle ragazze, stabilire se e come l’Italia è migliorata. Girone B composto da Germania, Norvegia, Olanda e Islanda, con Francia, Inghilterra, Russia e Spagna a completare la manifestazione. Le favorite? Per chi scrive, Svezia, Germania e Francia, con l’Inghilterra attesa dalla prova della maturità e l’Italia mina vagante dalle più che discrete credenziali. Meglio volare basso, del resto: i fari addosso danno fastidio agli occhi.
Con la finale della Friends Arena di Stoccolma il 28 Luglio arriverà il primo vero giro di boa del 2013. Difficile dire cosa accadrà in seguito, ma noi ci saremo. Così come non mancheremo in tutto il calcio europeo, maschile e femminile. È il caso di dare allora la parola al nostro Francesco Mariani, che domani, dando uno sguardo alle principali competizioni italiane e non, indagherà sulla possibile squadra rivelazione di questo anno che, sportivamente, si annuncia ricco come non mai.