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DOPO LA RIVOLUZIONE, LA SALVEZZA? – La parola rivoluzione forse è un po’ troppo ma privarsi lo stesso anno di due cardini come Ogbonna e Bianchi è sicuramente un rischio che Urbano Cairo ha scelto di affrontare. Oltre a questo Ventura ha deciso di cambiare modulo e passare dal 4-2-4 al 3-5-2 con l’avanzamento di Cerci in attacco dopo una stagione straordinaria fatta sulla trequarti. I tifosi del Torino però possono comunque stare tranquilli visto che dal mercato sono arrivati giocatori importanti come Immobile, El Kaddouri e giovani di prospettiva come Bellomo, El Kaddouri e Maksimovic. Unico dubbio è quello legato al portiere visto che dopo la squalifica di Gillet manca ancora il vero numero uno.

LA DIFESA – Come già anticipato manca il portiere titolare. Con la squalifica di Gillet per il momento sarà Padelli a difendere i pali con Gomis che scala per il momento le gerarchie. La difesa, dopo la partenza di Ogbonna, potrà contare sugli esperti Bovo e Moretti, entrambi arrivata dal Genoa, e il promettente Maksimovic. Completano il reparto il solido Glik, l’ottimo Rodriguez, il laterale Masiello e i giovani Darmian e D’Ambrosio.

IL CENTROCAMPO – Oltre ai confermati Basha, Brighi, Gazzi e Vives sono arrivati dal mercato tre giocatori importanti. Nicola Bellomo arriva da una stagione esaltante con il Bari ed è in cerca di conferme in Serie A così come El Kaddouri che, dopo aver incantato a Brescia, ha trovato qualche difficoltà a Napoli nell’ultima stagione. Altro nuovo acquisto, forse il meno sponsorizzato, è Alexander Farnerud. Centrocampista centrale della nazionale svedese arriva dallo Young Boys per 1,8 milioni di euro porta con se un ottimo bagaglio di esperienza che potrà essere molto utile ai granata.

L’ATTACCO – Sicuramente il reparto più rivoluzionato. L’addio di Bianchi, 180 presenze e 77 reti in granata, è un duro colpo per il reparto offensivo di Ventura che si tutela però con l’arrivo di Ciro Immobile. L’attaccante arrivato dal Genoa, ha una grande voglia di riscatto dopo il flop dello scorso anno e vorrà sicuramente ritornare ai livelli di Pescara. Il reparto avanzato potrà contare anche sui confermato Barreto e Meggiorini a cui si è aggiunto Marcelo Larrondo, arrivato dal Siena.

L’ALLENATORE – Giampiero Ventura

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Nato a Genova il 14 gennaio 1948 è uno dei tecnici del campionato di Serie A con più esperienza alle spalle. La sua carriera inizia addirittura nel 1976 come tecnico delle giovanili della Sampdoria per poi girare tutta Italia allenando tra le altre il Venezia, il Cagliari, l’Udinese, il Napoli, il Verona, il Bari fino al Torino dove inizia nel 2011. Alla prima stagione in granata ottiene subito la promozione in Serie A per poi ottenere una tranquilla salvezza nell’ultima stagione. Il suo modulo preferito è il 4-4-2 con le ali molto avanzate quasi a portarlo a un 4-2-4 spregiudicato. In questa stagione però il tecnico sembra propenso a giocare con il 3-5-2 per favorire al meglio le qualità della rosa a sua disposizione.

LA STELLA – Alessio Cerci

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Non può che essere Alessio Cerci la stella del Torino. Calcisticamente nasce a Roma dove esordisce in Serie A il 16 maggio 2004 a soli sedici anni e mezzo sotto la guida di Fabio Capello nella gara contro la Sampdoria. Dopo 3 anni di panchina viene spedito al Pisa in Serie B dove in 39 partite segna 10 reti (sotto la guida di Ventura) che gli valgono la richiamata alla base. A Roma però non esplode e viene ceduto alla Fiorentina. Con i viola vive molti alti e bassi e dopo 47 presenze e 12 reti in due stagione viene acquistato dal Torino dove ritrova il suo mentore Ventura. Con il tecnico dei granata ritorna a grandi livelli tanto da meritarsi la convocazione agli ultimi Europei.

GIUDIZIO FINALE – La salvezza non è un miraggio e se Cerci giocherà ad alti livelli tutto sarà più facile. Il difficile sarà il cambio di modulo dove il passaggio alla difesa a tre potrà dare problemi quantomeno a inizio stagione. Incognita anche l’attacco visto che Immobile, Barreto, Meggiorini e Larrondo hanno segnato complessivamente 13 reti in tutta la stagione passata. Riusciranno a fare meglio?