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Lugano, Zeman: “Un Florenzi anche qui? Potrebbe esserci, ma ci vuole più voglia”

Come da tradizione, al termine dell’allenamento del venerdì, Zeman ha incontrato i giornalisti nella sala stampa di Cornaredo. Diversi gli argomenti trattati: c’è molta attesa per la partita di casalinga di domenica pomeriggio (calcio d’inizio alle 13.45), che vi racconteremo dalla Svizzera: tuttavia, solo domani, dopo l’ultimo allenamento delle 10, verrà fornita la lista dei convocati.

Ecco, di seguito, le principali dichiarazioni rilasciate dal boemo alla stampa specializzata elvetica (fonti Ticinonews, Lugano FC) : “La pausa per le feste ci potrebbe aver danneggiato? Spe­ro che i precedenti negativi siano sta­ti solo un caso. La no­stra squa­dra, purtroppo, si distrae già di suo, mi auguro che le interruzioni non incidano. Pri­ma di Pa­squa ab­bia­mo fatto un la­vo­ro pe­san­te­, e spero quindi che questa sosta abbia consentito di recuperare. A livello di infortuni, a parte Bot­ta­ni e Ros­si, tutti gli altri saranno a disposizione. Il Sion è una squadra forte, un po’ in tutti i reparti, ho molte opzioni a disposizione, e non so ancora se punterò sui muscoli, o sulla fantasia.”

Fuori Bottani, dentro Tosetti. Il ragazzo, che ha fatto bene quando ha avuto la fiducia dell’allenatore, è stato beccato pesantemente dal presidente Renzetti a Zurigo, e da più parti si sono levate voci a difesa del giocatore, che pure, subentrato a Bottani anche a Lucerna, era stato tra i pochi a salvarsi dal naufragio, in quella brutta serata per i colori bianconeri“È nor­ma­le che, man­can­do Bot­ta­ni, Matteo si sen­ta più tran­quil­lo, e con meno pressione. Mi aspet­to da lui, e da tut­ta la squa­dra, una bella prova, a livello di collettivo. To­set­ti ha de­ter­mi­na­te ca­rat­te­ri­sti­che, e spe­ria­mo che sul campo me le faccia vedere: è veloce, si av­vi­ci­na bene alla por­ta, cerca il compagno. Le sta­ti­sti­che ci di­co­no che, con lui in squadra, ab­bia­mo ot­te­nu­to 24 pun­ti in 18 gare: ma i numeri, bi­so­gna sa­per­li leg­ge­re. In tutte le par­ti­te, di so­li­to a gio­ca­re bene sono 6 o 7, i rimanenti zop­pi­ca­no; e perde chi zop­pi­ca di più.”

Anche in attacco il boemo avrà tante soluzioni: “Lo ha detto lui, e lo ribadisco io: Čulina non è un centravanti, ne ho due di ruolo in rosa. Lui è il nostro capocannoniere, ma gioca sulla fascia. A Zurigo abbiamo vinto per un suo gol (peraltro nato da un errore della difesa avversaria), ma la vittoria è figlia del lavoro, e del sacrificio, di tutti. Alioski davanti a partita iniziata? Lui è un difensore, ma è forte tecnicamente, e in più è veloce e ha un bel tiro. A fine partita, quando gli avversari concedono qualche spazio, può essere una nostra arma in più.”

Opzioni dietro? La difesa, in più occasioni, dalla ripresa della stagione, è finita sul banco degli accusati“Malvino? Que­sta set­ti­ma­na ha fat­to bene, e mi ha soddisfatto. Qual­che set­ti­ma­na fa, invece, no. Abbiamo, comunque, diverse opzioni anche dietro, domani e domenica mattina farò le mie valutazioni: diversi giocatori hanno giocato con le loro nazionali, li ho seguiti: per la Società è un bene tutto questo.”

Un giornalista ha chiesto a Zeman se, secondo lui, nella rosa, potrebbe esserci una promessa paragonabile al suo ex allievo romanista Florenzi“Non si può sa­pe­re. Flo­ren­zi, nella stagione precedente a quella nella quale l’ho lan­ciato nel­la Roma, era in pre­sti­to a Cro­to­ne. La dirigenza mi chiese se non fosse il caso di mandarlo ancora fuori per un anno: decisi di farlo rimanere, ed è esploso. Mi aveva convinto il suo impegno, la voglia di arrivare, la fame. Io vedo, tra i miei ragazzi, più di uno che, lavorando, potrebbe fare carriera. Ma molti, secondo me, si accontentano della Super League elvetica, che invece è un punto di partenza, e non di arrivo, per un giocatore che abbia ambizioni importanti. Poi può andare male, è comprensibile, la concorrenza è tanta e qualificata. Però servono voglia e motivazioni, e invece a me sembra che diversi di loro non ce l’abbiano. E questa cosa, a me manca, per poter avere una squadra più forte. È vero, fanno ciò che gli dico: ma non mi basta, e non sarebbe bastato a Florenzi per diventare quello che è oggi.” 

Il grande dilemma, nel Sottoceneri, è sempre lo stesso: Zeman resterà a Lugano anche l’anno prossimo? “Oggi è il primo apri­le, e pos­so dire qual­sia­si cosa. Con il presidente non ne abbiamo ancora parlato, il campo prima ci deve dare delle risposte: abbiamo una salvezza da conquistare, e una finale di Cop­pa da giocare. Questa non è una società abituata a programmare con 4 mesi di anticipo, e del resto le incognite sono tali da non permetterlo. Dell’Italia non mi man­ca nien­te: ora, le mie priorità sono risultati sportivi positivi per il Lugano: salvezza, e provarci per la Cop­pa. Sia­mo giun­ti in fi­na­le, abbiamo il dovere di giocarcela. Per ora, però, testa al Sion, e alla partita di domenica.”

Il calendario, per il mese di aprile, prevederà impegni gravosi e fittissimi: “Giocare ogni tre giorni, non lo vedo come un problema. Pen­so che alla squa­dra, invece, fac­cia bene scen­de­re in cam­po più spes­so: credo che questo gruppo, in particolare, per le sue caratteristiche, tenda a smarrire la concentrazione: in­ve­ce, giocando ogni tre gior­ni, non si deconcentrereb­be­ro mai.”

Infine, un siparietto. I giornalisti presenti hanno chiesto a Zeman se presenzierà, domani sera, alla prima partita della finale del massimo campionato svizzero di Hockey su ghiaccio, tra il Lugano e il Berna. Il boemo ha risposto: “Mi sarebbe piaciuto, ma non mi hanno dato il biglietto… Comunque, questo fatto dell’hockey è positivo, per la città, e per noi, perché ci toglie pressione.” In ogni caso, il FC Lugano ha sempre a disposizione una dotazione di una decina di tagliandi, per ogni incontro giocato alla Resega: quindi, non escludiamo che Zeman, domani sera, possa essere sugli spalti, a tifare per i bianconeri.