Clamoroso: il Göteborg eliminato dalla Svenska Cupen!
In attesa del posticipo di oggi, che verrà contrapposte Hammarby e Ljungskile, abbiamo già un primo verdetto: con il pareggio di ieri (1-1 contro l’IK Frej) il Göteborg, detentore del trofeo, è fuori dalla competizione. L’Halmstad, infatti, neo retrocesso in Superettan, con due vittorie nelle prime due partite, ha incassato sei punti, ed è quindi irranggiungibile per i Blåvitt, che hanno, invece, ottenuto solo due lunghezze, frutto di altrettanti pareggi. Il prossimo fine settimana, quindi, per la squadra guidata dal rude Lennartsson, la partita sarà poco più di un’amichevole.
Molta delusione, naturalmente, nelle fila dei biancoblù: “Det är bedrövligt” (“È una disdetta”) è la prima immediata lettura dei giocatori del Göteborg. L’autocritica è comunque senza attenuanti: “Troppe le occasioni da gol mancate.” Il centrocampista Jakob Ankersen, in particolare, non ha remore ad assumersi le proprie responsabilità per un errore, davvero grossolano, commesso sotto porta: “Ho sbagliato io: sono molto demoralizzato” ha detto ai giornalisti di Sportbladet presenti.
Il copione è stato il medesimo della scorsa settimana contro il Degerfors: una marea di occasioni fallite, un solo gol segnato, uno subito in una rara incursione avversaria, il pareggio finale. La squadra, ancora una volta, ha fatto vedere il meglio nella ripresa: ma non è bastato per ottenere i tre punti. Questa volta, però, il pareggio fa molto più male: il verdetto del campo, infatti, è stato inappellabile, e ha sancito l’esclusione dei Blåvitt dalla competizione, della quale sono detentori. “La settimana scorsa non avevamo creato così tante occasioni, come stavolta. Abbiamo colpito due pali, e sbagliato un gol a porta vuota. Non credo mi sia mai capitato di non vincere, pur creando così tante opportunità” ha detto Tobias Hysén.
Jakob Ankersen torna con il pensiero al gol fallito in maniera clamorosa al 65 ‘, ed è inconsolabile: “Ero certo che avrei segnato. Mi è arrivato un rimpallo dopo che il portiere ha respinto un pallone tirato da Rieks, e che Smedberg-Dalence mi ha riappoggiato. Non so come ho fatto a sbagliare, so solo che un attimo prima stavo pensando a come avrei festeggiato il gol.” Non ci si aspettava, comunque, di non riuscire a vincere, visto che mancava ancora parecchio alla fine dell’incontro: “Ho realizzato a fine partita l’importanza di ciò che avevo sbagliato. È vero, abbiamo creato almeno 800 occasioni: ma la più limpida, è stata la mia, e si parlerà solo di quello. Mi brucia tantissimo: siamo fuori dalla Coppa.”
Tobias Hysén e Gustav Engvall, coppia d’attacco dei biancoblù, sono anche loro piuttosto critici: “Dobbiamo mettere i palloni nello specchio della porta. Siamo stati anche sfortunati, certe conclusioni sono uscite davvero di un soffio.” ha detto Engvall. Il suo compagno ha avuto anch’esso una buona opportunità per segnare: “Non si può non vincere due incontri contro due squadre di Superettan: con tutto il rispetto per loro, queste sono partite da portare a casa. È vero che il nostro posto in Europa ce lo siamo guadagnato o scorso anno in campionato, a differenza di altre squadre, ma ci tenevamo a provare a rivincere il trofeo. E invece siamo fuori in questo modo. Non va bene.”
Il rude Lennartsson non ha commentato. Nessun giornalista, a quanto pare, ha avuto il coraggio di affrontarlo. E, francamente, non ci sentiamo di biasimarli: in Svezia, come altrove, tengono tutti all’incolumità personale. E ieri, nessun collega, per nulla al mondo, avrebbe voluto trovarsi al posto di Ankersen o Hysén, a fine partita, negli spogliatoi.