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Fiorentina cinica e fortunata, Roma: il gioco ancora non convince

Una Fiorentina tutta cinismo e fortuna infila la sesta vittoria consecutiva riuscendo in quello che in pochi si sarebbero aspettati quest’oggi dall’anticipo pomeridiano dell’Olimpico. Un successo all’inglese frutto di una serie di fattori e concatenazioni che hanno sorriso alla causa viola. La prima è senza dubbio la ritrovata vena realizzativa di Simeone; il suo è a tutti gli effetti un risveglio dal letargo dei mesi più freddi. L’attaccante argentino oggi ha deliziato con una azione personale, ostinata e testarda quanto basta per sfruttare le pesanti lacune della difesa capitolina. Il suo è stato il gol del raddoppio viola dopo la prima marcatura siglata dal sinistro di Benassi. Una rete fondamentale perché psicologicamente ha travolto la Roma calando un velo di nervosismo sul campo e sugli spalti.

La Fiorentina ha adottato un atteggiamento prudente ed è stata brava a non scomporsi in fase difensiva rinforzato nella ripresa con l’ingresso di Milenković. C’è però un pesante fattore fortuna che non va sottovalutato e che oggi è stato decisivo sul risultato finale. I due legni colpiti da Schick e da Fazio infatti sanno di intervento divino e hanno contribuito ad allungare la striscia della compagine gigliata. Se Firenze gongola, Roma certamente non ride. Le scelte e il turnover di Eusebio Di Francesco non hanno convinto, al pari della prestazione di Gonalons. La squadra capitolina si è fatta lasciar prendere dal nervosismo e dalla fretta di voler rimettere sui binari giusti la partita. Poca precisione sotto porta e conclusioni mal calibrate che hanno solo concesso una giornata di gloria per il portiere Sportiello. Si respira aria di un profondo distacco tra la tifoseria giallorossa e i propri beniamini, uno strappo che va corretto in questo rush finale perché la Roma potrebbe rischiare di lasciarsi sfuggire il treno per l’Europa che conta.