Home » L’anno zero del Brescia Femminile

Foto per gentile concessione di Fazzari e Ramella Fotografi

Che nel calcio femminile ci fosse aria di cambiamento lo aveva capito già da maggio Giuseppe Cesari, il presidente del Brescia Femminile, sconfitto sia in campionato che in Coppa Italia dalla Fiorentina Women’s dei Della Valle e di Mencucci. Lo aveva capito talmente bene che si era lasciato andare ad alcune dichiarazioni ben precise: “È la fine di un ciclo. È inevitabile. Cambierà l’allenatore e cambierà profondamente anche la rosa. In questi anni abbiamo fatto grandi cose, ma nelle stagioni precedenti Torres e Bardolino hanno imbastito cicli ben più significativi, penso alle sarde che hanno vinto sei Scudetti di fila. Noi abbiamo sciupato troppo, si poteva vincere di più”.

Cesari aveva promesso una rivoluzione e così è stato: archiviato il ciclo con Milena Bertolini e digerito (seppure a stento) il mancato arrivo di Antonio Cincotta che si era promesso alle Leonesse e che poi ha rinnovato con la Fiorentina, il presidente ha puntato su un uomo del calcio maschile, Giampietro Piovani, allenatore classe 1998 che nelle ultime stagioni ha guidato le giovanili della FeralpiSalò. Insieme ai suoi uomini (Luigi Erbaggio come vice allenatore, Paolo Valnegri come allenatore dei portieri e Francesco Pellegrini come preparatore atletico insieme a Alessandro Oro) è stato chiamato ad aprire un altro ciclo vincente per il Brescia e non si è tirato indietro: “Non vedo l’ora di iniziare. La chiamata del Brescia calcio femminile è un’occasione imperdibile. Ho tantissimi stimoli. L’Europa, poi, è una competizione che affascina molto. In campo, per me, cambierà nulla rispetto al calcio maschile. Una palla che rotola da mandare in gol. Dovrò, invece, capire al meglio le esigenze e i meccanismi delle ragazze fuori dal campo.”

Dopo l’allenatore, è stato il turno delle calciatrici: l’irruzione nel campo femminile (con tanto di accesissime polemiche) da parte della Juventus ha portato ad alcuni addii eccellenti in casa bresciana, con Sara Gama, Cecilia Salvai, Martina Rosucci, Valentina Cernoia, Barbara Bonansea e Martina Lenzini che sono andate ad indossare la casacca bianconera e Chiara Eusebio, Elisa Mele e Silvia Fuselli che hanno deciso di percorrere altre strade. Cesari non si è perso d’animo e ha cominciato a puntare varie giocatrici straniere che avessero la voglia e il desiderio di provare l’esperienza in Italia puntellando nel contempo stesso le zone nrevalgiche del campo: incassato il rinnovo della coppia dei portieri Chiara Marchitelli-Camelia Ceasar, ha lavorato reparto per reparto per rinforzare la rosa. Sono così arrivate in porta Francesca Zanzi dal Balerna, in difesa Federica Di Criscio dal Verona e Laura Fusetti dal Como insieme alla nazionale portoghese Mònica Mendes, a centrocampo Nora Heroum dal Fortuna Hjiorring, Aleksandra SikoraKatarzyna “Kasia” Daleszczyk dal Medyk Konin, Martina Tomaselli dal Trento e Manuela Giugliano dal Verona mentre in attacco, dopo i rinnovi di Cristiana Girelli e Daniela Sabatino, si è puntato su Valentina Giacinti dal Mozzanica e Valentina Bergamaschi dal Neunkirch.

In questo scenario c’è stata anche la partnership con l’AlbinoLeffe e con l’U.S. Rondinera A.S.D., progetto su cui il Brescia punta in modo particolare: “Negli anni diverse ragazze sono riuscite ad approdare in prima squadra proprio dal vivaio. Con lo sviluppo del nuovo progetto BCF Academy, contenitore di diverse iniziative, vogliamo esportare la nostra filosofia e il nostro modo di intendere il calcio con l’obiettivo di poter offrire sempre maggiori opportunità alle giovani calciatrici e di far crescere in generale il movimento del calcio femminile in Italia, con una visione sempre più europea. La formazione sarà quindi il fulcro del progetto e sarà dedicata non solo alle calciatrici ma anche e soprattutto a tecnici e dirigenti delle società affiliate, che avranno l’opportunità di crescere e di diventare un punto di riferimento per il calcio femminile nel proprio territorio. Siamo convinti che la collaborazione a tre con US Rondinera e Albinoleffe darà presto i suoi frutti.”

Quindi nuovo allenatore, nuove giocatrici, nuovo team e nuove partnership, il tutto per crescere ulteriormente. Replicare i successi degli scorsi anni sarà difficile, lo sa lo stesso Cesari e non si pone false aspettative: “Per noi questo sarà l’anno zero. Per il nostro Brescia dev’essere un nuovo inizio. Dopo l’ottimo lavoro di mister Bertolini ora si riparte con un nuovo tecnico e uno staff rinnovato. Sì, Juve, Sassuolo, Verona, Chievo sono senza dubbio club che hanno messo in campo blasone e non solo. Non so come andrà a finire, di sicuro sarà tutto molto più difficile e lo vediamo già ora col mercato: molte calciatrici sono attratte da queste realtà. Non ci spaventiamo né abbasseremo mai la testa. Vogliamo vincere ancora.” A noi non resta altro che augurare le migliori fortune al Brescia e che vinca il migliore.