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Il calcio femminile in Campania, tra nuove promesse e qualche addio

Foto per gentile concessione di Napoli calcio femminile

Spesso, soprattutto nel Sud Italia, il calcio femminile fatica ogni tanto a trovare spazi e motivazioni per resistere ed esistere (si veda il caso della Ludos Palermo o dell’Atletico Oristano di qualche anno fa). E questo presuppone ogni tanto a dei cambiamenti di scenario, sia positivi che negativi.

Ne è un esempio il Girone D della Serie B Femminile dove il Napoli Carpisa Yamamay del presidente Lello Carlino e il Napoli Dream Team del presidente Riccardo Guarino hanno messo da parte le divergenze e deciso di far nascere una nuova realtà sportiva, il Napoli Femminile, che nasce dalla sinergia tra le due squadre e che punterà forte sulla componente napoletana, aspirando da subito a tornare ai vertici del calcio femminile nazionale.

Queste le parole di Riccardo Guarino: “Sono molto legato al Napoli Dream Team, una mia creatura che dal nulla è arrivata in pochi anni ai vertici del calcio femminile campano, ma ho colto con grande entusiasmo la possibilità di guardare al futuro. Unire il nostro progetto calcistico a quello dell’altra squadra napoletana è un grande orgoglio per me e il mio staff a dimostrazione che abbiamo fatto un grande lavoro. Ma soprattutto, insieme a Italo e Lello, abbiamo dimostrato grande intelligenza nel mettere da parte l’individualismo, cosa molto rara, per puntare a far nascere un nuovo progetto più forte e ambizioso, il Napoli Femminile. Vogliamo realizzare il sogno di creare un vero “dream team” di ragazze campane che possano competere a livello nazionale e portare in alto i colori biancazzurri della nostra città”. Gli fa eco Lello Carlino: “Visti gli ostacoli burocratici e politici incontrati nel portare avanti, al momento, il progetto legato allo stadio Collana (di cui vi abbiamo parlato tempo addietro, NdR), abbiamo deciso di unire le forze e creare un team di lavoro d’eccellenza che possa riportare in tempi brevi il calcio femminile napoletano ai massimi livelli. Per farlo ci avvarremo anche della collaborazione di un personaggio che ha fatto la storia del calcio a Napoli, che ufficializzeremo nelle prossime settimane, e che ci potrà supportare in questo periodo di crescita. Intanto siamo alla ricerca di una struttura all’avanguardia che ci possa permettere di far crescere il progetto”.

Non potevano mancare le parole del DG del Napoli Carpisa Yamamay Italo Palmieri, profondo conoscitore del calcio femminile: “Come sostengo da tempo il calcio femminile acquisisce sempre più importanza. La vittoria dello scudetto da parte della Fiorentina targata Della Valle e l’acquisizione del Cuneo da parte della Juventus per creare una squadra femminile di livello, dopo la vittoria dell’ultima Danone Cup, sono la conferma del crescente interesse verso il nostro movimento. Le tante difficoltà che abbiamo incontrato in questi anni possono essere superate solo creando un movimento forte che parta dal territorio ed è quello che abbiamo deciso di fare insieme al presidente Guarino e all’appoggio di Carpisa e Yamamay che continueranno a essere al nostro fianco”.

Purtroppo, per una realtà che nasce e un’altra che si affaccia alla Serie B (la Virtus Partenope neopromossa dalle serie interregionali) ce n’è una che dice addio al calcio femminile, la Domina Neapolis Academy del presidente Franco Napolitano che nei giorni scorsi ha inviato una lettera alla Lega Nazionale Dilettanti per chiedere lo svincolo di tutte le atlete della società tesserate, dal momento che l’impianto sportivo “Iorio” sarà inagibile almeno fino al 2019 per lavori in corso: “A seguito della decisione del Comune di Casalnuovo di limitare l’utilizzo del campo alle sole gare ufficiali, la nostra Società partecipante al Campionato Nazionale Serie B Femminile e Serie C Regionale non potrà iscriversi agli stessi campionati nella prossima stagione agonistica 2017/2018, in quanto oltre a costringere le ragazze a girovagare per gli impianti sportivi della Provincia, questo porterebbe un aggravio importante sulle spese di gestione. Non vogliamo entrare nel merito politico di questa decisione che riteniamo assurda e che affossa definitivamente le speranze di tante ragazze di Casalnuovo. La decisione del Sindaco Pelliccia e dell’Assessore allo Sport Antignani faranno un danno permanente non solo a tutto il calcio casalnuovese ma allo sport in genere. Dispiace questa decisione ma se non ci sono le condizioni non è possibile continuare.”

Non sappiamo se sia per volonta politica o per salvaguardia di atlete e spettatori, resta solo il fatto che il calcio femminile in Campania perde pezzi e cerca di fare il possibile per sopravvivere a tutto e a tutti senza un futuro garantito ma con le istituzioni che quando è stato il momento sono rimaste a guardare. Deve cambiare qualcosa, e non solo da parte delle società: la giunta De Magistris è chiamata a rispondere, visto che per mesi non lo ha fatto.