Home » Russia 2018 – C’é sempre una prima volta: Danimarca e Francia “si accontentano” e producono il primo 0-0 del Mondiale. Fischi assordanti del “Luzhniki” a fine partita

Russia 2018 – C’é sempre una prima volta: Danimarca e Francia “si accontentano” e producono il primo 0-0 del Mondiale. Fischi assordanti del “Luzhniki” a fine partita

Foto @equipedefrance Twitter

DANIMARCA-FRANCIA 0-0


DANIMARCA
(4-2-3-1) 
1  Schmeichel
14 Dalsgaard 
4  Kjaer
13 M. Jørgensen
17 Larsen
8  Delaney ↓ (90')
6  Christensen
11 Braithwaite
10 Eriksen
23 Sisto ↓ (60')
21 Cornelius ↓ (75')
All. Hareide

Sostituzioni
15 Fischer (60')
12 Dolberg (75')
18 Larager (90')
FRANCIA
(4-2-3-1)
16 Mandanda
19 Sidibé
4  Varane
3  Kimpembe
21 Hernández ↓ (50')
13 Kanté
15 N'Zonzi
7  Griezmann ↓ (68') 
11 Dembélé  ↓ (78')
8  Lemar
9  Giroud
All. Deschamps

Sostituzioni
22 Mendy (50')
18 Fekir (68')
10 Mbappé (78')

 


Danimarca e Francia non si fanno male a vicenda e concludono il match sullo 0-0 che accontenta entrambe le squadre ma non il pubblico del Luzhniki Stadium. Gli uomini di Deschamps si qualificano al primo posto del Girone C e adesso aspettano di sapere se verranno raggiunti agli ottavi dall’Argentina o da una tra Nigeria e Islanda. Per la Danimarca, qualificatasi come i Bleus senza nessuna sconfitta, arriverà l’esame Croazia.

Danimarca-Francia è l’ultima partita del Girone C, in contemporanea con Australia-Perù. Al Luzhniki Stadium di Mosca si sfidano le prime due del raggruppamento, nonché le due favorite a passare il turno anche alla vigilia del Mondiale. Ai danesi serve almeno un punto per qualificarsi agli ottavi di finale, lo stesso che servirebbe anche ai Bleus già qualificati per accedere da primi in classifica. Deschamps sogna comunque di chiudere il girone a punteggio pieno dopo le vittorie contro Australia e Perù, ma nonostante ciò applica un ragionato turnover per risparmiare affaticati e diffidati: si spiegano così le esclusioni eccellenti dall’undici titolare di Mbappé, Pogba e Umtiti, con l’esordio dal primo minuto di Mandanda tra i pali e l’inserimento di Kimpembe e soprattutto di Lemar dall’inizio. Discorso diverso invece per Hareide che cambia poco nel suo 4-2-3-1: Kvist non ce la fa e viene sostituito da Mathias Jørgensen con Christensen avanzato a centrocampo, mentre in attacco Nicolai fa spazio a CorneliusBraithwaite prende il posto dello squalificato Poulsen.

