Formula 1, Gp Ungheria: vince Ricciardo. Alonso, gran secondo posto
Undicesima prova del Mondiale 2014 di Formula 1. All’Hungaroring gara aperta sin dall’inizio, caratterizzata dalla pioggia e da 2 ingressi della Safety Car. Settanta giri di pura adrenalina, come già era accaduto la settimana scorsa in Germania. Vince Ricciardo, che sorpassa Alonso a soli 2 giri dalla fine. Il ferrarista ottiene un gran risultato, grazie a una strategia molto forzata sul consumo gomme. Dietro di lui le Mercedes di Hamilton (ancora una gran rimonta) e Rosberg.
PARTENZA BAGNATA. Una bomba d’acqua si scaglia sul circuito a 40 minuti dalla partenza, poi nulla più. La pista resta umida e tutti i piloti scelgono la mescola intermedia delle gomme per scattare al “Via”. Magnussen, Hamilton e Kvyat partono dalla pit lane. Alla prima curva Rosberg mantiene la testa della gara, mentre Bottas sopravanza Vettel. Parte male Ricciardo che cede la posizione ad Alonso, dietro allo spagnolo Button.
SAFETY CAR E CLASSIFICA RIVOLUZIONATA. All’ottavo giro incidente spettacolare per Ericsson e Safety Car in pista. Si fermano tutti a montare le gomme slick (Button e Magnussen a parte) ma i primi 4 (Rosberg, Bottas, Vettel e Alonso) sono costretti a fermarsi nel giro successivo, perdendo così le posizioni acquisite in partenza.
Ricciardo si ritrova in testa, davanti a Button e Massa con Rosberg al quarto posto, Vettel settimo e Alonso ottavo. Solo 11esimo Bottas. Grosjean, in regime di Safety Car, va a sbattere contro le barriere, confermando la scelta di montare le gomme da asciutto (da parte di tutti) come azzardata.
VERGNE BLOCCA ROSBERG, HAMILTON RISALE. Si riparte con Button che si prende la testa della classifica, Alonso sorpassa Vettel mentre Hamilton risale prepotentemente in nona posizione. Rosberg perde due posizioni e viene a ritrovarsi un insolito trenino dalla sesta all’ottava posizione, formato nell’ordine da Rosberg, Vettel e Hamilton. Button rientra a montare gomme slick. Alonso risale in terza posizione collezionando giri veloci a catena. Massa secondo dietro a Ricciardo che va in fuga in pochi giri.
ANCORA SAFETY CAR, ALONSO IN TESTA. Nuovo colpo di scena al giro numero 23: Pérez perde il controllo della sua Force India e impatta contro le barriere del rettilineo di arrivo. Ancora Safety Car in pista. Ricciardo e Massa (primo e secondo) si fermano a cambiare gli pneumatici, gli altri restano in pista. Alonso passa in prima posizione, Vergne secondo, poi Rosberg, Vettel, Hamilton e Ricciardo con gomme nuove.
GIRANDOLA DI PIT STOP, RICCIARDO NUOVAMENTE IN TESTA.Al giro 33 Rosberg si ferma ai box per montare gomme nuove, nello stesso istante Vettel va in testacoda, lanciando Hamilton all’inseguimento di Vergne. Al britannico bastano poche curve per attaccare e sorpassare il francese della Toro Rosso, lanciandosi all’inseguimento di Alonso. il pilota della Mercedes rosicchia più di un secondo al giro allo spagnolo della Ferrari. Ricciardo si ritrova nuovamente in terza posizione mentre Rosberg, Vettel e Vergne (fermatisi a cambiare le gomme) arrancano nelle retrovie. Räikkönen risale in quinta posizione.
Al giro 38 si ferma anche Alonso per cambiare gli pneumatici. Al giro successivo tocca a Hamilton, che resta dietro al ferrarista. Ricciardo si riprende il primo posto, seguito da Massa, Alonso (con mescola morbida), Hamilton (con mescola dura) e Rosberg (morbide).
FINALE ACCESISSIMO, VINCE RICCIARDO. Al giro 54 Ricciardo si deve fermare a cambiare gli pneumatici, Alonso si riprende la testa della corsa ma per vincerla deve tirare dritto fino al traguardo, senza fermarsi. A seguire il ferrarista ci sono le Mercedes di Hamilton (che non deve più cambiare le gomme) e Rosberg (al limite come Alonso). Infatti al giro 57 si ferma Rosberg che monta gomme morbide, ripartendo dalla settima posizione. A 9 giri dal termine si forma un trenino in testa alla classifica con Alonso tallonato da Hamilton, seguito a sua volta da uno scatenato Ricciardo. Splendida lotta tra i 3 con l’australiano che sorpassa prima Hamilton e poi Alonso, a soli 2 giri dalla fine. Il giovane pilota della Red Bull centra il secondo successo in stagione. Ungheria che resta indigesta alle Mercedes, mentre sorride a una Ferrari (ottimo sesto posto per Räikkönen) che spera in un rilancio, soprattutto per il prossimo anno.
L’ordine di arrivo:
1. Ricciardo Red Bull
2. Alonso Ferrari + 5.2″
3. Hamilton Mercedes + 5.8″
4. Rosberg Mercedes + 6.3″
5. Massa Williams + 29.8″
6. Räikkönen Ferrari + 31.4″
7. Vettel Red Bull + 40.9″
8. Bottas Williams + 41.3″
9. Vergne Toro Rosso + 58.5″
10. Button McLaren + 67.2″
11. Sutil Sauber + 68.1″
12. Magnussen McLaren +78.4″
13. Maldonado Lotus 84.0″
14. Kvyat Toro Rosso + 1 giro
15. Bianchi Marussia + 1 giro
16. Chilton Marussia + 1 giro
Ritirati: Ericsson, Grosjean, Hülkenberg, Pérez, Kobayashi, Gutiérrez.
Classifica piloti:
Rosberg 202, Hamilton 191, Ricciardo 131, Alonso 115, Bottas 95, Vettel 88, Hülkenberg 69, Button 60, Magnussen 37, Massa 40, Pérez 29, Räikkönen 27, Vergne 11, Grosjean 8, Kvyat 6, Bianchi 2.
Classifica costruttori:
Mercedes 393, Red Bull 219, Ferrari, 142, Williams 135, Force India 98, McLaren 97, Toro Rosso 17, Lotus 8, Marussia 2.