Super League svizzera: il riassunto del mercato invernale
Mercato invernale sottotono (finora, ovviamente: il termine ultimo per i trasferimenti internazionali scadrà il 15 febbraio, mentre quelli interni saranno possibile sino alla fine del mese prossimo), in Svizzera: a parte il Lugano, del quale ci siamo occupati diffusamente (come sempre, del resto), in queste settimane, sono stati pochi i passaggi, con le squadre che hanno mantenuto, tutto sommato, la loro struttura di prima della sosta. Come sempre, i colpi maggiori sono stati in uscita, con l’islandese Bjarnason del Basilea, partito per l’Inghilterra (Aston Villa, nobile decaduta del calcio albionico), e il promettente (fino a un certo punto, visto che ha già 23 anni, essendo del 1993) giapponese Yaya Kubo, passato dallo Young Boys ai belgi del Gent. Nessun arrivo, invece, per entrambe le compagini di punta del massimo campionato svizzero.
Diverse le squadre che non hanno ottenuto rinforzi, specialmente nella parte bassa della classifica: il Thun (che ha invece perso l’attaccante brasiliano Carlinhos, approdato ai portoghesi dell’Estoril) e il Vaduz (che ha ceduto Chande al GCZ di Tami, e Messaoud agli olandesi del NEC Nijmegen), mentre il San Gallo ha visto il ritorno dagli USA del centrocampista 31enne Barnetta, già nazionale rossocrociato. In compenso, hanno lasciato la corte di Zinnbauer Albert Bunjaku (in Germania), Seifedin Chabbi (in Austria allo Sturm Graz), Steven Lang (allo Sciaffusa) e Mario Leitgeb (in Austria, al Wolfsberger). il portiere di riserva Marcel Herzog ha invece annunciato il ritiro dalle competizioni.
A ridosso delle prime, il Lucerna ha mantenuto pressoché invariata la propria rosa (un solo arrivo, Lucas dal Le Mont), mentre il presidente Constantin ha pescato in Ticino, a Chiasso, a conferma degli ottimi rapporti con la società ticinese: al Tourbillon sono infatti arrivati Lurati e Milosavljević. Partiti, invece, nomi anche importanti come Assifuah (in Francia, al Le Havre), il promettente centrocampista Vincent Sierro (in Bundesliga, al Friburgo) e il greco Theofanis Gekas (al Sivasspor, in Turchia), oltre a un paio di seconde linee.
A Zurigo (sponda GCZ), invece, Källström e la società si sono detti addio, nonostante il contratto del centrocampista svedese fosse in scadenza a fine 2018. Ancora da definire le modalità di chiusura del rapporto ma, come avevamo scritto da tempo, non è un mistero che dietro alla scelta dell’ex nazionale ci sia l’intenzione di tornare in patria e, più precisamente, a Stoccolma (sponda Djurgården). Sono invece arrivati (oltre a Chande) Emil Bergström dal Rubin Kazan, e Patrick Olsen dal Lens. Partiti, invece, Alexandre Barthe (in Romania, all’Universitatea Craiova), Mateo Matic e Jean-Pierre Rhyner (allo Sciaffusa), mentre l’esperto Benjamin Lüthi ha deciso, anzitempo, di appendere le scarpette al chiodo.
A Losanna, Celestini (appena eletto miglior allenatore svizzero per il 2016) ha ottenuto due rinforzi per la caccia alla salvezza: si tratta di Taye Taiwo (proveniente dall’Helsinki, in Finlandia, e vecchia conoscenza del calcio italiano, visto che ha giocato anche nel Milan) e Xavier Tomas (dalla squadra israeliana dello Bnei Yehuda. Nessuno è invece partito: i romandi alla salvezza ci credono, e hanno fatto qualche sacrificio economico. Per le partenze importanti, ci sarà tempo a giugno, a salvezza (come si augurano in Svizzera francese) ottenuta.