L’avvio della Danimarca è subito molto propositivo, soprattutto grazie alla vivacità di Braithwaite che si fa notare per due rapide accelerazioni sulla corsia di destra. In realtà, almeno seguendo l’undici iniziale, la formazione danese sembra impostata più per contenere che per proporre: a centrocampo infatti non c’è Schøne, è il posto di Kvist viene preso da Christensen che, pur avendo già giocato in quel ruolo in carriera, nasce come difensore centrale dai piedi educati. La prima conclusione nello specchio è però francese, con Giroud che spalle alla porta incrocia col sinistro ma non riesce a impensierire più di tanto Schmeichel. I ritmi restano comunque molto bassi, segno che a entrambe le squadre potrebbe far comodo un pari e forse anche conseguenza delle notizie che arrivano dall’altro match del girone. La Danimarca diventa però minacciosa alla mezz’ora con un gran pallone manovrato da Cornelius sulla sinistra e messo in mezzo per la corrente Eriksen, ma l’uscita di Mandanda e il decisivo disturbo di Hernández non permettono al trequartista del Tottenham di portare avanti i suoi. La reazione dei Bleus non si fa attendere e dopo un paio di minuti è il talento di Dembélé ad accendersi con una conclusione dal limite, pericolosa ma fuori bersaglio. In un primo tempo con pochi spazi concessi dalla Danimarca, la Francia può rendersi pericolosa solo con i tiri da fuori, e dopo Dembélé è Griezmann a provare ad estrarre il coniglio dal cilindro ma il suo mancino debole e centrale è facile preda di Schmeichel. I primi 45′ minuti se ne vanno dunque senza particolari emozioni: Danimarca e Francia vanno al riposo sullo 0-0 e forse con la testa già agli ottavi.

Nella ripresa le squadre continuano sugli stessi ritmi del primo tempo. Deschamps pensa a riservare qualche pezzo pregiato come Hernández, sostituito dopo pochi minuti, mentre la Danimarca sembra voler contenere. Il raddoppio del Perù sull’Australia rende però la sfida decisiva per il primato, e non è un caso che i danesi comincino a spingere in maniera più convinta. La punizione dai trenta metri di Eriksen è un avviso per Mandanda, che in due tempi non è perfetto e rischia di farsi sorprendere. Lo stesso numero 10 sembra essersi finalmente svegliato e dopo pochi minuti prova un’altra conclusione da fuori, sporca e a lato fortunatamente per Mandanda. Il possesso palla passa definitivamente tra i piedi dei danesi, anche se la formazione di Hareide non crea pericoli e sembra ancora una volta volersi accontentare del pari. Deschamps intanto continua nelle proprie rotazioni e inserisce Fekir al posto di uno spento Griezmann. Proprio il neo entrato si rende subito pericoloso con un insidioso mancino a giro dalla trequarti, che si spegne però sull’esterno della rete. Nel finale c’è spazio anche per Mbappé, ma la partita fatica a sbloccarsi con le due squadre ampiamente soddisfatte di quanto già fatto fin qui. Nonostante ciò i due neo entrati nella Francia hanno voglia di mettersi in mostra, ed è ancora Fekir ad accendersi e a lasciar partire un altro tiro a giro col sinistro, stavolta più preciso e pericoloso per Schmeichel che deve rifugiarsi in corner. Si tratta però di una rosa nel deserto, perché le due squadre non affondano e concludono il match palleggiando tra i fischi del Luzhniki. Danimarca-Francia finisce sullo 0-0, il primo di questo Mondiale, che accontenta tutti ma non il pubblico.

DANIMARCA-FRANCIA 0-0 

Danimarca (4-2-3-1): Schmeichel 6.5; Dalsgaard 6, Kjaer 6, M. Jørgensen 6, Larsen 6; Delaney 6.5 (90′ Lerager sv) , Christensen 6; Braithwaite 6.5, Eriksen 5.5, Sisto 5.5 (60′ Fischer 6); Cornelius 6 (75′ Dolberg sv). A disp.: Lössl, Rønnow; Krohn-Dehli, Vestergaard, Knudsen, Schøne, N. Jørgensen. All.: Hareide 6.
Francia (4-2-3-1): Mandanda 6; Sidibé 6.5, Varane 6, Kimpembe 6, Hernández 6 (50′ Mendy 6); Kanté 6, N’Zonzi 6; Dembélé 5.5 (78′ Mbappè 6), Griezmann 5.5 (68′ Fekir 6.5), Lemar 6; Giroud 6A disp.: Areola, Lloris, Umtiti, Matuidi, Pogba, Rami, Pavard, Thauvin, Tolisso. All.: Deschamps 6.
Arbitro: Sandro Meira Ricci (Brasile)
Note-Ammonito: M. Jørgensen (D).