Tour de France 2014, 18a tappa (Pau-Hautacam): i Pirenei nel segno di Vincenzo Nibali, padrone del Tour
Dopo pavè, Vosgi e Alpi, Vincenzo Nibali manifesta la propria superiorità anche sui Pirenei, andando a conquistare la 18a tappa del Tour de France, l’ultima di montagna. Un successo maturato sull’Hautacam con gli avversari che hanno rinunciato a tenergli testa e lo hanno lasciato andare indisturbato. La giornata odierna registra l’ennesima difficoltà di Alejandro Valverde, costretto ad arrancare sugli attacchi dei francesi Pinot e Peraud, che lo sbalzano fuori dal podio; ora i due ciclisti di casa lotteranno per contendersi il secondo gradino del podio.
LA GARA Ultimo appuntamento pirenaico con la doppietta Tourmalet e Hautacan per gli scalatori a caccia di una vittoria al Tour. Una giornata importante soprattutto per la classifica generale con Peraud osservato speciale dai rivali Valverde e Pinot nella lotta per un posto sul podio. Sono in venti ad andarsene nella fuga iniziale; tra questi un indomito Alessandro De Marchi, uno dei più battaglieri e ancora alla ricerca del successo di tappa, sfuggito prima con Tony Martin e poi con il polacco Majka. Tra gli attaccanti c’è la solita pattuglia Europcar, capitanata da Voeckler, e Nieve della Sky, mentre nessun uomo Saxo dopo il successo di ieri. Un attacco ben marcato dall’Astana; la squadra della maglia gialla vuole la vittoria di tappa e concede ai battistrada un massimo di quattro minuti di vantaggio.
Sul Tourmalet la fuga muta la propria struttura. Ci pensa il francese Chavanel a mettere subito del pepe con uno scatto sulle prime pendici, ma quello del ciclista della Iam Cycling è un attacco destinato a spegnersi nel breve tempo. Kadri e Nieve, infatti, lo raggiungono e lo staccano, portandosi in testa alla corsa e scollinando con un vantaggio di ben quattro minuti e mezzo sul gruppo maglia gialla. Al diretto inseguimento dei due battistrada un terzetto formato da Trofimov, De Marchi e Huzarski. Passato il GPM del Tourmalet, si accende la prima miccia tra gli uomini di classifica con Valverde. Lo spagnolo si lancia in maniera spericolata (e anche rischiosa) in discesa, sfruttando successivamente l’aiuto dei suoi compagni di squadra Izaguirre e Herrada. Un tentativo coraggioso con un coefficiente di difficoltà elevato al punto da costringere il trenino Movistar ad arrendersi al ritorno del gruppo alle loro spalle.
Tutto rimandato alla salita conclusiva dell’Hautacan, 13.6 km durissimi al 7.8% di media, l’ultima fatica della Grande Boucle. Kadri e Nieve conservano un minuto e mezzo di vantaggio appena la strada inizia a farsi erta, ma dietro l’Astana lavora alla massima frequenza e lancia Vincenzo Nibali verso la sua ennesima giornata trionfale. Il siciliano è deciso e aggressivo, resta sulla ruota di Horner appena lo statunitense attacca dal gruppo poi, con tutti gli altri big fermi a marcarsi tra di loro, scatta ai 9.5 km dall’arrivo. La maglia gialla riprende il solitario Nieve, ultimo baluardo della fuga iniziale, poi resiste al ritorno di un Majka, pronto a difendere la maglia a pois, e infine raggiunge in solitaria il traguardo per raccogliere la meritata gloria.
Dietro Nibali è un’altra gara per il podio. Pinot e Peraud si muovono, trascinandosi dietro van Garderen, mentre Valverde va nuovamente in difficoltà e riesce a mantenere solo la ruota di Bardet. Un passaggio che costa caro allo spagnolo perché con il ritardo accumulato oggi esce fuori dal podio e ora dovrà cercare di rientrarci con la cronometro di sabato: l’obiettivo è attaccare Thibaut Pinot.
Tour de France – 18a tappa, ordine d’arrivo
1. Nibali
2. Pinot +1’10”
3. Majka +1’12”
4. Peraud +1’15”
5. Van Garderen +1’15”
6. Bardet +1’53”
7. Mollema +1’57”
8. Konig +1’57”
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