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Europei Under 21 2015 – Gli undici da tenere d’occhio: una squadra di (futuri) campioni

De Gea, Carvajal, de Vrij, Blind, Martins Indi, Illarramendi, Isco, Koke, Thiago Alcántara, Florenzi, Verratti, Strootman, Wijnaldum, Depay, Morata, Immobile, Gabbiadini. La lista è già lunga, meglio fermarsi qua. Non è un elenco buttato là a caso, ma solo alcuni fra i principali protagonisti degli scorsi Europei Under 21. Crediamo che basti per rendere l’idea della portata del torneo europeo, una vetrina vera e propria per quelli che domani saranno i nomi di spicco del panorama calcistico internazionale e che già oggi sono campioncini chiamati alla prima prova di maturità della loro carriera.

Domani alle 18:00 il fischio di inizio di Repubblica Ceca 2015 con la gara fra i padroni di casa e la Danimarca. Dopo aver presentato le otto squadre partecipanti, vi vogliamo regalare una chicca: proveremo a scegliere in anticipo, a nostro rischio e pronti a essere smentiti dai fatti, la squadra dei migliori. Undici giocatori da tenere d’occhio, undici future stelle che, c’è da scommettere, sono già segnate nei taccuini dei direttori sportivi dei grandi club europei.

Abbiamo deciso di schierare questa top 11 secondo un 4-2-3-1, modulo preferito dalle Nazionali partecipanti a Repubblica Ceca 2015 (lo usano la Germania, la Serbia, la Danimarca, il Portogallo, ma anche la stessa Italia di Gigi Di Biagio). Una squadra un po’ votata all’attacco, è vero, ma noi di MondoPallone siamo per lo spettacolo! Vista l’abbondanza dei talenti presenti, inoltre, vi proponiamo, oltre ai migliori undici, anche dodici panchinari (per un totale di 23 in rosa), che a malincuore abbiamo dovuto escludere dalla formazione titolare.

Partiamo dalla porta: ha alzato la Champions dieci giorni fa, qua non ci sono dubbi. Marc-André ter Stegen è il numero uno indiscusso, tanto da costringere il c.t. Hrubesch a relegare in panca altri due prospetti pazzeschi come Leno e Horn. Per la nostra panchina, però, noi ci affidiamo a un titolare e guardiamo a casa, dove c’è Francesco Bardi, assoluto protagonista due anni fa e deciso e riprendersi ciò che ha lasciato a metà in Israele.

Veniamo alla difesa: linea a quattro con due esterni bravi a proporsi e due centraloni esperti in marcatura. La nostra scelta ricade, per i terzini, sul “nostro” Davide Zappacosta a destra e sul portoghese Raphaël Guerreiro a sinistra. L’azzurrino lo conosciamo: grande corsa e quantità per novanta minuti, con possibili inserimenti in zona gol. In quanto al portoghese, è una nostra piccola scommessa: reduce da un’ottima stagione al Lorient in Francia, ha un buon fiuto del gol (7 centri in Ligue 1) ed è in grado di coprire tutti i ruoli sulla fascia sinistra. Al centro della retroguardia spazio per Daniele Rugani, reduce da una stagione da incorniciare in quel di Empoli, e Matthias Ginter, spilungone del Borussia Dortmund. A disposizione soltanto tre difensori, ma si tratta di un terzetto molto duttile e capace di ricoprire praticamente tutti i ruoli della difesa: Calum Chambers, titolare a lungo nell’Arsenal di Wenger, John Stones dell’Everton e il sampdoriano Alessio Romagnoli.

Cerniera di centrocampo composta solo da due pedine, ma si tratta di giocatori imprescindibili sia in fase difensiva, che in fase di costruzione. Il punto di riferimento non può che essere Moritz Leitner, faro della Germania e dello Stoccarda, un gioiellino dalla classe cristallina e dalla grande visione di gioco. Al suo fianco, un “operaio” con i piedi raffinati: Rúben Neves, rivelazione del Porto e ragazzo dotato di grande intelligenza tattica. Tra i mediani in panchina, scegliamo l’inglese del Southampton James Ward-Prowse, lo juventino Stefano Sturaro e il portoghese William Carvalho.

Veniamo alla zona del campo più calda, la trequarti. Abbiamo optato per una linea a tre spregiudicata e non è stato facile scegliere in mezzo a tanto ben di Dio. Sulla fascia destra, di diritto, la maglia va al giocatore dell’Hoffenheim Kevin Volland, perché si è già affacciato in Nazionale maggiore e perché quando a soli 22 anni hai già segnato venticinque volte in Bundesliga, allora vuol dire che sei un predestinato. Giocatore scattante e tecnico, in grado di giocare anche in posizione centrale. In mezzo, a ridosso della prima punta, in un ruolo non propriamente suo (di solito gioca a destra), ci piazziamo Domenico Berardi. Il giocatore del Sassuolo merita un posto nella top 11 perché ha all’attivo 31 reti in Serie A nelle ultime due stagioni e per uno che deve ancora compiere 21 anni è tanta, tantissima roba. Per completare il trio, avremmo puntato a occhi chiusi su Saido Berahino, l’attaccante del WBA che con 10 reti è stato il capocannoniere delle qualificazioni, ma un infortunio al ginocchio l’ha messo k.o. Quindi scegliamo il serbo Filip Djuričić del Southampton, non certo un rimpiazzo da poco.
Soltanto panchina per il terzetto composto dal portoghese Bernardo Silva (Monaco), dal danese Viktor Fischer (Ajax) e dal tedesco Max Meyer (Schalke 04).

Veniamo alla punta di diamante della nostra squadra di campioni. Anche qua, vista l’abbondanza, confessiamo che non è stato facile lasciare in panchina gente come Philipp Hofmann (7 gol per lui nelle qualificazioni) o John Guidetti, l’italo-svedese del City, su cui la Svezia punta molto. La palma del migliore, però, non può che andare all’inglese Harry Kane. D’altronde, dopo una stagione come quella appena trascorsa col Tottenham (31 centri in 54 presenze) è impossibile non affidarsi a lui. L’Uragano Kane è un centravanti completo (già in gol con la maglia dei Tre Leoni): grande fisico (1,88 m) con piedi da numero 10, è uno che corre, fa assist, ma soprattutto la butta dentro. Il futuro è tutto dalla sua parte, ma ora c’è un presente a cui pensare.

 

La top 11 di MondoPallone per gli Europei Under 21 2015:

 

 

top 11 europei under 21 2015

A disposizione:

Bardi
Chambers
Stones
Romagnoli
Ward-Prowse
Sturaro
William Carvalho
Bernardo Silva
Fischer
Meyer
Guidetti
Hofmann