Comincia la Gold Cup 2015
All’indomani della vittoria del Cile in Coppa America e in attesa che riprenda la stagione calcistica europea, nel continente americano proseguono le manifestazioni internazionali. Stavolta occorre guardare al Nord America e in particolare a Stati Uniti e Canada, paesi organizzatori della CONCACAF Gold Cup 2015. Saranno Panama e Haiti a inaugurare la competizione, il 7 luglio in Texas, a Frisco.
Come per la Coppa America, anche la Gold Cup ha avuto una struttura cangiante nel tempo, arrivando all’attuale conformazione nel 1991. Tuttavia, come nel caso della Coppa d’Asia e dell’Europeo, la prima edizione risale al principio degli anni ’60, in particolare al 1963, quando Centro America e Nord America disputavano due competizioni separate. L’attuale formula, oltre ad unire le due confederazioni, propone anche la presenza di nazionali ospiti, mentre la sede è sempre negli Stati Uniti, coinvolgendo solo occasionalmente anche altri Paesi, come fu per il Messico, nel ’93 e nel 2003, e come è in quest’edizione per il Canada.
Scorrendo l’Albo d’Oro si possono ritrovare tracce di vittorie che rimandano ai piccoli fasti di nazionali minori. Nel 1981 a disputarsi il trofeo furono Honduras e El Salvador, con l’affermazione dei primi. Ambedue le squadre un anno dopo avrebbero partecipato ai mondiali di Spagna ’82. L’Honduras raccolse anche buoni risultati, riuscendo a fermare sull’ 1-1 sia i padroni di casa della Spagna, sia l’Irlanda del Nord. Molti anni dopo, la crescita calcistica dell’Honduras avrebbe avuto come testimonial italiano David Suazo, attaccante che a Cagliari lasciò un ottimo ricordo tecnico.
Andò peggio invece all’El Salvador, che nell’82 portò a casa una memorabile sconfitta, per 10-1, ad opera dell’Ungheria, oltre a un 4-1 dall’Argentina (inclusa griffe di Maradona) e un apprezzabile 1-0 da parte del Belgio.
Tuttavia, in quella modesta formazione salvadoregna, riuscì a farsi notare un trequartista dalle doti tecniche fuori dal comune, pari solo alla propria sregolatezza caratteriale. “Magico” Gonzalez, uno di cui lo stesso Maradona disse “È uno dei dieci migliori giocatori che io abbia mai visto in vita mia, non ci sono dubbi su questo”. Giocò anche in Europa nel campionato spagnolo, con la maglia del Cadice, ma non riuscì a fare mai il salto di qualità, anche perché a quanto si narra, durante la tournèe con la maglia del Barcellona, precedente all’ipotesi di un suo ingaggio, fu pizzicato con due amanti mentre in albergo suonava la sirena antincendio. Giocò in patria fino ai 40 anni, risultando il miglior marcatore di sempre della propria Nazionale. A chi volesse vederne le immagini, suggeriamo di cercare sul web il video della doppietta rifilata proprio al Barcellona, con la maglia del Cadice, durante il Trofeo Joan Gamper (nonostante, a causa del ritardo nel presentarsi allo stadio, avesse giocato solo il secondo tempo).
Ben più nota agli italiani è invece la formazione della Costa Rica, per tre volte capace di vincere il campionato continentale. Prima del sontuoso mondiale brasiliano, il più noto giocatore costaricense era quel Medford, brevemente apparso nel tridente del Foggia di Zeman, dopo essersi messo in luce ai Mondiali di Italia’90. Oggi abbiamo imparato a ricordare più di un nome costaricense, a cominciare dal portiere Keylor Navas (in forza al Real Madrid) e da Bryan Ruiz (attualmente al Fulham), fino al “palermitano” Gonzalez o a Campbell, attaccante di proprietà dell’Arsenal che in verità non ha ripetuto in stagione quanto mostrato agli ultimi mondiali.
Oltre alle già nominate Honduras, El Salvador e Costa Rica, naturalmente partecipano anche gli Stati Uniti, squadra nonostante tutto di lunga tradizione, avendo partecipato alla prima edizione mondiale del 1930, e il Messico. Curiosamente, il Messico ha anche appena partecipato alla Coppa America, tuttavia schierando una formazione meno completa. Per la Gold Cup, torneranno in campo i big, a cominciare da “Chicharito” Hernandez e da Vela. Queste due formazioni sono anche quelle che hanno vinto il maggior numero di edizioni del trofeo: 9 il Messico, 5 gli Stati Uniti.
Due vittorie nel palmares invece per il Canada. Paese che sta dimostrando una crescita di interesse verso il “soccer”, ingaggiando a colpi di milioni giocatori come Giovinco, fece la prima comparsa mondiale nell’86, quando però perse tre partite su tre, con scarti modesti (1-0 contro la Francia e 2-0 sia contro l’Ungheria che contro l’URSS) ma senza riuscire a segnare un gol.
Arriva al Gold Cup come ospite, la Giamaica. La Nazionale dei Reggae Boyz, ha più volte vinto la Coppa dei Caraibi. Ai Mondiali francesi del ’98, riuscì anche a centrare una storica vittoria ai danni del Giappone. Il tradizionale legame di sangue con l’Inghilterra rafforza la presenza di calciatori con militanza nei campionati anglosassoni (solo tre giocatori militano attualmente nel campionato giamaicano), innervando il vigore di una squadra, spesso adottata come “squadra simpatia”.
Completano il quadro delle partecipanti il Guatemala, Panama (curiosamente, anche in questo caso il giocatore storicamente più rappresentativo, Dely Valdes, ha avuto ottimi trascorsi cagliaritani), Trinidad &Tobago, Haiti e Cuba. Proprio quest’ultima rappresentativa, è interamente composta da giocatori militanti in patria. Con la recente distensione dei rapporti tra Cuba e gli Stati Uniti e i probabili cambiamenti che ne deriveranno, potrebbe essere l’ultima occasione per vedere una Nazionale così “autoctona” nella propria composizione.
Né i grandi network né tanto meno la Rai o altri canali recentemente apparsi, come Gazzetta Tv, mostreranno l’evento. Una soluzione un po’ miope, nel momento in cui i campionati locali e le serie minori perdono attrattività mentre cresce l’interesse per ciò che accade fuori dalle mura domestiche. La soluzione, per chi vorrà godersi anche questo spettacolo di colori e passione, è lo streaming. MondoPallone, da parte sua, consentirà anche per questa competizione, di seguirne risultati e sviluppi, con i consueti aggiornamenti.