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L’OBIETTIVO È CONFERMARSI – La stagione 2012/2013 è stata tutto sommato soddisfacente per i ducali, che hanno mostrato un buon calcio raggiungendo la salvezza con largo anticipo. Il presidente Ghirardi ha quindi optato per la continuità, apportando pochi ritocchi a una rosa che ha già mostrato di poter garantire affidabilità. C’è stata la cessione di Belfodil, è vero. Ma al suo posto è arrivato un elemento dal potenziale elevatissimo come Antonio Cassano, un giocatore in grado di spostare da solo gli equilibri della squadra, nel caso trovi la condizione. Con queste premesse, tentare di ripetere la stagione passata è un obbligo. Magari con un’occhio alle posizioni della colonnina sinistra della classifica.

LA DIFESA – Il reparto che simboleggia alla perfezione la scelta della dirigenza all’insegna della continuità. Tra i pali infatti viene confermato Antonio Mirante, elemento che ha garantito sempre un rendimento costante, mentre l’assetto difensivo dovrebbe essere a 3 anche quest’anno. Il terzetto titolare dovrebbe essere Benalouane-Paletta-Lucarelli, ma il nuovo acquisto Felipe con tutta probabilità entrerà presto nella rotazione. Rotazione che potrebbe vedere protagonista anche il portoghese Pedro Mendes, giocatore con trascorsi nelle giovanili di Sporting Lisbona e Real Madrid.

IL CENTROCAMPO – Anche qui grosse novità da registrare non ce ne sono. L’arrivo di maggior caratura è quello di Munari, proveniente dalla Samp. Il neoacquisto dovrebbe agire come interno sinistro nel centrocampo a 5 del Parma, con Valdes a dettare i tempi e Parolo chiamato a sistemarsi sul centro-destra. Molto più difficile invece determinare chi saranno gli esterni che agiranno sulle fasce. Biabiany (posto che la società resista alle sirene del calciomercato) e Gobbi sembrano essere i favoriti per i posti da titolari. Ma le alternative non mancano, a partire da Mesbah (all’occorrenza adattabile anche a centrale di difesa), per arrivare al nuovo arrivo Cassani e al confermato Rosi. Nel complesso il reparto appare ben strutturato.

L’ATTACCO – Come al solito, è il reparto che solletica di più la fantasia del tifoso. Ma per quanto riguarda il Parma, tutto gira inevitabilmente attorno a Cassano. Tutto gira intorno al barese, che avrà il compito di regalare il salto di qualità alla sua squadra. Potenzialmente, la coppia Cassano-Amauri potrebbe essere devastante, con l’ex interista a sfornare palloni al bacio per l’attaccante ex Juve. Se tutto andrà per il verso giusto, il Parma avrà a disposizione una delle coppie-gol meglio assortite di tutto il campionato. Desta qualche perplessità però la mancanza di ricambi adeguati per i due titolari che, oltretutto, hanno dimostrato di non essere affatto immuni da problemi fisici. I soli Okaka e Palladino difficilmente basteranno a garantire un ricambio efficace. Forse ci sarebbe bisogno di un ulteriore intervento sul mercato.

L’ALLENATORE – Roberto Donadoni

Roberto Donadoni Parma PP

 

 

 

 

 

La carriera da giocatore ha probabilmente regalato a Roberto Donadoni tutte le soddisfazioni alle quali un calciatore può aspirare. Con il Milan di Arrigo Sacchi infatti ha vinto tutto, e lo ha fatto da protagonista, visto che era un titolare inamovibile di quella squadra stellare. Appesi gli scarpini al chiodo, per un leader naturale come lui è stato un passaggio quasi scontato diventare allenatore. E così, dopo l’inizio un po’ stentato con il Lecco e gli esoneri con Livorno e Genoa, è con il Livorno stesso che la sua carriera inizia a decollare. Spinelli, pentito, lo richiama alla base dopo il precedente esonero e Donadoni lo ripaga con due stagioni nelle quali i labronici toccano livelli difficilmente ripetibili nella massima serie. Dopo le controverse dimissioni del gennaio 2006, arriva la chiamata della nazionale, per un biennio senza infamia e senza lode che non gli vale però la riconferma. Dopo le esperienze sulle panchine di Napoli e Cagliari, nel gennaio 2012 approda al Parma, che guiderà fino al settimo posto. Questa quindi è la terza stagione che il tecnico bergamasco incomincerà alla guida dei ducali.

LA STELLA – Antonio Cassano

cassano maglia parma

 

 

 

 

 

 

Dopo la doppia esperienza milanese, Antonio Cassano riparte da Parma. Per il talento di Bari l’opportunità è di quelle da cogliere al volo, visto che avrà l’occasione di giocarsi forse per l’ultima volta un posto per la spedizione mondiale del 2014. Cassano ci tiene particolarmente, visto che nelle ultime edizioni è rimasto a casa, complice il rapporto non idilliaco con Marcello Lippi. Adesso avrà l’opportunità di giocarsi un posto al servizio di un allenatore che lo ha sempre stimato come Donadoni. Bisognerà fare attenzione però a quegli atteggiamenti un po’ controversi che hanno segnato la carriera dell’estroso fantasista: il codice epico prandelliano pende come una spada di Damocle su chi adotta comportamenti sopra le righe. Ma se Cassano dovesse ritrovarsi come successe in maglia blucerchiata, ci sarà da divertirsi per i tifosi ducali.

GIUDIZIO FINALE – La formazione emiliana sembra avere le carte in regola per centrare senza grossi patemi la salvezza tranquilla che tutti si aspettano. Difficile però che si possa puntare a qualcosa di più: il livello qualitativo è stato indubbiamente innalzato dall’arrivo di Cassano, ma la mancanza di alternative al centro del campo e in attacco potrebbe rendere la vita difficile alla squadra durante la stagione. L’impressione è che la squadra possa ripetere il campionato dell’anno scorso, attestandosi a metà classifica. Arduo (ma non impossibile) che si riesca a fare qualcosa di più.