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Akragas deferito, rischia uno o due punti di penalizzazione

Attraverso un comunicato apparso sui canali ufficiali, la Federazione Italiana Gioco Calcio ha deferito, su segnalazione della Commissione di vigilanza sulle società professionistiche (CO.VI.SO.C.), la SS Akragas per il mancato pagamento entro i termini di metà dicembre degli emolumenti dovuti a un proprio tesserato.

Si tratta di un ex collaboratore tecnico con il quale la società aveva trovato l’accordo per la rescissione consensuale del contratto: una cifra che si aggira intorno ai mille euro. Risultano in regola, invece, i pagamenti degli stipendi del resto dello staff e della rosa, ma la società siciliana rischia una penalizzazione di uno o due punti (che si aggiungerebbero ai tre già accumulati).

L’Akragas occupa attualmente la nona posizione del girone “C” di Lega Pro ed è reduce da cinque vittorie di fila.

Ecco di seguito il testo del comunicato: “Il Procuratore Federale, a seguito di segnalazione della CO.VI.SO.C., ha deferito al Tribunale Federale Nazionale Sezione Disciplinare il legale rappresentante pro-tempore della Società S.S. Akragas Città dei Templi (Girone C di Lega Pro), Silvio Alessi, “per aver violato i doveri di lealtà probità e correttezza, omettendo di depositare presso la CO.VI.SO.C., entro il termine del 16 dicembre 2015, la dichiarazione attestante l’avvenuto pagamento degli emolumenti dovuti ad un proprio tesserato per le mensilità di settembre e ottobre 2015” nonché “per aver violato i doveri di lealtà probità e correttezza, omettendo di depositare presso la CO.VI.SO.C.., entro il termine del 16 dicembre 2015, la dichiarazione attestante l’avvenuto pagamento delle ritenute Irpef e dei contributi Inps relativi agli emolumenti dovuti ad un proprio tesserato per le mensilità di settembre e ottobre 2015“.

Il Procuratore ha inoltre deferito lo stesso Alessi e il Presidente del collegio sindacale dell’Akragas, Luigi Campoccia, “per aver prodotto alla CO.VI.SO.C., in data 16 dicembre 2015 delle dichiarazioni attestanti circostanze e dati contabili non verìdici”.