Rugby, RBS 6 Nazioni 2017: poca Italia, troppa Francia e poker di sconfitte per gli azzurri
È un Trofeo Garibaldi in minore quello dell’edizione 2017, con entrambe le compagini latine in crisi: anticipo sulla Pasqua, la Francia di Guy Novés risorge proprio sul verde manto dell’Olimpico. Parisse illude tutti con una bella meta iniziale, ma, appena i transalpini prendono le misure al XV di O’Shea sono dolori: quattro mete, crollo nel secondo tempo e marcatura “di consolazione” per Esposito, a tempo scaduto.
Parte alla grande l’Italia: dopo appena due minuti, i transalpini vengono bucati da un bel fraseggio che porta capitan Parisse in meta. Canna ha il piede freddo e restiamo a 5, ma come inizio non c’è male. I galletti reagiscono e, dopo un’insistita manovra al centro, guadagnano un calcio trasformato da Lopez. Lo spartito non cambia: gli uomini di O’Shea si portano facilmente nei 22 metri avversari, tenendo alta la pressione sui Bleus. Peccato che, dopo l’8-3 (calcetto da facile posizione), la luce si spenga: in due minuti, ci troviamo sotto grazie al piede dell’infallibile Lopez e a una meta sontuosa di Fickou che infila tre azzurri, sottolineando tutti i limiti d’una retroguardia troppo, troppo svagata. Gli schiaffi servono a svegliare i nostri, che riprendono a giocare, facendo valere una buona fisicità e affidandosi a qualche ideuzza di Canna, che prova a cambiar fronte di piede. Ultimo sussulto con il provvidenziale salvataggio di Padovani su un lanciatissimo Vakatawa.
L’estremo azzurro è ancora protagonista a inizio ripresa con un altro miracolo, sempre sul figiano naturalizzato francese, che più tardi si prende un’abbondante rivincita: come una lama nel burro entra da posizione centrale per portare, complice il destro dolce di Lopez, i cugini a +15. O’Shea prova a far ragionare i suoi: fuori un impalpabile Gori, dentro Bronzini. La cura sembra buona: Canna e Parisse provano di nuovo a cercar varchi in una difesa francese che, al 58′, rischia moltissimo per la quasi meta del mediano di mischia azzurro, negata (giustamente) dopo consultazione del TMO. Girandola di cambi, con l’Italia che cerca di tenere l’azione nella metà campo avversaria e la Francia che risponde per fiammate, come quella del subentrato Huget fermato da un altro bell’intervento di Campagnaro. Les Bleus non mollano l’osso e al 67′ è l’ottimo Picamoles a firmare la terza meta dei suoi, scavando un solco, ormai invalicabile. Il “solito” crollo nei minuti finali regalerebbe gloria anche al subentrato Ben Arous, ma la moviola è amica degli azzurri e l’ottimo O’Keefe annulla. Passano pochi minuti e, mentre lo speaker annuncia il titolo di migliore in campo all’ottimo Serin, Dulin mette a segno la meta del bonus per una Francia che proprio a Roma sembra aver ricuperato quella quadratura sinora mancata agli uomini di Novés. Non è ancora finita: Esposito sfonda e rende un po’ meno amara una sconfitta che, comunque, ci sembra confermare quanto lavoro manchi per essere in grado di batterci coi migliori.
ITALIA-FRANCIA 18-40 (11-16)
Italia: Padovani, Esposito, Campagnaro (65′ Benvenuti), McLean, Venditti, Canna, Gori (51′ Bronzini), Parisse (c), Favaro (51′ Mbandà), Steyn, Van Schalkwyk, Fuser, Cittadini (41′ Chistolini), Ghiraldini (63′ D’Apice), Lovotti (67′ Panico). A disp.: Biagi, Sperandio. CT: Conor O’Shea.
Francia: Dulin, Nakaitaci, Lamerat (69′ Trinh-Duc), Fickou, Vakatawa (65′ Huget), Lopez, Serin, Picamoles, Gourdon, Sanconnie, Maestri, Le Devedec (59′ Jedrasiak), Slimani (55′ Ben Arous), Guirado (c) (56′ Tolofua), Baille (55′ Atonio). A disp.: Le Roux, Dupont. CT: Guy Novès.
Arbitro: B. O’Keeffe (Nuova Zelanda).
Marcatori: 3’ meta Parisse (I), 9’ calcio piazzato Lopez (F), 16’ calcio piazzato Canna (I), 19′ calcio piazzato Lopez (F), 21′ meta Fickou, trasformazione Lopez (F), 28′ calcio piazzato Canna (I), 34′ calcio piazzato Lopez (F), 43′ calcio piazzato Lopez (F), 49′ meta Vakatawa, trasformazione Lopez (F), 67′ meta Picamoles, trasformazione Lopez (F), 76′ meta Dulin, trasformazione Lopez (F), 80′ meta Esposito, trasformazione Canna (I).