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Il Livorno rimonta di cuore, Cerci pone il veto: 3-3 all’Ardenza

 

Partita al cardiopalma a Livorno, dove il pubblico viene deliziato da un pareggio ricco di gol e spettacolo. Gravi errori in marcatura si accompagnano a giocate finissime e forza fisica, in un mix che rende la gara dell’Ardenza un fuoco d’artificio di emozioni. Entrambi gli allenatori hanno di che gioire, ma anche di che arrabbiarsi, soprattutto un Ventura apparso furente.

 

CERCI ANNULLA IL RIMONTONE LIVORNESE – All’Ardenza si sfidano Livorno e Torino. Entrambe le squadre non vedono i tre punti da settembre, con Nicola che viene da quattro sconfitte di fila. La voglia di riscatto si percepisce subito: le due formazioni iniziano attaccando a testa bassa, ma sono i granata ad andare sul 2-0 in appena otto minuti. Protagonista Alessio Cerci, che prima mette in mezzo per Immobile, che insacca da un metro, e poi batte l’angolo sul quale si avventa capitan Glik. Il polacco è protagonista anche della rimonta amaranto, insieme ai suoi colleghi di retroguardia. Paulinho squilla due volte di testa (fantastico Padelli al 21′) e alla terza punisce: Schiattarella triangola con Biagianti e mette in mezzo un pallone al bacio, che il brasiliano appoggia in rete. Passano pochi minuti e lo stesso Schiattarella pennella verso il centro, velo champagne di Paulinho per Greco, che spiazza il portiere. Il primo tempo si chiude con due miracoli di Bardi, tra tocchi di classe e amnesie difensive da scuola calcio.
La ripresa vede fisiologici cali di ritmo rispetto ai primi 45 minuti e soprattutto un toro ad assetto più offensivo, che imbriglia il Livorno senza farlo uscire dalla propria metà campo. Quando i labronici fanno capolino, però, fanno male: prima Padelli salva di piede su Emeghara, ma subito dopo deve inchinarsi all’eurogol di Emerson, che parte dalla difesa, salta Vives e insacca con un bolide da oltre trenta metri. La risposta dei granata non tarda ad arrivare: D’Ambrosio duetta con Barreto e centra il palo a Bardi battuto. La truppa di Nicola si chiude, provando a mettere in moto un Emeghara sempre più solo, mentre Ventura prova un disperato 4-2-4. Bardi si tramuta in un gatto per deviare il tiro al volo di Barreto, ma nulla può fare sul rigore di Cerci, fischiato per fallo di mano di Rinaudo, che garantisce il 3-3 al Torino.

 

LIVORNO – TORINO: 3-3 (2-2).
Livorno (3-5-2): 
Bardi 6,5; Coda 5, Emerson 6,5, Ceccherini (68′ Mbaye 6); Schiattarella 7, Luci 6, Greco 6,5 (64′ Piccini), Biagianti (62′ Rinaudo 5,5), Gemiti 6; Paulinho 7, Emeghara 5,5A disp.: Lambrughi, Anania, Benassi, Borja, Biasci, Valentini, Aldegani, Duncan. All.: Nicola.
Torino (3-4-1-2): Padelli 6; Darmian 5, Glik 5,5, Moretti 5,5; Bellomo 5, Vives 5,5, Gazzi (75′ Meggiorini sv), D’Ambrosio 6,5 (85′ Pasquale sv); El Kaddouri (46′ Barreto 6); Cerci 7,5, Immobile 6,5A disp.: Masiello, Maksimovic, Gomis, Pasquale, Scaglia, Berni. All.: Ventura.
Arbitro: Paolo Valeri di Roma.
Marcatori: 4′ Immobile (T), 8′ Glik (T), 25′ Paulinho (L), 33′ Greco (L), 63′ Emerson (L), 87′ rig. Cerci (T).
Note: ammonizioni: 
Coda, Luci, Schiattarella, Greco, Emeghara, Rinaudo (L), Glik, Vives, Cerci, Immobile (T).