Basket Serie A – Al PalaBigi è 73-75, la Dinamo sbanca Reggio Emilia ed è campione d’Italia
Per Reggio è un’abitudine (quest’anno, ha passato sia quarti che semifinali soltanto alla bella), per Sassari è stata durissima inerpicarsi fin qui (dopo una gara6 infinita, risolta soltanto dopo tre supplementari). Lo scudetto 2014/5 si decide in gara secca: al PalaBigi è gara tirata. Dopo una partenza di marca tutta reggiana, alla lunga viene fuori l’atletismo di Sassari, che porta a casa partita e scudetto.
Mussini a referto: il regista reggiano non potrà giocare, ma Menetti lo porta a godersi la finale; nel riscaldamento, Lavrinovič ci prova: sarà della partita. Reggio Emilia parte con Cinciarini-Kaukėnas-Siliņš-Polonara-Chikoko, con Della Valle in panchina; la Dinamo risponde con la stessa formazione che aveva cominciato gara6, cioè Dyson-Logan-Sanders-Kadji-Lawal.
Sulla palla sollevata eccezionalmente dal secondo arbitro, Roberto Chiari (all’ultima partita), il primo possesso è per la Dinamo, ma il colore del primo canestro è biancorosso: contropiede e appoggio di Chikoko. Per il resto, inizio teso e tanti errori: le triple di Dyson, Kaukėnas, Polonara, Logan e Siliņš si spengono tutte contro il ferro, ma quando si accende Cinciarini e arriva il centro di Kaukėnas siamo già sul 9-2, e Sacchetti è costretto a parlare con i suoi. Sassari esce male dal timeout, subito 2 palle perse, e sul primo fallo di Lawal viene abbassato il quintetto (lunghi Sacchetti-Brooks): ancora nessuna reazione, il primo quarto si chiude sul 21-4 (35 a -9 la valutazione).
Nel primo intervallo, Sacchetti lo dice chiaro ai suoi: o cominciamo ad attaccare il ferro e ad andare a rimbalzo, oppure questa partita l’abbiamo già persa, e finalmente una reazione arriva: tripla di Sanders, schiacciata di Brooks, a Della Valle risponde ancora Sanders, e in cinque minuti Sassari si iscrive alla partita: 4-13 di parziale, punteggio di 25-17 e primo timeout di Menetti per calmare i suoi; quando si sveglia anche Logan e la Dinamo torna a contatto (25-22 a due minuti dalla sirena), nuova sospensione per Reggio: Cinciarini sblocca i suoi dopo quasi sei minuti, poi la Dinamo sbatte contro la zona 2-3 reggiana. C’è tempo per una tripla di Diener da oltre 8 metri, prima di chiudere sul 32-26. Ben 21 palle perse (di cui 13 sarde), Reggio dominante a rimbalzo (16 d’attacco, su 29 totali), mentre si gioca a ciapanò al tiro da fuori: Reggio ha il 14% (2/14), meglio del 10% sassarese (1/10).
Il terzo quarto si apre con le triple di Brooks e Dyson, ma Reggio tiene da dentro l’area grazie a Kaukėnas, Cinciarini e Chikoko, prima che Siliņš saluti la compagnia per un infortunio alla caviglia sinistra. La Dinamo si affida agli sprazzi dei singoli ed è alterna in difesa; Reggio gioca di squadra e dietro tiene ancora la zona, mentre in attacco vede Polonara raggiungere la doppia cifra (unico a mettere sempre almeno 10 punti in tutte le gare di finale). È giallo quando, a 45″ dal termine, dopo un fallo di Sosa un tifoso entra in campo e schiaffeggia il dominicano: il giocatore reagisce e prende anche tecnico, ma la scena in sé è l’unica nota storta di una serie finale altrimenti da ricordare. Gli ultimi attacchi del terzo periodo vedono Kaukėnas eludere i raddoppi sardi, e di là Sanders fare canestro più fallo per il 55-48 finale.
A inizio ultimo quarto è Sassari a passare a zona, mentre in attacco, come da tradizione, si accendono Logan (due triple) e Dyson (canestro più terzo fallo di Kaukėnas): 59-59, si ricomincia da zero. Reggio passa alla zona 3-2, e di là Brooks compie il quarto fallo: grazie anche alla presenza sotto canestro di Riccardo Cervi, Reggio scappa di nuovo, 64-59 e timeout per Sacchetti. La tripla di Diener, MVP dello scorso campionato proprio con la maglia di Sassari, porta di nuovo Reggio sul +8 a metà periodo, ma l’americano compie poi fallo antisportivo su Logan: due su due, e poco dopo la tripla della nuova parità a quota 67, sospensione per Menetti.
Al rientro, in contropiede Dyson dà il primo vantaggio sassarese, per poi allungare con un cesto di tabella: 67-71 quando si entra nei due minuti conclusivi: nuovo timeout per Reggio, che al rientro ha Kaukėnas e Diener per il nuovo pareggio; 73 pari, quinto fallo per Kaukėnas su Dyson, e 10 secondi sul cronometro: 2 su 2, 73-75 e Reggio chiama l’ultimo timeout. Alla rimessa in zona d’attacco, con 10 secondi sul cronometro, su una possibile persa di Diener c’è bisogno dell’instant-replay: tocco di Lawal, quindi 3″ per il pareggio reggiano: Cinciarini può servire solo Diener per un tiro impiccato, che non entra. Prima vittoria esterna nella serie, e la prima di sempre a Reggio: quella che conta di più, e la Dinamo Sassari è campione d’Italia.
GRISSIN BON REGGIO EMILIA-BANCO DI SARDEGNA SASSARI 73-75 (21-4, 32-26, 55-48)
Grissin Bon Reggio Emilia: Cervi 4, Chikoko 6, Cinciarini 12, Della Valle 4, Diener 14, Kaukėnas 13, Lavrinovič 2, Mussini ne, Pini ne, Polonara 17, Rovatti ne, Siliņš 1. All.: Menetti.
Banco di Sardegna Dinamo Sassari: Brooks 8, Chessa ne, Devecchi, Dyson 17, Formenti ne, Kadji 4, Lawal 8, Logan 13, Sacchetti 2, Sanders 18, Sosa 5, Vanuzzo ne. All.: Sacchetti.
Arbitri: Lamonica, Chiari e Seghetti.