Zona NBA #4 – Gigi l’americano
Scintilla meno di New York, e non è che ci ambientino tantissimi film. Lo stesso a livello di franchigia NBA, con i Pistons lontani parenti di quelli visti in epoche migliori.
Scintillanti, entusiasmanti. Sul piano tecnico, sportivo, economico in generale. Ma proprio dalle macerie si riparte e spesso i periodi di crisi stimolano la creatività. Che si mette in marcia, attraversa i periodi bui e, forse, li cancella.
Ora Detroit sta meglio e sulle nostre pagine l’abbiamo “piazzata” ottava a Est.
Invitato dal buon Alessandro Lelli, la cui rubrica mi occupo di curare questa settimana, intervengo per parlare di un mio conterraneo. Italiano ma anche sardo di passaporto e cultura, cresciuto nella società di famiglia: Gigi Datome.
Non si poteva certo dire che giocasse titolare in quanto figlio di presidente, lui. In tutte le categorie, sentivi di questo ragazzo della Santa Croce Olbia veramente forte, francamente devastante. Anche contro i vivai più attrezzati dell’isola e del resto dell’Italia, anche quando si alzava l’asticella e c’era da competere con le giovanili azzurre.
Sempre pronto, fortissimo. Di più: completo, concreto, precoce. Lo inserirono nelle classiche liste dei prospetti NBA futuri, con una carriera che quasi si scriveva da sola: dopo l’approdo a Siena poi … Il mondo della Mens Sana però gli avrebbe sorriso a tratti alterni. Molta panchina, una crescita cestistica in stand-by, le varie occasioni in giro per lo Stivale.
Sino a Roma, alla rinascita e alla leadership. Per un giocatore il cui approdo nel mondo scintillante della National Basketball Association ha avuto modalità sui generis, e non solo perché non ha seguito la classica trafila.
Perché in fondo Gigi rimaneva una torta (molto) buona ma senza ciliegina.
Perché in fondo gli mancava il centesimo per fare la lira e la sensazione di una carriera superba ma forse incompleta ce l’avevamo.
E invece ci ha stupiti, colpiti, resi orgogliosi. Gli appassionati di basket italiani e tutti quelli che ruotano attorno alla Serie A.
Ora se lo coccolano, lo seguono sui social network, tiferanno sinceramente Detroit Pistons.
Pronti a seguire Datome dunque, pronti perché per una volta essere di parte è proprio bello: c’è un altro azzurro che gioca dall’altra parte del mondo, gioca coi più forti.
LE PUNTATE PRECEDENTI:
Zona NBA#3 – Power Ranking: Western Conference
Zona NBA #2 – Power Ranking: Eastern Conference
Zona NBA #1 – La compagnia dell’anello
Zona NBA #0 – L’antefatto e il numero zero