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Rugby union – Zebre tornate dal tour, scossa alla classifica? [VIDEO]

Copyright © Delfrate / Per gentile concessione Zebre Rugby

Ci siamo soffermati più volte sulla novità dell’ingresso di 2 franchigie sudafricane nel Pro 12 di rugby, divenuto ora Pro 14. L’ingresso di Cheetahs e Southern Kings ha senz’altro scosso il mondo del rugby union per ragioni commerciali e di logistica, ma sul piano dell’impatto col campo i club danno ancora segnali troppo poco incoraggianti.
Prendiamo il primo impatto, alla prima giornata: i Cheetahs lasciavano il Kingspan Stadium (Belfast) con 51 punti sul groppone e peggio andava ai Kings in quel di Llanelli, in Galles (57-10). Certo, Ulster e Scarlets hanno rappresentato il più difficile degli esordi ma le cose non sono andate migliorando nella 2/a giornata, con doppio ko in Irlanda (Munster e Connacht).

Copyright ©INPHO/Frikkie Kapp / Per gentile concessione Zebre Rugby

Insomma non facile l’adattamento per chi ha dovuto abbandonare non solo campionato (nel Super Rugby si gioca…Diversamente) ma proprio Emisfero: da un capo all’altro del mondo c’è tutta una distanza non solo in linea d’aria o in ore d’aereo, e ci vorrà molto più di un mese per ambientarsi e adattarsi alla nuova realtà. E nella 3/a e 4/a giornata ci siamo messi di mezzo noi, con le Zebre, che per il 6° anno consecutivo rappresentano l’Ovale italiana nell’élite del rugby union ‘celtico’: il tour dei bianconeri è durato 2 settimane e ha toccato Bloemfontein (provincia di Free State) e Port Elizabeth (Eastern Cape), per 2 gare difficili come viaggio, ambientamento (il cambio di stagione!) e soprattutto tremarella.

Sì, tremarella. Perché poi non è che tutti i ragazzi a disposizione di coach Michael Bradley – 40 caps per l’Irlanda da giocatore nell’immediata era pre-professionismo, l’accattivante esperienza da allenatore della difesa della cresciuta Georgia – siano così abituati a esibirsi in palcoscenici come il Free State Stadium (ingresso libero per la prima assoluta in casa dei Cheetahs nel nuovo torneo) o il Nelson Mandela Bay Stadium.
E forse questo, oltre all’indisciplina, è costato la vittoria nella prima delle due partite: 54-39 davanti a 13 mila persone a Bloemfontein, qualche rammarico di troppo ma pile ricaricate – anche grazie al punto di bonus offensivo – per la sfida successiva. Il 17-43 di Porth Elizabeth è due volte storico: non capita spesso al piccolo club italiano abituato ai bassifondi della classifica di segnare 82 punti in 2 uscite e la franchigia di Parma non aveva mai vinto fuori dal Vecchio Continente.

Ma il vero campionato, al netto delle perplessità su questa consistenza zemaniana delle sudafricane, viene adesso. Tornare in Europa è anche tornare sulla terra e bisogna assicurarsi di tornarci come approccio e attitudine, non a livello di risultati. I 40 punti per match l’attacco bianconero – probabilmente – se li sogna in Gran Bretagna, ma probabilmente il successo il Sudafrica infonderà ai ragazzi un 1% in più di coraggio e consapevolezza nei propri mezzi [anche perché i Test Match dell’Italia incombono].
Basta non esagerare, basta non diventi spavalderia: Ulster e in generale gli irlandesi ti bocciano, se vedono che non hai studiato.

N.B.: La gara Zebre-Ulster sarà messa in onda in diretta su Eurosport 2 in Italia. Diretta testuale del punteggio sul sito del torneo www.pro14rugby.org e sull’account twitter ufficiale delle Zebre Rugby https://twitter.com/ZebreRugby con hashtag della gara #ZEBvULS.