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Rugby World Cup 2015: chiusa la fase a gironi, Italia qualificata a Giappone 2019

Obiettivo minimo raggiunto: l’Italia del rugby chiude al terzo posto il girone mondiale e si qualifica alla prossima edizione della manifestazione, prevista per il 2019 in Giappone. Battere almeno Canada e Romania era il minimo sindacale, visto l’incalzare delle potenze emergenti del livello immediatamente sotto il Sei Nazioni e il Rugby Championship, ma resta la sensazione di non aver fatto progressi nell’ultimo biennio, oltre all’amarezza per quell’esordio così anonimo contro una Francia ora non più irresistibile.

Nella gara conclusiva del gruppo D, gli azzurri hanno dominato in lungo e in largo il primo tempo della sfida ai rumeni a Sandy Park. Nel pittoresco impianto solitamente casa degli Exeter Chiefs, il primo tempo della Romania è un incubo: Italia nettamente superiore, per qualità delle giocate, forza e intensità. Vanno oltre, nell’ordine, Sarto, Gori e Allan al 10′, 24′ e 39′, con gli avversari incapaci di segnare se non dalla piazzola.

Ma giusto per complicarci un po’ la vita, il blacok out della ripresa: azzurri rimasti negli spogliatoi e Romania che ci crede, azione dopo azione, nonostante la marcatura di Zanni al 46′. Presunzione, voglia di archiviare l’ennesimo mondiale illusorio, o semplicemente testa e gambe scariche? Ai posteri la sentenza, ma la storia racconta della doppia meta di Apostol e di un distacco pian piano ridotto. Due volte trafitti da chi ha giocato il suo rugby di club tra Steaua, Farul Constanța, București Wolves e Baia Mare, non esattamente Leicester e Tolone: il bello della Rugby World Cup e la prova che un’espansione dei grandi tornei è non solo giusta ma necessaria. Nel finale, respiriamo con Allan (penalità al 70′), subiamo da Popîrlan ma chiudiamo avanti: 32-22 ma la squadra studia ma non si applica, come col Canada.

Frattanto, potente affermazione dell’Irlanda a Cardiff sulla Francia: 9-24 e Nuova Zelanda evitata. Gli irlandesi troveranno i Pumas freschi di crescita e secondo posto, reduci dal 64-19 sulla Namibia.

Negli altri gironi, dominano le potenze dell’Emisfero Sud: mai in discussione il primo posto degli All Blacks ai danni di Argentina e Georgia. Superba l’Australia: a momenti gioca in 13 per un doppio cartellino giallo ma piega il Galles (15-6), condannato ad affrontare un avversario di primissimo livello come il Sudafrica già dai quarti di finale.

Classifiche finali gruppi rugby world cup 2015 mondiale

Quarti di finale:

Sudafrica-Galles
Nuova Zelanda-Francia
Irlanda-Argentina
Australia-Scozia

Eliminate ma qualificate a Giappone 2015:

Inghilterra, Giappone (già qualificato come paese ospitante), Georgia, Italia.