Tour de France 2014, la presentazione della 5a tappa: pavè, basta la parola
Il Tour de France 2014 affronta la sua 5a tappa, la Ypres (Belgio) – Arenberg Porte de Hainaut di 155,5 chilometri. Non vi sono Gran Premi della Montagna. Ma è una frazione temuta quanto un tappone alpino o pirenaico. La ragione è presto detta. Si affrontano nove tratti di pavé tipici della Parigi-Roubaix, la classica Monumento che si disputa ad aprile non a caso definita l'”Inferno del Nord“. Strade dove, a causa dell’irregolarità delle pietre, forature e cadute sono dietro l’angolo. Basta un attimo, insomma, per giocarsi il Tour. La “rumba” inizia al chilometro 87 con il primo tratto, lo storico Carrefour de l’Arbre. Poi. senza un attimo di respiro, il programma prevede in 62 chilometri altri otto tratti: d’Ennevelin à Pont Thibault, Mons en Pévèle, Bersée, d’Orchies à Beuvry-la-Forêt-de-Sars-et-Rosières, Tilloy-les-Marchiennes, de Brillion à Warlaing, de Wandginies Hamages à Hornaing e l’ultimo, il d’Hélesmes à Wallers, che termina a 6,5 chilometri dal traguardo.
Una frazione che strizza l’occhio agli specialisti della Roubaix. L’uomo da battere è senza dubbio Fabian Cancellara. Lo svizzero della Trek ha vinto l'”Inferno del Nord” nel 2006, nel 2010 e nel 2013 e potrebbe non solo portarsi a casa la tappa, ma essendo distanziato di soli 32″ dalla maglia gialla Vincenzo Nibali potrebbe anche fare un pensierino al simbolo del primato. D’altra parte, lo “Squalo dello Stretto” sarebbe ben felice di cedere (si spera momentanemente) la maglia gialla per far risparmiare energie preziose alla sua squadra, l’Astana. E contemporaneamente, però, proverà a guadagnare qualcosina su Alberto Contador e Chris Froome. L’inglese della Sky è poi l’osservato speciale. Anche perché nella tappa di ieri è stato vittima di una caduta. E le pietre del pavé non sono certo l’ideale per chi deve recuperare.
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