Home » Kerzhakov si conferma bestia nera. Lo Zenit vince 1-0

Prima vittoria in questa Champions’ League per lo Zenit San Pietroburgo. Battuto 1-0 l’Anderlecht grazie a un calcio di rigore di Kerzhakov al 72′. Senza giocare una buona gara, Spalletti porta a casa il bottino pieno e si rilancia in classifica, gettando all’ultimo posto i campioni di Belgio.

ZENIT DA RIVEDERE- Allo stadio Pietrovskij la gara inizia sotto una pioggia torrenziale che, unita ai 6° di temperatura, condiziona e non poco la gara. I padroni di casa partono all’arrembaggio verticalizzando costantemente. Altrettanto costantemente, però, Kerzhakov si fa trovare in fuorigioco. All’8′ il bomber russo riesce a scattare in tempo sull’assist di Hulk, ma il suo tiro finisce a lato. Quattro minuti dopo i belgi hanno l’occasione migliore del primo tempo: Jovanovic dialoga con De Sutter e si presenta da solo davanti a Malafeev; incredibilmente l’ex Liverpool colpisce a lato. Il pericolo scampato sveglia Hulk, che cerca in più occasioni il gol del vantaggio, senza trovarlo. L’individualismo del brasiliano è sintomo di una mancanza di amalgama nella squadra si Spalletti, con molti giocatori che appaiono svogliati e titubanti. E così, con l’eclissi di Hulk, i russi spariscono dal campo e lasciano la scena all’Anderlecht, che spreca al minuto 27 una grandissima occasione con Gillet: il numero 30 si libera meravigliosamente in area, ma passa al centro invece di tirare a botta sicura. E’ l’ultima occasione di un primo tempo scialbo, chiuso sul risultato di parità, che non serve a nessuno, se non al Milan.

LA FURBIZIA PAGA- La ripresa si apre con le squadre pervase dalla paura di perdere. Lo Zenit non sembra essere stato svegliato dalla presumibile strigliata di Spalletti. Infatti sono gli ospiti a rendersi pericolosi nell’area avversaria, non trovando mai la zampata finale. In una partita così contratta, la differenza la possono fare i cambi o l’arbitro, o entrambi. Spalletti azzecca la mossa Bystrov, e l’arbitro fa il resto. Il croato Bebek prima sorvola su un evidente fallo da rigore di Hubocan su Jovanovic, poi concede la massima punizione ai padroni di casa (giustamente) su un’invenzione del neo entrato Bystrov. Il numero 34 guadagna una punizione e la batte a sorpresa pescando Anyukov in area; Jovanovic lo stende ed è rigore. Dagli 11 metri Kerzhakov spiazza Proto. E’ il 4° gol in 3 partite del russo contro i belgi. Nel finale l’Anderlecht esercita la spinta massima, ma la difesa russa (rinforzata da Bruno Alves) regge bene fino alla fine, con Hulk e Kerzhakov che si permettono il lusso di “odiarsi” sprecando qualche contropiede pur di non servire il compagno. Finisce 1-0: vince e non convince lo Zenit, che si rilancia in classifica e punta il Milan, tifando Malaga.

Zenit San Pietroburgo-Anderletcht 1-0 (0-0)

Zenit San Pietroburgo (4-3-3): Malafeev; Anyukov, Lombaerts, Hubocan, Criscito; Shirokov (76′ Bruno Alves), Witsel, Fayzulin (58′ Bystrov); Semak (67′ Zyryanov), Kerzhakov, Hulk. A disp: Baburin, Lukovic, Bukharov, Kanunnikov. All: Spalletti.
Anderlecht (4-3-2-1): Proto; Wasilewski (83′ Molins), Nuytinck, Kouyatè, Deschacht; Biglia, Praet (74′ Yakovenko), Gillet; Kanu, Jovanovic; De Sutter. A disp: Kaminski, Odoi, Safari, Kljestan, Vargas. All: van der Brom.
Arbitro: Ivan Bebek (CRO)
Marcatori: 72′ rig. Kerzhakov
Ammoniti: Fayzulin (Z) e Wasilewski (A) per gioco falloso, Jovanovic e Proto (A) per proteste, De Sutter (A) per comportamento non regolamentare.