Fantacalcio Serie A 2016/17: alla scoperta di… Adalberto Peñaranda
Biondo platino, segno che la personalità c’è. Non è da un calcio di rigore sbagliato che si giudica un campione, diceva più o meno De Gregori, beh: forse neanche dalla capigliatura, seppur è vero che sfoggiare quel tipo di colore permette tranquillamente di essere etichettato come “uno che osa”, e pure parecchio. Adalberto Peñaranda Maestre, acquisto fresco fresco dell’Udinese, seppur già in circolo tra le prospere vene della Pozzo Family: prima a Granada, poi a Watford, infine la “promozione” in Friuli.
Classe 1997, giovane di talento, ha incantato nella scorsa Coppa America con la selezione venezuelana. Non ha un carattere semplicissimo, Adalberto; anzi, dicono di lui che non sia facile da gestire. Ma la classe, quella, ce l’ha, e secondo gli addetti ai lavori ne ha davvero tanta. Ventitré gare impreziosite da cinque reti, è stato il giocatore più giovane della storia della Liga ad aver segnato una doppietta (Levante-Granada dello scorso 12 dicembre, finita 1-2), ha velocità e dribbling, sguscia via in un attimo e non lo vedi più. Forse deve migliorare un po’ nella fase aerea, ma in fondo ha solo 19 anni, tra l’altro appena compiuti (a maggio): il tempo di crescere ce l’ha, a Udine può farlo con calma, anche perché è risaputo che il club friulano, in quanto a far maturare ed esplodere i giovani talenti, è specializzato.
Lo prendiamo al Fantacalcio? Qui il colpo di scena: no. Cioè, non come prima scelta. Dopotutto, è una scommessa, il piccolo grande Adalberto. Se vi rimangono un paio di posti liberi e avete già il pacchetto avanzato bello che fatto, con un bomberone da 20 gol a stagione, allora sì, nella vostra squadra potrebbe trovare posto. Altrimenti, sarebbe un rischio eccessivo. Peñaranda, dunque: uno che osa, buono però solo per chi – al fantacalcio – osa abbastanza.
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