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La Lazio dorme 45′, poi decide di giocare e per l’Atalanta non ce n’è: 3-0 all’Olimpico

Una Lazio a mezzo servizio è più che sufficiente per sconfiggere nettamente un’Atalanta ormai irriconoscibile rispetto alla squadra vista gli scorsi anni. Dominante a centrocampo e in area avversaria Stefano Mauri, stasera nelle vesti di finalizzatore implacabile; ottima anche la prova di Felipe Anderson, costante spauracchio per la retroguardia orobica.

La partita non ha molto da dire e si capisce quasi immediatamente, quando la Lazio prende il dominio territoriale della gara ma, in realtà, solo quello perché non riesce a pungere in alcun modo una retroguardia orobica molto attenta ma che, a livello offensivo, non riesce mai a rilanciare l’azione in maniera efficace.
L’assenza di Candreva si sente parecchio dal lato biancoceleste del campo e né Felipe Anderson né Mauri riescono a impiegare fosforo sufficiente per trovare l’episodio che possa accendere la partita mentre, dall’altro lato, Bianchi e Denis rischiano di morire di solitudine davanti e toccano più sovente il pallone quando ripiegano a difendere sui calci piazzati della Lazio che non nella metà campo avversaria. L’unico piccolissimo brivido della prima frazione è un pallone teso scodellato in area piccola da Radu che sia de Vrij sia Mauri mancano di poco.

Inizia la ripresa e la Lazio trova quasi subito il vantaggio: Felipe Anderson supera di netto Del Grosso e mette in area piccola un palla molto veloce sulla quale si avventa indisturbato Mauri che può realizzare il più facile dei gol. Poco dopo è lo stesso capitano capitolino a cercare il raddoppio con una conclusione da posizione impossibile che sibila non lontano dal palo. Passa ancora qualche minuto ed è di nuovo Felipe Anderson a cercare il 2-0 con una bella rasoiata da dentro l’area ma Sportiello risponde presente così come fa dopo qualche altro giro di lancette su una conclusione mancina di González.
L’Atalanta soffre, la Lazio è in pieno controllo del match e concretizza il suo dominio con un meritato raddoppio, ancora firmato da capitan Mauri che, con un bel sinistro a giro, fulmina Sportiello sul secondo palo dopo aver raccolto un secondo bel suggerimento di Felipe Anderson, mai contenuto a dovere dagli ospiti. Passano appena dieci minuti e i biancocelesti sigillano il match con la terza rete, firmata da Lulić, il quale insacca con un bel colpo di testa un interessante cross dalla destra di Basta.

Nel finale la Lazio cerca pigramente di innescare Klose ma si scatena Keita, alla ricerca del gol d’autore: ancora una volta però Sportiello si supera, impedendo al giovanissimo numero 14 di arrotondare ulteriormente il punteggio. È l’ultima emozione della gara: vittoria meritatissima della Lazio, un’Atalanta troppo brutta e rinunciataria per essere vera, specialmente nel secondo tempo.

Il Tabellino

LAZIO-ATALANTA 3-0 (0-0)

Lazio (4-3-3): Marchetti sv; Basta 6,5, de Vrij 6, Cana 6, Radu 6,5 (81′ Cavanda sv); González 6, Ledesma 6,5, Lulić 6; Felipe Anderson 7, Djordjević 5,5 (Klose sv), Mauri 7,5 (73′ Keita Baldé sv).
A disp.: Berisha, Strakosha, Konko, Novaretti, Onazi, Cataldi.
All.: Stefano Pioli.

Atalanta (4-3-1-2): Sportiello 6,5; Benalouane 5,5, Stendardo 5,5, Cherubin 5, Del Grosso 5 (64′ Dramé 6); Migliaccio 5,5 (60′ D’Alessandro 5), Cigarini 6, Carmona 5; Morález 5; Denis 5,5, Bianchi 5 (72′ Boakye sv).
A disp.: Avramov, Biava, Bellini, Scaloni, Baselli, Grassi, Molina, Gómez, Spinazzola.
All.: Stefano Colantuono.

Arbitro: Gianluca Rocchi di Firenze

Marcatori: 51′ e 71′ Mauri (L), 81′ Lulić (L)

Note – Ammoniti: 37′ Denis (A), 48′ Migliaccio (A)