UFFICIALE – Pescara, esonerato Oddo
Ora è ufficiale: Massimo Oddo non è più l’allenatore del Pescara. Ad annunciarlo è stata proprio la società abruzzese sui propri canali mediatici, ribaltando così il comunicato postato ieri sera con cui la dirigenza aveva confermato la fiducia al tecnico pescarese: le pesanti sconfitte subite contro Lazio e Torino e la drammatica posizione in classifica della squadra hanno spinto il presidente Sebastiani e i suoi collaboratori a dover dire addio all’ex giocatore del Milan, nella speranza di dare una nuova scossa alla rosa.
Come si legge sul comunicato, la dirigenza sarebbe giunta “a malincuore” a questa decisione, al termine di due lunghi giorni di confronto tra i vertici del Pescara, Oddo e la squadra: alla fine, però, è prevalsa l’intenzione di dare un forte segnale ai giocatori con questo sacrificio, “nella speranza che possa responsabilizzare l’attuale gruppo di calciatori affinché non si ripetano mai più prestazioni come quelle offerte”.
La squadra sarà momentaneamente diretta da Luciano Zauri, in attesa che la dirigenza renda note le sue decisioni in merito al futuro della panchina biancazzurra: secondo le ultime indiscrezioni, i candidati principali per il ruolo sarebbero De Canio e Bergodi, seguiti da Iaconi.
Finisce così, dunque, dopo circa un anno e mezzo l’avventura di Oddo sulla panchina della squadra della sua città: un addio diventato ormai inevitabile visti i disastrosi risultati di questa stagione, che hanno costretto la dirigenza a esonerare il tecnico della promozione in Serie A per provare a far rialzare i giocatori e cercare di salvare il salvabile in un campionato che ormai non ha più nulla da dire per gli abruzzesi.
Il presidente Sebastiani ha tentato fino all’ultimo di difendere il suo uomo di fiducia, cercando di non fargli pagare a caro prezzo i gravi errori commessi dalla dirigenza nella gestione del calciomercato e della squadra: alla fine, però, la pressione di questi giorni, sfociata anche in episodi deplorevoli come quelli accaduti proprio al presidente biancazzurro, ha preso il sopravvento e l’esonero dell’ex giocatore del Milan è diventato improvvisamente realtà. Il principale artefice della straordinaria cavalcata della scorsa stagione in Serie B, culminata nel ritorno nella massima serie dopo tre anni, se ne va così nel modo più amaro possibile: con tanti complimenti in tasca per il gioco espresso dalla sua squadra, ma con il deludente bottino di zero vittorie e appena nove punti in Serie A in 24 partite.