È morto Aldo Biscardi, l’inventore de “Il processo del lunedì”
“Con Aldo Biscardi scompare oggi un grande giornalista, ideatore e conduttore di trasmissioni sportive che hanno cambiato il modo di raccontare il calcio in tv. La Rai esprime la propria vicinanza alla famiglia di Biscardi ricordandone la carriera e i successi, dall’esordio in video nel 1979, al “Processo del lunedì”, al ritorno, in tempi più recenti, come ospite nei programmi sportivi e di informazione”. Con queste parole l’ufficio stampa della Rai annuncia la morte di Aldo Biscardi, giornalista e conduttore televisivo noto per l’ideazione e la conduzione del programma televisivo “Il processo del Lunedì“. I funerali del gironalista si terranno a Roma domani, lunedì, alle ore 15, nella Chiesa di San Pio X nel quartiere Balduina. Nella stessa chiesa sarà aperta dalle 12 la camera ardente.
Nato a Larino (Campobasso) il 26 novembre 1930, il giornalista, autore televisivo e conduttore televisivo è morto stamane a Roma, città che lo aveva adottato e dove avrebbe compiuto 87 anni tra poco più di un mese. Aveva iniziato la carriera di giornalista al Mattino e lavorò anche per Radio Montecarlo, ma il suo nome resta legato alla trasmissione lanciata sulla Rai che rivoluzionò il modo di parlare di calcio in televisione. Nel corso degli anni il programma cambiò fino a trasformarsi alla fine in una sorta di pantomima in cui aumenterano esponenziale i toni delle polemiche in studio fino alla fine del rapporto con la Rai.
Nel 1993 Biscardi cambiò rete, passando prima a Tele+ e poi a Telemontecarlo e La7 Gold. Coinvolto nel 2006 nello scandalo Calciopoli attraverso alcune intercettazioni telefoniche fra lui e il principale inquisito, Luciano Moggi (all’epoca direttore generale della Juventus), in cui Moggi gli diceva cosa dire o non dire in trasmissione, l’Ordine dei giornalisti gli inflisse una sospensione di sei mesi e lui decise di non confermare più l’iscrizione all’Albo. Nel 2015 Biscardi aveva lasciato la sua “creatura” (33 anni di fila con lo stesso conduttore, record di longevità) ai figli, che ne avevano ereditato il marchio. Biscardi viene a mancare proprio nell’anno dell’esordio nella Serie A del VAR, quella “moviola in campo” che lui aveva sempre sostenuto come sistema necessario per aiutare gli arbitri.
Tanti gli amici che hanno voluto ricordare Aldo Biscardi sui social, da Simona Ventura, con cui ha condiviso “Quelli che il calcio”, a Giorgia Palmas, erede de “Il Processo di Biscardi”.
Te ne potevi andare solo ora, dopo che hai visto che la moviola in campo (VAR)ha preso forma.Ti voglio e ti vorrò sempre bene Aldo #Biscardi pic.twitter.com/iqRXe2T9fP
— Simona Ventura (@Simo_Ventura) 8 ottobre 2017
I suoi “sgub” hanno tracciato un’epoca, sdrammatizzando il gioco più bello del mondo. Aldo Biscardi rip
— Alfredo Pedullà (@AlfredoPedulla) 8 ottobre 2017
Addio, Aldo. Mi lanciasti in tv nel ‘91. Denghiu. #Biscardi pic.twitter.com/Y949cVgoy4
— Ivan Zazzaroni (@zazzatweet) 8 ottobre 2017
Quando ero piccola eri “il giornalista dai capelli rossi”.Oggi lavorando al processo,ho capito che grande uomo sei stato.ciao Aldo #Biscardi
— Elena Barolo (@elenabarolo) 8 ottobre 2017