Giallo Mondiale presenta… 1998: Il male oscuro di Ronaldo
Luis Nazario de Lima, semplicemente noto come Ronaldo, nel 1998 era reputato il miglior attaccante del mondo. Anzi, di più: il più grande giocatore del mondo. Naturale, quindi, che venisse considerato come il protagonista predestinato dei Mondiali di Francia. Il suo Brasile arrivò all’atto decisivo contro i padroni di casa francesi. Ma prima della finalissima ecco il giallo…
DATA: 12 luglio 1998
LUOGO: Parigi (Francia), Stade de France
EVENTO: Francia-Brasile, finale della Coppa del Mondo
PROLOGO
Ronaldo aveva solo 21 anni, ma era l’attaccante più temuto e ammirato del pianeta. Presente giovanissimo da riserva al vittorioso Mondiale ’94 con il Brasile, aveva scalato in poco tempo le classifiche di gradimento a suon di gol tra PSV Eindhoven, Barcellona e Seleçao. Il suo repertorio, escluso il gioco aereo, era da urlo. Un terminale offensivo favoloso. Nell’estate 1997, dopo un lungo braccio di ferro, Massimo Moratti riuscì a strapparlo ai catalani. La prima annata in Italia fu sensazionale: 34 reti stagionali, Pallone d’Oro, FIFA World Player e Coppa UEFA nell’Inter seconda in campionato. Il “Fenomeno” sembrava lanciato verso il coronamento di una stagione irripetibile, che sarebbe culminata con la fase finale del Mondiale di Francia ’98. Durante la Coppa del Mondo, Ronaldo andò a segno contro Marocco, Cile (2) e Olanda: in quest’ultima gara, la semifinale, realizzò anche uno dei rigori che portano i verdeoro alla finalissima.
I FATTI
72 minuti prima del fischio d’inizio della partita più attesa, all’atto di trasmettere alla FIFA le formazioni ufficiali, il nome di Ronaldo non figura tra i titolari. Al suo posto, Edmundo. La notizia è un cerino che si infiamma in un attimo: errore ? Oppure il “Fenomeno” sta male ? Mentre le voci si susseguono e coinvolgono la stampa di tutto il mondo, il Brasile fa avere alla FIFA una seconda lista, più o meno 30 minuti dopo la prima. Ronaldo ricompare tra i titolari. Ma cosa è successo ? Con un vai e vieni di indiscrezioni, si arriva al calcio d’inizio. Ronaldo è regolarmente al centro dell’attacco, ma le circostanze del “giallo” non sono chiare. Il campo svela impietoso un giocatore irriconoscibile, appannato e lontano dal fuoriclasse ammirato nelle gare precedenti. La Francia batte 3-0 i sudamericani e si laurea campione del mondo, nel tripudio festante dello Stade de France. Zidane è l’eroe della serata. E Ronaldo ? Il giocatore, come dichiarato dal cardiologo Bruno Carù (che ebbe modo di analizzare tutta la documentazione medica insieme a Volpi, medico dell’Inter), stramazzò al suolo nella sua camera d’albergo e qui venne trovato dal compagno Roberto Carlos, che chiamò i soccorsi. Ebbe un problema cardiaco che si manifestò in circostanze quasi assurde: Ronaldo era steso sul letto a guardare un Gran Premio di Formula 1 in tv. Compì ripetutamente dei piegamenti innaturali del collo, comprimendo così un piccolo organo chiamato glomo carotideo, responsabile della regolazione della pressione e della frequenza cardiaca. Fu così che Ronaldo svenne in preda alle convulsioni. Ricoverato in clinica, fu sottoposto ad alcuni esami in fretta e furia. A crisi superata, gli esiti parlano di una frequenza cardiaca bassissima di 18 battiti al minuto, segnale di una mancata attività elettrica e meccanica da parte del cuore. I medici francesi, forse presi dal momento e dalla fama del paziente, si fecero prendere dalla fretta e somministrarono a Ronaldo un farmaco, ottimo per l’epilessia ma non per problemi cardiaci. Un potente sedativo. Ecco spiegata la prestazione sbiadita del calciatore, che non sarebbe dovuto scendere in campo. Voci non verificate raccontano di un duro scontro negli spogliatoi prima della finale. Alla luce di ciò che era successo, la squadra si spaccò a metà circa l’utilizzo di Ronaldo. Alla fine Ronie scese in campo, ma fu un grave errore: soprattutto per la sua salute. Avrebbe dovuto riposare. Ma si possono solo immaginare le pressioni di quell’evento, di quel momento. Qualcuno, mosso da poco buonsenso, forzò probabilmente la decisione del C.T. Zagalo. Ma sono solo supposizioni. Il giocatore dell’Inter si consolò parzialmente ricevendo il premio quale miglior giocatore del Mondiale.
I PROTAGONISTI
FRANCIA: Barthez – Thuram, Desailly, Leboeuf, Lizarazu – Deschamps – Petit, Karembeu (Boghossian 57), Zidane – Djorkaeff (Vieira 74) – Guivarc’h (Dugarry 66).
BRASILE: Taffarel – Cafu, Aldair, Junior Baiano, Roberto Carlos – Cesar Sampaio (Edmundo 73), Dunga – Rivaldo, Leonardo (Denilson 46) – Bebeto, Ronaldo.
Arbitro: Belqola (Marocco).
Reti: Zidane 27 e 46, Petit 93.
EPILOGO
Al rientro in patria, mentre i calciatori brasiliani scendevano dall’aereo, avvenne un episodio sconcertante che fece il giro del mondo: Ronaldo si reggeva a malapena in piedi, come stordito, barcollava sostenendosi al corrimano della scaletta. Un’immagine che, allo stesso tempo, suscitò indignazione e tenerezza per l’accaduto. In fondo, stiamo parlando di un ragazzo di soli 21 anni, che stranamente versava in quelle condizioni. Il presidente dell’Inter, Moratti, commentò l’accaduto lanciando non troppo velate accuse allo staff medico brasiliano, per una presunta cattiva gestione fisica del giocatore, che probabilmente fu obbligato a giocare lo stesso. Per fortuna del giocatore, l’incidente non ebbe conseguenze. Ma resta un episodio simbolo di come gli interessi in palio travalichino l’importanza della salute di una persona.
Leggi anche le precedenti puntate di “Giallo Mondiale”:
1- 1962: la Battaglia di Santiago.